Inaugurato il 6 aprile a Palazzo degli Scalzi a Sassoferrato
Nasce il MAM'S, il maggiore museo di arte del Novecento delle Marche
Una delle opere del MAM'S: Sante Monachesi, Case a Sassoferrato, 1960
E. Bramati
07/04/2014
Ancona - Dal 6 aprile 2014 il seicentesco Palazzo degli Scalzi a Sassoferrato ha una nuova anima.
Nei suoi spazi è stato inaugurata la Galleria Civica d'Arte Contemporanea Giovan Battista Salvi - MAM'S (Mondo Arte Marche Sassoferrato), nato grazie ad una collezione di circa 4.000 opere che il Comune ha ricevuto in gestione dal 1996.
Fanno parte di un fondo legato al Premio G. B. Salvi, intitolato al grande artista del Seicento italiano, meglio noto come "Il Sassoferrato".
Lo storico riconoscimento, istituito nel 1951, ha raggiunto negli anni un rilievo internazionale, richiamando nella piccola cittadina importanti artisti, curatori e critici.
Oltre a promuovere la realtà marchigiana del secondo dopoguerra, le 63 edizioni del premio hanno permesso di raccogliere le opere di importanti rappresentanti del panorama artistico italiano e internazionale, tra cui Capogrossi, Castellani, Merz, Rotella, Schifano e Vedova, ma anche Jean Fautrier, Anton Zoran Music e Graham Southerland.
Accanto a questi capolavori il nuovo museo esporrà la raccolta dei documenti storici legati alla rassegna, inclusi i cataloghi di ciascun anno, consultabili digitalmente.
Nei suoi spazi è stato inaugurata la Galleria Civica d'Arte Contemporanea Giovan Battista Salvi - MAM'S (Mondo Arte Marche Sassoferrato), nato grazie ad una collezione di circa 4.000 opere che il Comune ha ricevuto in gestione dal 1996.
Fanno parte di un fondo legato al Premio G. B. Salvi, intitolato al grande artista del Seicento italiano, meglio noto come "Il Sassoferrato".
Lo storico riconoscimento, istituito nel 1951, ha raggiunto negli anni un rilievo internazionale, richiamando nella piccola cittadina importanti artisti, curatori e critici.
Oltre a promuovere la realtà marchigiana del secondo dopoguerra, le 63 edizioni del premio hanno permesso di raccogliere le opere di importanti rappresentanti del panorama artistico italiano e internazionale, tra cui Capogrossi, Castellani, Merz, Rotella, Schifano e Vedova, ma anche Jean Fautrier, Anton Zoran Music e Graham Southerland.
Accanto a questi capolavori il nuovo museo esporrà la raccolta dei documenti storici legati alla rassegna, inclusi i cataloghi di ciascun anno, consultabili digitalmente.
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