Dal 20 giugno all'8 novembre

Capolavori dell'Accademia dei Concordi al Forte di Bard

Palma il Vecchio, Madonna col Bambino tra i Santi Gerolamo ed Elena
 

La Redazione

18/06/2015

Aosta - La prestigiosa collezione della Pinacoteca dei Concordi e del Seminario Vescovile di Rovigo, che si è composta attraverso le donazioni delle quadrerie di alcune famiglie nobili del rodigiano e raccoglie opere tra le più significative dell’arte veneta dal XV al XVIII secolo, è al centro della rassegna-evento che dal 20 giugno esporrà al Forte di Bard una selezione curata da Vittorio Sgarbi e Gabriele Acconero di capolavori considerati punti di riferimento nella storia della pittura italiana e internazionale.

FOTO: Da Bellini a Tiepolo. Capolavori dell'Accademia dei Concordi in mostra al Forte di Bard

Il percorso, che accoglierà i visitatori con una preziosissima tavoletta votiva di Quirizio da Murano, ricercato esempio di stile tardo gotico, si addentrerà nella stagione quattrocentesca esponendo l’opera più importante della Pinacoteca: la Madonna con il Bambino di Giovanni Bellini. A rappresentare le alte vette della stagione Rinascimentale ci saranno quindi opere come il Contadinello di Tiziano e la Flagellazione di Palma il Vecchio, mentre il passaggio dall’egemonia estense al dominio della Repubblica di Venezia nei territori rodigiani troverà testimonianza artistica nella Cena di Pasqua degli Ebrei dipinta da Palma il Giovane con uno stile ormai prossimo al manierismo.
Il Seicento troverà formidabile espressione attraverso opere di Pietro Vecchia, Pietro Bellotti e Bernardo Strozzi, mentre il secolo d’oro, il Settecento, si affiderà alle pennellate di Luca Giordano, Giambattista Piazzetta, Giambattista Pittoni, Giuseppe Nogari e Alessandro Longhi.

Una lunga galleria di volti chiuderà infine il circuito mostrando opere come il celebre Ritratto di Antonio Riccobono, realizzato da Giovan Battista Tiepolo. E in una sala sarà proiettata anche una video intervista relativa all’esposizione in cui il critico Vittorio Sgarbi illustrerà al pubblico il periodo storico artistico a cui la mostra si riferisce.

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