L'opera è destinata al MAB
Donata al Comune di Cosenza la Tete di Cariatide di Modigliani
Tete di Cariatide, Amedeo Modigliani
Ludovica Sanfelice
22/10/2015
Cosenza - La Tete di Cariatide di Amedeo Modigliani è entrata ufficialmente a far parte del patrimonio del Comune di Cosenza. L’atto di donazione dell'opera proveniente dalla collezione di Laure Modigliani Nechtshein, che l'ha lasciata al "Modigliani Institut Archives Legales Paris-Rome", in rapporti operativi con il Museo Bilotti di VillaBorghese - Roma, è stato firmato da Roberto Bilotti che in possesso di procura ha formalizzato anche la volontà dell’Istituto Modigliani, comproprietario dell’opera per il 25%.
Il monumento bronzeo ricalca il modello in legno di risulta - l'unico - scolpito nel 1910 da Modì e oggi custodito in un museo australiano. La scultura fusa a regola d'arte dalla fonderia Olmeda di Roma nel rispetto delle proporzioni dell'originale, venne realizzata per celebrare il ritorno in Italia dopo 70 anni degli archivi legali intestati all'artista livornese e fu svelata al pubblico a Roma nel Novembre 2006 all'interno del cortile di Sant'Ivo alla Sapienza, sede degli Archivi di Stato del
ministero dei beni culturali, e dal 2007 fu invece esposta nel nosocomio romano San Camillo/Forlanini.
La Tete è ormai collocata già da qualche settimana nel Museo all’Aperto Bilotti (MAB) in Piazza Kennedy, contenitore artistico allestito nella via principale della città, già impreziosito da opere di Mimmo Rotella, Giorgio De Chirico, Salvador Dalì, Giacomo Manzù e altri maestri contemporanei. La decisione di destinare la donazione alla città calabrese premia la coerenza della raccolta del MAB ed è un riconoscimento ai numerosi progetti che pongono Cosenza all’avanguardia nello scenario culturale nazionale grazie ai diversi progetti di valorizzazione attivati dall'Amministrazione comunale.
Il monumento bronzeo ricalca il modello in legno di risulta - l'unico - scolpito nel 1910 da Modì e oggi custodito in un museo australiano. La scultura fusa a regola d'arte dalla fonderia Olmeda di Roma nel rispetto delle proporzioni dell'originale, venne realizzata per celebrare il ritorno in Italia dopo 70 anni degli archivi legali intestati all'artista livornese e fu svelata al pubblico a Roma nel Novembre 2006 all'interno del cortile di Sant'Ivo alla Sapienza, sede degli Archivi di Stato del
ministero dei beni culturali, e dal 2007 fu invece esposta nel nosocomio romano San Camillo/Forlanini.
La Tete è ormai collocata già da qualche settimana nel Museo all’Aperto Bilotti (MAB) in Piazza Kennedy, contenitore artistico allestito nella via principale della città, già impreziosito da opere di Mimmo Rotella, Giorgio De Chirico, Salvador Dalì, Giacomo Manzù e altri maestri contemporanei. La decisione di destinare la donazione alla città calabrese premia la coerenza della raccolta del MAB ed è un riconoscimento ai numerosi progetti che pongono Cosenza all’avanguardia nello scenario culturale nazionale grazie ai diversi progetti di valorizzazione attivati dall'Amministrazione comunale.
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