Un inedito confronto alla Pinacoteca civica del capoluogo marchigiano

Tiziano, ad Ancona due capolavori dell'artista per la prima volta insieme

Tiziano Vecellio, Pala Gozzi, 1520, Tecnica mista su tavola, 215 x 312 cm. Pinacoteca Civica Francesco Podesti, Ancona
 

Samantha De Martin

22/06/2017

Ancona - Due capolavori di Tiziano, esposti per la prima volta insieme, cuciono un inedito dialogo tra una prima fase, giovanile, dell'artista e il periodo della maturità.
Ad ospitare questo dualismo di epoche e stili del maestro di Pieve di Cadore, la Pinacoteca civica “Francesco Podesti” di Ancona, dove la Pala Gozzi e la Crocifissione si potranno ammirare per la prima volta fianco a fianco. 

La mostra Tiziano e Tiziano. Due capolavori a confronto offrirà ai visitatori l'opportunità di ammirare, dal 30 giugno al 30 novembre, la Pala del 1520 - prima opera a recare la firma e la data dall'artista trentenne e fiore all'occhiello della collezione permanente della Pinacoteca - accanto alla Crocifissione, ospitata nella chiesa di San Domenico prima che l'edificio venisse seriamente lesionato dal sisma.
Questo secondo capolavoro di Tiziano, realizzato intorno al 1558, appartiene a una fase successiva, più moderna e drammatica. Il suo dialogo con la Pala, conservata nella Pinacoteca civica, riecheggia nella sala della pittura veneta del museo, accanto a Lorenzo Lotto e Sebastiano del Piombo, in un allestimento realizzato per l'occasione, con un video a supporto dell'esposizione.

«È un’occasione unica - ha spiegato il curatore Stefano Zuffi commentando l'iniziativa - per le dimensioni eroiche e il fascino dei dipinti, entrambi concepiti per gli altari maggiori di due grandi chiese, ma anche per la distanza temporale che li divide. In questo modo è possibile misurare l’evoluzione umana e stilistica di uno dei massimi protagonisti dell’arte del Rinascimento. Le due pale anconetane, a distanza di quarant’anni una dall’altra, sono una testimonianza formidabile dell’energia creativa di un grande maestro, ma anche la misura dei radicali cambiamenti nell’Europa del Rinascimento e della Controriforma».
E infatti il Tiziano autore della Crocifissione è un riflessivo settantenne che ha da poco vissuto l’amarezza della scomparsa del suo migliore amico, lo scrittore Pietro Aretino. Il contesto storico è quello della Controriforma, mentre quello personale allude a un artista che cessa di confrontarsi con Raffaello per dialogare con Michelangelo attraverso quella drammatica intensità che emerge, con suggestivo vigore, attraverso il confronto tra i due capolavori nella Pinacoteca di Ancona.

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