Possibile grazie alle donazioni raccolte con "Regalati un restauro"
Restaurato agli Uffizi il curioso autoritratto di Chierici sulla sua tavolozza
Autoritratto, Gaetano Chierici, 1881
E.B.
28/02/2014
Firenze - E' stato presentato il 28 febbraio alla presenza di Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale fiorentino, e Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi, il restauro del curioso autoritratto del pittore Gaetano Chierici.
L'opera, raffigurante l'artista emiliano, è datata 1881 e si contraddistingue per una particolarità: il dipinto fu realizzato sul retro della tavolozza dell'autore stesso, che sul fronte riporta ancora i colori impastati.
Fino al 2 febbraio scorso era in mostra nella sala delle Reali Poste degli Uffizi, nell’ambito della mostra “Dietrofront. Il lato nascosto delle collezioni”, 13a edizione dei “mai visti”. Poi, grazie ai 1.900 euro di fondi raccolti per gli Amici degli Uffizi dalle guide turistiche dell’Associazione “Mercurio”, che nel periodo natalizio hanno svolto gratuitamente diverse visite, è stato scelto per un lavoro di riqualificazione durato circa tre settimane.
Il dipinto, inserito in una imponente cornice, era entrato nella Collezione degli Autoritratti della Galleria un secolo fa, con l'intenzione di sottolineare il forte legame del pittore con Firenze, città in cui tra il 1859 e il 1866 frequentò l'Accademia delle Arti e del Disegno grazie a una borsa di studio e dove conobbe la moglie Maria Mazzieri.
L'opera, raffigurante l'artista emiliano, è datata 1881 e si contraddistingue per una particolarità: il dipinto fu realizzato sul retro della tavolozza dell'autore stesso, che sul fronte riporta ancora i colori impastati.
Fino al 2 febbraio scorso era in mostra nella sala delle Reali Poste degli Uffizi, nell’ambito della mostra “Dietrofront. Il lato nascosto delle collezioni”, 13a edizione dei “mai visti”. Poi, grazie ai 1.900 euro di fondi raccolti per gli Amici degli Uffizi dalle guide turistiche dell’Associazione “Mercurio”, che nel periodo natalizio hanno svolto gratuitamente diverse visite, è stato scelto per un lavoro di riqualificazione durato circa tre settimane.
Il dipinto, inserito in una imponente cornice, era entrato nella Collezione degli Autoritratti della Galleria un secolo fa, con l'intenzione di sottolineare il forte legame del pittore con Firenze, città in cui tra il 1859 e il 1866 frequentò l'Accademia delle Arti e del Disegno grazie a una borsa di studio e dove conobbe la moglie Maria Mazzieri.
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