Il riconoscimento dell'Unesco

Le Mura veneziane Patrimonio dell'Umanità

La fortezza di Peschiera del Garda con Porta Brescia. By Massimo Telò (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
 

Samantha De Martin

10/07/2017

Bergamo - A Bergamo la loro realizzazione aveva comportato ben otto scomuniche - in seguito alla demolizione di oltre 250 edifici, di cui otto religiosi - l'impiego di un ingente numero di operai, tagliapietre, frati e falegnami, diretti da architetti veneziani e bergamaschi, e una spesa di circa un milione di ducati. Ma alla fine ne è valsa la pena, visto che oggi questo straordinario sistema di difesa, realizzato a partire dal 1561 dalla Repubblica di Venezia per arginare gli attacchi nemici è stato inserito dall'Unesco nella lista del Patrimonio dell'Umanità.

Le opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo, presenti a Bergamo, ma anche a Palmanova e a Peschiera del Garda, insieme a dieci antiche faggete italiane che corrono dalla Toscana alla Calabria, portano a 53 in numero dei siti Unesco in Italia.
Il sito raccoglie un insieme straordinario dei più rappresentativi sistemi difensivi realizzati dalla Repubblica di Venezia, progettati dopo la scoperta della polvere da sparo e dislocati “lungo lo Stato di Terra e lo Stato di Mare”.

«Questo importante risultato - ha dichiarato il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini - conferma il forte e pluriennale impegno dell'Italia nell'attuazione della Convenzione del Patrimonio Mondiale Unesco. Un'opera preziosa che consente al nostro Paese di mantenere il primato del numero di siti iscritti alla Lista e di esercitare un notevole ruolo nella diplomazia culturale nel contesto internazionale».

Il riconoscimento all'Italia - e in particolare alla sua architettura militare e alla biodiversità - è giunto da Cracovia, dove si è svolta la 41esima sessione del Comitato del Patrimoni Mondiale.

LE MURA VENEZIANE A BERGAMO

A Bergamo, le Mura Veneziane - realizzate dalla Serenissima tra il 1561 e il 1588 - corrono per poco più di sei chilometri. Si tratta di un'opera giuntaci ben conservata, non avendo subito, nei secoli, alcun evento bellico.
Costituite da 14 baluardi, cento aperture per bocche da fuoco, due piattaforme, quattro porte - Sant'Agostino, San Giacomo, Sant'Alessandro, San Lorenzo - e due polveriere, le Mura accolgono nel loro ventre un intricato percorso sotterraneo di cunicoli e passaggi.
All'inizio del Cinquecento questa straordinaria opera, avrebbe sostituito una vecchia fortificazione attestata già nell'VIII secolo, che versava in condizioni di estrema decadenza, e di cui resta oggi qualche piccola traccia all'altezza di via Vàgine - sotto il convento di Santa Grata - e a sinistra del Viale delle Mura.

PALMANOVA, CITTÀ-FORTEZZA

La città-fortezza dalla caratteristica forma di stella a nove punte, in provincia di Udine, è stata pianificata dai veneziani nel 1593. Durante il periodo veneto Palmanova fu dotata di due cerchie di fortificazioni con baluardi, cortine, falsebrache, fossato e rivellini a protezione delle tre porte d'ingresso alla città. Una vera macchina da guerra.

PESCHIERA DEL GARDA: UN'OPERA DIFENSIVA IMPONENTE

La fortezza di Peschiera è una maestosa opera difensiva che per secoli ha protetto il centro del comune più occidentale del Veneto. La vecchia Arilica avrebbe avuto già, in epoca romana, la sua fortificazione, come sembrano dimostrare i due torrioni meridionali presso il ponte sul Mincio.
Fu tuttavia nel Quattrocento che, sotto il controllo della Repubblica di Venezia, venne realizzata la cinta fortificata “alla moderna”, su progetto di Guidobaldo della Rovere, lungo la quale vennero aperte due porte, porta Verona e porta Brescia, poste in direzione delle strade che conducevano alle due città.
Nel corso degli anni, all'interno della fortezza, sono stati costruiti diversi edifici militari, avvolti da cinte murarie in laterizio e difesi da cinque baluardi.

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