Dal 14 al 16 maggio, in versione live e digital
Tornano i Rolli Days: a spasso tra fasti di Genova "la superba"
Villa Pallavicino delle Peschiere | Courtesy comune di Genova
Samantha De Martin
22/04/2021
Genova - In principio erano semplici elenchi. Liste ufficiali, chiamate "Rolli", dove veniva descritto tutto lo sfarzo di Genova racchiuso negli oltre cento palazzi di famiglie nobiliari cittadine, esempio tangibile della potenza raggiunta dalla Superba durante il "Secolo d'oro".
Le liste erano collegate a un sistema di ospitalità pubblica che obbligava i titolari dei palazzi di pregio ad ospitare, a turno, nelle loro lussuose dimore estratte a sorte di volta in volta, visite di stato. Ça va sans dire che, più elevato era il grado di nobiltà dell’ospite, più fastoso doveva essere il palazzo e più ricca la famiglia che aveva l’onore (e l’onere) di accoglierlo.
Queste dimore lussuosissime non erano sfuggite all’acuto sguardo del pittore fiammingo Pieter Paul Rubens che in un libro aveva addirittura rappresentato i palazzi genovesi da proporre come modello abitativo per la nobiltà di tutta Europa.
Anche quest’anno, Genova celebra i suoi straordinari Palazzi dei Rolli, aprendo al pubblico questi scrigni, Patrimonio Unesco dal 2006, in occasione dei Rolli Days, in programma dal 14 al 16 maggio, in versione live e digital.
Accompagnati da divulgatori scientifici, i visitatori potranno perdersi tra stucchi, affreschi e giardini di 15 palazzi e sette ville, gustandosi il percorso, con prenotazione obbligatoria, in completa sicurezza.
Palazzo Balbi-Senarega, Galleria del Ratto di Persefone | Foto: © L.Guida | Courtesy comune di Genova
Se Villa Duchessa di Galliera, con la Sala delle Conchiglie, il teatro storico, il giardino all’italiana, rappresenta una delle più importanti testimonianze dell’evoluzione subita nel tempo dagli edifici suburbani genovesi, Villa Durazzo Faraggiana ad Albisola, tutta statue, affreschi e letti a baldacchino, stupisce con la specchiera di Narciso eseguita da Filippo Parodi, straordinario esempio del Barocco genovese.
Charles Dickens, dopo esserne stato ospite nel 1844, parlava del panorama da Villa Pallavicino delle Peschiere come “Uno dei più affascinanti e deliziosi scorci del mondo”. E chissà cosa dovette pensare il re di Francia Luigi XII, ospite di Villa Cattaneo Imperiale di Terralba, nota per l’affresco del Ratto delle Sabine di Luca Cambiaso.
Se Villa Bickley brilla per i suoi stucchi, gli affreschi e la torre di avvistamento, Villa Gropallo dello Zerbino, con gli interni affrescati da Domenico Piola e il parco privato tra i più grandi d’Europa, rappresenta un raffinato esempio barocco di villa suburbana.
I Rolli Days saranno anche un’occasione per ripercorrere le storie dei pittori degli aristocratici Palazzi attraverso i capolavori dei Musei di Strada Nuova, dai ritratti di Antoon Van Dyck e di Rubens e ai disegni di Lorenzo de Ferrari.
La storia dei commerci e dei mercati genovesi sarà invece al centro del progetto promosso da Camera di Commercio, che si dipana tra piazza San Giorgio, piazza Soziglia e piazza Fossatello, nel carosello di monumenti, chiese, palazzi, botteghe storiche della città.
Antoon van Dyck, Ritratto equestre di Anton Giulio Brignole Sale, 1627, Olio su tela, 198 x 282 cm, Genova, Palazzo Rosso
Leggi anche:
• La Superba e il Barocco
Le liste erano collegate a un sistema di ospitalità pubblica che obbligava i titolari dei palazzi di pregio ad ospitare, a turno, nelle loro lussuose dimore estratte a sorte di volta in volta, visite di stato. Ça va sans dire che, più elevato era il grado di nobiltà dell’ospite, più fastoso doveva essere il palazzo e più ricca la famiglia che aveva l’onore (e l’onere) di accoglierlo.
Queste dimore lussuosissime non erano sfuggite all’acuto sguardo del pittore fiammingo Pieter Paul Rubens che in un libro aveva addirittura rappresentato i palazzi genovesi da proporre come modello abitativo per la nobiltà di tutta Europa.
Anche quest’anno, Genova celebra i suoi straordinari Palazzi dei Rolli, aprendo al pubblico questi scrigni, Patrimonio Unesco dal 2006, in occasione dei Rolli Days, in programma dal 14 al 16 maggio, in versione live e digital.
Accompagnati da divulgatori scientifici, i visitatori potranno perdersi tra stucchi, affreschi e giardini di 15 palazzi e sette ville, gustandosi il percorso, con prenotazione obbligatoria, in completa sicurezza.
Palazzo Balbi-Senarega, Galleria del Ratto di Persefone | Foto: © L.Guida | Courtesy comune di Genova
Se Villa Duchessa di Galliera, con la Sala delle Conchiglie, il teatro storico, il giardino all’italiana, rappresenta una delle più importanti testimonianze dell’evoluzione subita nel tempo dagli edifici suburbani genovesi, Villa Durazzo Faraggiana ad Albisola, tutta statue, affreschi e letti a baldacchino, stupisce con la specchiera di Narciso eseguita da Filippo Parodi, straordinario esempio del Barocco genovese.
Charles Dickens, dopo esserne stato ospite nel 1844, parlava del panorama da Villa Pallavicino delle Peschiere come “Uno dei più affascinanti e deliziosi scorci del mondo”. E chissà cosa dovette pensare il re di Francia Luigi XII, ospite di Villa Cattaneo Imperiale di Terralba, nota per l’affresco del Ratto delle Sabine di Luca Cambiaso.
Se Villa Bickley brilla per i suoi stucchi, gli affreschi e la torre di avvistamento, Villa Gropallo dello Zerbino, con gli interni affrescati da Domenico Piola e il parco privato tra i più grandi d’Europa, rappresenta un raffinato esempio barocco di villa suburbana.
I Rolli Days saranno anche un’occasione per ripercorrere le storie dei pittori degli aristocratici Palazzi attraverso i capolavori dei Musei di Strada Nuova, dai ritratti di Antoon Van Dyck e di Rubens e ai disegni di Lorenzo de Ferrari.
La storia dei commerci e dei mercati genovesi sarà invece al centro del progetto promosso da Camera di Commercio, che si dipana tra piazza San Giorgio, piazza Soziglia e piazza Fossatello, nel carosello di monumenti, chiese, palazzi, botteghe storiche della città.
Antoon van Dyck, Ritratto equestre di Anton Giulio Brignole Sale, 1627, Olio su tela, 198 x 282 cm, Genova, Palazzo Rosso
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