Dal 6 aprile a Empoli
Al via la più grande mostra dedicata a Masolino da Panicale, pioniere del Rinascimento

Masolino da Panicale, Compianto su Cristo morto (dett.), Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Empoli. inv. 95 I Ph. Rabatti e Domingie
Francesca Grego
03/04/2024
Firenze - Senza Masolino da Panicale forse il Rinascimento italiano non sarebbe stato lo stesso: pioniere dello spazio e della luce, collaboratore di Masaccio, infaticabile viaggiatore e diffusore di nuove tendenze in Toscana, Lombardia e perfino in Ungheria, nell’ultimo secolo il maestro di origine umbra ha visto crescere continuamente la propria fama. Sebbene non poche opere siano andate distrutte, altri capolavori ne testimoniano il valore, dando lustro alle chiese per cui furono dipinti o alle sale di prestigiosi musei europei e americani.

Masolino da Panicale, Compianto su Cristo morto (dett.), Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Empoli. inv. 95 I Ph. Rabatti e Domingie
Dal 6 aprile al 7 luglio, la più grande mostra mai allestita su Masolino da Panicale illustrerà l’eccezionale contributo da lui offerto alla storia dell’arte, che lo vede accanto a Masaccio e a Beato Angelico nel dare avvio alla luminosa stagione della pittura del Quattrocento fiorentino. Due le sedi prescelte: il Museo della Collegiata di Sant’Andrea e la Chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani a Empoli, dove esattamente 600 anni fa Masolino dipinse uno dei suoi capolavori più significativi, il ciclo affrescato delle Storie della Vera Croce. Di questa imponente opera, che ispirò Piero della Francesca nelle celebri pitture della Basilica di San Francesco ad Arezzo, restano solo alcuni frammenti e i disegni preparatori tracciati a tempera sulle pareti (sinopie) riportati alla luce nel corso del Novecento, mentre presso la Collegiata si lascia ammirare in tutta la sua solenne bellezza il Compianto sul Cristo morto.

Masolino da Panicale, Compianto su Cristo morto (dett.), Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Empoli. inv. 95 I Ph. Rabatti e Domingie
Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento riunirà il maggior numero di opere dell’artista mai esposto finora, con prestiti da istituzioni come le Gallerie degli Uffizi e il Museo del Bargello a Firenze, la Pinacoteca Vaticana e il Museo di Palazzo Venezia a Roma, il Musée Ingres di Montauban, nonché da chiese come la Basilica di Santa Maria del Carmine a Firenze. Oltre a raccontare l’avventura artistica di Masolino, pittore dalla storia ancora misteriosa, la mostra ricostruirà il contesto culturale in cui le sue innovazioni presero forma, accostandone le opere a quelle di altri artisti attivi a Firenze nella sua epoca.

Masolino da Panicale, Compianto su Cristo morto, Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Empoli. inv. 95 I Ph. Rabatti e Domingie
Leggi anche:
• Restauro a vista per la Cappella Brancacci. Faccia a faccia con gli affreschi di Masolino e Masaccio

Masolino da Panicale, Compianto su Cristo morto (dett.), Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Empoli. inv. 95 I Ph. Rabatti e Domingie
Dal 6 aprile al 7 luglio, la più grande mostra mai allestita su Masolino da Panicale illustrerà l’eccezionale contributo da lui offerto alla storia dell’arte, che lo vede accanto a Masaccio e a Beato Angelico nel dare avvio alla luminosa stagione della pittura del Quattrocento fiorentino. Due le sedi prescelte: il Museo della Collegiata di Sant’Andrea e la Chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani a Empoli, dove esattamente 600 anni fa Masolino dipinse uno dei suoi capolavori più significativi, il ciclo affrescato delle Storie della Vera Croce. Di questa imponente opera, che ispirò Piero della Francesca nelle celebri pitture della Basilica di San Francesco ad Arezzo, restano solo alcuni frammenti e i disegni preparatori tracciati a tempera sulle pareti (sinopie) riportati alla luce nel corso del Novecento, mentre presso la Collegiata si lascia ammirare in tutta la sua solenne bellezza il Compianto sul Cristo morto.

Masolino da Panicale, Compianto su Cristo morto (dett.), Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Empoli. inv. 95 I Ph. Rabatti e Domingie
Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento riunirà il maggior numero di opere dell’artista mai esposto finora, con prestiti da istituzioni come le Gallerie degli Uffizi e il Museo del Bargello a Firenze, la Pinacoteca Vaticana e il Museo di Palazzo Venezia a Roma, il Musée Ingres di Montauban, nonché da chiese come la Basilica di Santa Maria del Carmine a Firenze. Oltre a raccontare l’avventura artistica di Masolino, pittore dalla storia ancora misteriosa, la mostra ricostruirà il contesto culturale in cui le sue innovazioni presero forma, accostandone le opere a quelle di altri artisti attivi a Firenze nella sua epoca.

Masolino da Panicale, Compianto su Cristo morto, Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Empoli. inv. 95 I Ph. Rabatti e Domingie
Leggi anche:
• Restauro a vista per la Cappella Brancacci. Faccia a faccia con gli affreschi di Masolino e Masaccio
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Cagliari | Dal 27 giugno al 16 novembre al MAN Museo d’Arte della Provincia di Nuoro e alla Galleria comunale d'arte di Cagliari
La Sardegna protagonista di un viaggio fotografico, da Mimmo Jodice a Massimo Vitali
-
Roma | Una partnerhip tra la Fondazione Bvlgari e il museo romano
Un accordo per valorizzare la bellezza: la luce di Bvlgari sui capolavori del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
-
Pisa | Dal 14 ottobre a Pisa
I maestri della Belle Epoque in arrivo a Palazzo Blu
-
Udine | I Violoncelli Itineranti in concerto
Armonie di confine ad Aquileia per la Festa della Musica
-
Cento opere in arrivo a Bassano del Grappa
L’astro di Segantini brilla sulle Olimpiadi Milano-Cortina
-
Viaggio d’arte sull’isola tra preistoria e rinascita
L'altro volto della Sardegna: da Pau a Gonnesa tra ossidiana, nuraghi, ex villaggi minerari e land art