Il 15 novembre a Parigi
400 opere di Man Ray all’asta
Self Portrait with Camera, Man Ray
L.S.
09/09/2014
A Parigi, il prossimo 15 novembre, Sotheby’s batterà all’asta una vasta collezione delle opere più significative dell’artista americano Man Ray. La raccolta, che proviene direttamente dalla proprietà del Man Ray Trust, è composta da 400 lavori di diversa natura: disegni, dipinti, oggetti, gioielli, pellicole cinematografiche, persino scacchi, ma soprattutto fotografie.
Nucleo centrale della vendita saranno infatti circa 250 scatti che includono opere famose come Magnolia Flower (1926), Starfish (1928) e Ostrich Egg (1944), diversi esemplari di solarizzazione, una serie di composizioni surrealiste, e i ritratti degli artisti che come lui animarono gli orizzonti parigini negli anni Venti e Trenta.
Da Pablo Picasso a Francis Picabia, da Alberto Giacometti a Paul Éluard, da Henry Miller a Joan Mirò passando per una piccola collezione di autoritratti, molti dei quali inediti. Chi lo scorso anno ha visitato la mostra “Man Ray Portraits” alla National Gallery di Londra avrà un’idea più precisa del patrimonio che sta per affacciarsi sul mercato.
Andrew Strauss, vice-presidente di Sotheby’s Francia e anche autorevole esperto di Man Ray, ha commentato: "Questa vendita rappresenta probabilmente l’ultima occasione per acquistare opere provenienti direttamente dalla sua collezione e ciò avverrà a Parigi circa 40 anni dopo la morte dell’artista Dada-Surrealista. La varietà tipologica delle opere e la grande potenza innovatrice espressa attraverso le tecniche più diverse, rivelano come Man Ray fosse un vero artista multimediale”.
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Andrew Strauss, vice-presidente di Sotheby’s Francia e anche autorevole esperto di Man Ray, ha commentato: "Questa vendita rappresenta probabilmente l’ultima occasione per acquistare opere provenienti direttamente dalla sua collezione e ciò avverrà a Parigi circa 40 anni dopo la morte dell’artista Dada-Surrealista. La varietà tipologica delle opere e la grande potenza innovatrice espressa attraverso le tecniche più diverse, rivelano come Man Ray fosse un vero artista multimediale”.
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