Leonardo: proseguono le indagini nel Salone dei Cinquecento
Salone dei Cinquecento
20/03/2012
Firenze - Non solo il 'nero' della Gioconda del Louvre, ma anche il 'rosso' dell'Adorazione dei Magi degli Uffizi. Si è appena spenta l'eco dei risultati della prima indagine endoscopica alla ricerca della perduta 'Battaglia di Anghiari' di Leonardo da Vinci, ed ecco un'altra rivelazione: se "il nero di Lionardo era più nero del nero", come lo definì Giorgio Vasari, e quello trovato oltre l'intercapedine della parete est del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio ha la stessa composizione chimica di quello della Monna Lisa e del San Giovanni Battista del Louvre, anche la lacca rossa - estratta con la sonda endoscopica dallo stesso muro - ha delle "fortissime analogie con quella presente su un'altra opera di Leonardo: l'Adorazione dei Magi. Ad affermarlo è lo stesso responsabile della ricerca in atto a Firenze, l'ingegnere Maurizio Seracini, che negli ultimi 20 anni ha ampiamente studiato la grande tavola di Leonardo. E non è la sola opera che presenta questa caratteristica di affinità. "Anche altre opere del genio di Vinci - rivela Seracini al giornalista Marco Ferri per il sito italiano del National Geographic - databili sempre alla prima metà degli Ottanta del XV secolo, dimostrano l'utilizzo di una lacca dello stesso tipo di quella estratta dalla parete est del Salone dei Cinquecento".
Intanto nei prossimi giorni saranno consegnati all'Opificio delle Pietre Dure per le controanalisi i materiali residui dei prelievi fatti durante la ricerca a Palazzo. Lo ha detto l'assessore all'educazione Rosa Maria Di Giorgi, rispondendo durante la seduta del Consiglio comunale di Firenze a una domanda d'attualità fatta dal consigliere del Pdl Mario Tenerani. ''La scelta di optare per laboratori privati - ha spiegato la Di Giorgi - e' stata dettata dalla necessità di avere un riscontro rapido dei risultati. Il materiale per le controanalisi non era stato ancora affidato all'Opificio in quanto non c'era certezza della prosecuzione della ricerca''.
(Fonte: Adnkronos)
Intanto nei prossimi giorni saranno consegnati all'Opificio delle Pietre Dure per le controanalisi i materiali residui dei prelievi fatti durante la ricerca a Palazzo. Lo ha detto l'assessore all'educazione Rosa Maria Di Giorgi, rispondendo durante la seduta del Consiglio comunale di Firenze a una domanda d'attualità fatta dal consigliere del Pdl Mario Tenerani. ''La scelta di optare per laboratori privati - ha spiegato la Di Giorgi - e' stata dettata dalla necessità di avere un riscontro rapido dei risultati. Il materiale per le controanalisi non era stato ancora affidato all'Opificio in quanto non c'era certezza della prosecuzione della ricerca''.
(Fonte: Adnkronos)
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