Dal 10 marzo al 15 aprile nel borgo di Bard (Aosta)
Il World Press Photo 2020 al Forte di Bard: un viaggio tra natura e diritti umani nel segno della speranza
Lee Ann Olwage for NPR, 2020 Photo Contest, Portraits, Singles, 2nd Prize © Lee Ann Olwage
Samantha De Martin
10/03/2021
Aosta - Un ragazzo, illuminato dagli smartphone dei compagni durante un blackout a Khartum, recita poesie di protesta nel corso di una manifestazione che reclama un governo democratico per il Sudan.
Questo scatto del fotoreporter giapponese Yasuyoshi Chiba, intitolato Straight Voice, è risultato il vincitore dell’edizione 2020 del World Press Photo, il più prestigioso premio al mondo di fotogiornalismo. La motivazione è nelle parole del presidente della giuria, Lekgetho Makola: "Soprattutto in un tempo in cui c'è molta violenza e molti conflitti, è importante un'immagine che possa ispirare le persone. E qui vediamo questo giovane che non sta sparando, non lancia sassi, ma recita una poesia. Esprime un senso profondo di speranza".
Yasuyoshi Chiba, Agence France-Presse, 2020 Photo Contest, General News, Singles, 1st Prize © Yasuyoshi Chiba
La foto di Yasuyoshi Chiba, assieme ad altre 140 immagini più rappresentative del 2019, divise in otto diverse categorie - Contemporary issues, Environment, General news, Long Term Projects, Spot news, Nature, Portraits, Sport e Spot news - sarà al centro della mostra World Press Photo 2020 che inaugura oggi, 10 marzo, all’interno dell’Opera Mortai di Forte di Bard.
Fino al 15 aprile il pubblico potrà apprezzare i lavori selezionati da una giuria di esperti internazionali che ha esaminato gli scatti di oltre quattromila fotografi provenienti da 125 paesi, per un totale di 73.996 immagini. Solo 44 di loro, tra cui sei italiani, sono arrivati in finale.
In questa potente carrellata di voci dal mondo, dove la fotografia si fa denuncia con la straordinaria forza dello scatto, l’attualità diventa un racconto condiviso.
Il disagio della gioventù algerina che, sfidando le autorità, ha spinto il resto della popolazione a unirsi alla loro azione, dando vita al più grande movimento di protesta dell’Algeria degli ultimi decenni, acquista voce grazie alla foto di Romain Laurendeau, vincitore del premio World Press Photo Story of the Year con Kho, The Genesis of Revolt.
Antonio Pizarro Rodriguez, Diario De Sevilla 2020, Photo Contest, Nature, Singles, 3rd Prize © Antonio Pizarro Rodriguez
La natura ci travolge nello scatto di Antonio Pizarro Rodriguez per “Diario De Sevilla”, che immortala la corsa di due linci iberiche spaventate dai colpi di pistola di un cacciatore, nei pressi di Aznalcázar, in Spagna. Secondo il World Wildlife Fund, questo animale che abita alcune zone della Spagna e del Portogallo è la specie felina più minacciata al mondo, a rischio estinzione a causa della frammentazione del suo habitat forestale, il bracconaggio per la sua pelliccia e una base alimentare in diminuzione.
Lasciamo la Spagna per volare in Sud Africa con Lee-Ann Olwage, precisamente a Khayelitsha, cittadina situata a Cape Flats, non lontano da Città del Capo. Entriamo in uno shisanyama - uno spazio comunitario dove le donne cucinano e vendono carne - per incontrare Belinda Qaqamba Ka-Fassie, artista e attivista drag che posa di fronte all’obiettivo.
Belinda, la fotografa, e altre persone nere, queer, di genere non conformi e transgender hanno collaborato a un progetto per sdonagare la cultura drag e trovare un'espressione particolarmente africana di drag.
L'obiettivo era anche quello di evidenziare la necessità per la comunità africana di lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer (LGBTQ +) di trovare la propria identità indipendentemente dal loro background e di reclamare lo spazio pubblico in una comunità in cui sono soggette a discriminazione e molestie.
Nelle township come Khayelitsha, specie nelle aree pubbliche, la discriminazione è infatti parte integrante della vita quotidiana delle persone LGBTQ.
Sul podio dell’edizione 2020 del World Press Photo, anche sei italiani: Fabio Bucciarelli, secondo premio nella sezione “General news, storie”, Lorenzo Tugnoli che si è aggiudicato il primo posto nella sezione “Contemporary issues, storie”, Nicolò Filippo Rosso, terzo nella sezione “Contemporary issues, storie”, Luca Locatelli, primo nella categoria “Ambiente, storie”, Alessio Mamo secondo in “General news” e Daniele Volpe, primo per la sezione “Progetti a lungo termine”.
Il pubblico che visiterà la mostra al Forte di Bard sarà accolto, quest’anno, da una novità. Un maxicombo, il The Winner Wall, presenterà le migliori foto vincitrici del premio Foto dell’Anno dal 1955, anno della prima mostra, ad oggi.
La mostra è visitabile da martedì a domenica dalle 10 alle 18.
Esther Horvath for The New York Times, 2020 Photo Contest, Environment, Singles, 1st Prize
Leggi anche:
• L'avventura dei Macchiaioli va in scena al Forte di Bard
Questo scatto del fotoreporter giapponese Yasuyoshi Chiba, intitolato Straight Voice, è risultato il vincitore dell’edizione 2020 del World Press Photo, il più prestigioso premio al mondo di fotogiornalismo. La motivazione è nelle parole del presidente della giuria, Lekgetho Makola: "Soprattutto in un tempo in cui c'è molta violenza e molti conflitti, è importante un'immagine che possa ispirare le persone. E qui vediamo questo giovane che non sta sparando, non lancia sassi, ma recita una poesia. Esprime un senso profondo di speranza".
Yasuyoshi Chiba, Agence France-Presse, 2020 Photo Contest, General News, Singles, 1st Prize © Yasuyoshi Chiba
La foto di Yasuyoshi Chiba, assieme ad altre 140 immagini più rappresentative del 2019, divise in otto diverse categorie - Contemporary issues, Environment, General news, Long Term Projects, Spot news, Nature, Portraits, Sport e Spot news - sarà al centro della mostra World Press Photo 2020 che inaugura oggi, 10 marzo, all’interno dell’Opera Mortai di Forte di Bard.
Fino al 15 aprile il pubblico potrà apprezzare i lavori selezionati da una giuria di esperti internazionali che ha esaminato gli scatti di oltre quattromila fotografi provenienti da 125 paesi, per un totale di 73.996 immagini. Solo 44 di loro, tra cui sei italiani, sono arrivati in finale.
In questa potente carrellata di voci dal mondo, dove la fotografia si fa denuncia con la straordinaria forza dello scatto, l’attualità diventa un racconto condiviso.
Il disagio della gioventù algerina che, sfidando le autorità, ha spinto il resto della popolazione a unirsi alla loro azione, dando vita al più grande movimento di protesta dell’Algeria degli ultimi decenni, acquista voce grazie alla foto di Romain Laurendeau, vincitore del premio World Press Photo Story of the Year con Kho, The Genesis of Revolt.
Antonio Pizarro Rodriguez, Diario De Sevilla 2020, Photo Contest, Nature, Singles, 3rd Prize © Antonio Pizarro Rodriguez
La natura ci travolge nello scatto di Antonio Pizarro Rodriguez per “Diario De Sevilla”, che immortala la corsa di due linci iberiche spaventate dai colpi di pistola di un cacciatore, nei pressi di Aznalcázar, in Spagna. Secondo il World Wildlife Fund, questo animale che abita alcune zone della Spagna e del Portogallo è la specie felina più minacciata al mondo, a rischio estinzione a causa della frammentazione del suo habitat forestale, il bracconaggio per la sua pelliccia e una base alimentare in diminuzione.
Lasciamo la Spagna per volare in Sud Africa con Lee-Ann Olwage, precisamente a Khayelitsha, cittadina situata a Cape Flats, non lontano da Città del Capo. Entriamo in uno shisanyama - uno spazio comunitario dove le donne cucinano e vendono carne - per incontrare Belinda Qaqamba Ka-Fassie, artista e attivista drag che posa di fronte all’obiettivo.
Belinda, la fotografa, e altre persone nere, queer, di genere non conformi e transgender hanno collaborato a un progetto per sdonagare la cultura drag e trovare un'espressione particolarmente africana di drag.
L'obiettivo era anche quello di evidenziare la necessità per la comunità africana di lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer (LGBTQ +) di trovare la propria identità indipendentemente dal loro background e di reclamare lo spazio pubblico in una comunità in cui sono soggette a discriminazione e molestie.
Nelle township come Khayelitsha, specie nelle aree pubbliche, la discriminazione è infatti parte integrante della vita quotidiana delle persone LGBTQ.
Sul podio dell’edizione 2020 del World Press Photo, anche sei italiani: Fabio Bucciarelli, secondo premio nella sezione “General news, storie”, Lorenzo Tugnoli che si è aggiudicato il primo posto nella sezione “Contemporary issues, storie”, Nicolò Filippo Rosso, terzo nella sezione “Contemporary issues, storie”, Luca Locatelli, primo nella categoria “Ambiente, storie”, Alessio Mamo secondo in “General news” e Daniele Volpe, primo per la sezione “Progetti a lungo termine”.
Il pubblico che visiterà la mostra al Forte di Bard sarà accolto, quest’anno, da una novità. Un maxicombo, il The Winner Wall, presenterà le migliori foto vincitrici del premio Foto dell’Anno dal 1955, anno della prima mostra, ad oggi.
La mostra è visitabile da martedì a domenica dalle 10 alle 18.
Esther Horvath for The New York Times, 2020 Photo Contest, Environment, Singles, 1st Prize
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