La mostra itinerante farà tappa a Cagliari e Roma
L'isola delle torri porta i suoi nuraghi in tour

I resti della cultura nuragica
E. Bramati
14/03/2014
Cagliari - A quasi trent’anni dall’ultima grande mostra italiana dedicata alla civiltà nuragica, tenutasi a Milano nel 1985, finalmente la città di Cagliari ritorna ad esporre il patrimonio sardo grazie a "L'isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica".
La mostra, curata dalle Soprintendenze archeologiche di Cagliari e Oristano, è parte di un programma di cinque eventi nazionali previsti dalla Direzione Generale per le Antichità nel periodo 2014 e 2015, e debutterà presso il complesso espositivo di San Pancrazio il 15 marzo 2014.
L'evento, cade in occasione del primo centenario dalla nascita dell'archeologo Giovanni Lilliu e attraverso i suoi studi proporrà nuovi percorsi conoscitivi e ritrovamenti inediti, che guideranno il grande pubblico attraverso mille anni di storia della civiltà.
Richiamando il metallo, l’acqua e la pietra, i tre temi in cui si riassume idealmente il paesaggio nuragico, il percorso espositivo illustrerà al pubblico gli aspetti fondamentali dell’antica civiltà dei sardi. I reperti esposti, inediti o poco noti, provengono da tutta l’isola, ma anche da rinvenimenti effettuati in Italia e nel Mediterraneo, un tempo potente veicolo di comunicazione.
Infine, alcuni importanti reperti provengono da sequestri effettuati nella penisola, e rappresentano oggetti usciti dalla Sardegna attraverso il mercato clandestino.
La mostra proseguirà fino al 30 settembre e sarà poi trasferita a Roma nella prestigiosa sede del Museo Etnografico Preistorico L. Pigorini.
La mostra, curata dalle Soprintendenze archeologiche di Cagliari e Oristano, è parte di un programma di cinque eventi nazionali previsti dalla Direzione Generale per le Antichità nel periodo 2014 e 2015, e debutterà presso il complesso espositivo di San Pancrazio il 15 marzo 2014.
L'evento, cade in occasione del primo centenario dalla nascita dell'archeologo Giovanni Lilliu e attraverso i suoi studi proporrà nuovi percorsi conoscitivi e ritrovamenti inediti, che guideranno il grande pubblico attraverso mille anni di storia della civiltà.
Richiamando il metallo, l’acqua e la pietra, i tre temi in cui si riassume idealmente il paesaggio nuragico, il percorso espositivo illustrerà al pubblico gli aspetti fondamentali dell’antica civiltà dei sardi. I reperti esposti, inediti o poco noti, provengono da tutta l’isola, ma anche da rinvenimenti effettuati in Italia e nel Mediterraneo, un tempo potente veicolo di comunicazione.
Infine, alcuni importanti reperti provengono da sequestri effettuati nella penisola, e rappresentano oggetti usciti dalla Sardegna attraverso il mercato clandestino.
La mostra proseguirà fino al 30 settembre e sarà poi trasferita a Roma nella prestigiosa sede del Museo Etnografico Preistorico L. Pigorini.
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