A Como arrivano le Avanguardie russe
07/04/2009
La città di Como, ospita nella settecentesca Villa Olmo, dal 4 aprile al 26 luglio, una mostra dedicata alle Avanguardie Storiche russe, in grado di ripercorrere le vicende di quella grande stagione artistica, dai primi del Novecento agli inizi degli anni Trenta, attraverso i capolavori di Vassily Kandinsky, Marc Chagall, Kazimir Malevič e Pavel Filonov.
L’esposizione presenta 80 opere, tra oli, tempere e disegni, provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche russe, come il Museo Nazionale di San Pietroburgo.
“Chagall, Kandinsky e Malevič - commenta Sergio Gaddi, assessore alla Cultura del Comune di Como e curatore della mostra – pur con diverse prospettive pittoriche allontanano il linguaggio dell’arte dalla logica della tradizione e della borghesia, superando la visione dominante dell’impressionismo francese per dare vita alle innovazioni formali del cubofuturismo, alle tensioni del suprematismo e alla modernità rarefatta dell’astrazione”.
Tra le opere di maggior importanza e fascino si incontrano i dipinti astratti di Kandinsky realizzati tra il 1915 e il 1919, come Due ovali e Ouverture. Bordo viola, entrambi del 1919, o i due oli su vetro del 1918 intitolati La cavallerizza e La cavallerizza sulla collina.
“L'arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro”. (Vassily Kandinsky)
Di Kazimir Malevič sono presentate oltre 20 opere che ripercorrono interamente le tappe artistiche che egli ha percorso: nato a Kiev ma stabilitosi in Russia, fin dai primi anni del Novecento, qui manifesta un’apertura nei confronti della pittura europea come ne Il riposo. Alta società in cappello a cilindro del 1908 o Autoritratto del 1910, passando attraverso le opere cubofuturiste, alla fase suprematista culminante nel Quadrato rosso del 1915, fino alla tarda produzione neofigurativa che Malevič sviluppa negli anni del regime comunista instaurato dopo la rivoluzione del 1917. Opera chiave di questa fase è Testa di contadino del 1928-29, scelta come immagine simbolo dell’appuntamento comasco.
“Il quadrato non è una forma del subconscio. Si tratta di una creazione della ragione intuitiva. Il volto della nuova arte. Il quadrato è un essere vivente, un neonato regale. Il primo passo di creazione pura nell'arte”.(Kazimir Malevič )
Una curiosità che la mostra di Villa Olmo propone, è la ricostruzione, nei minimi particolari, della stanza di Marc Chagall, nella quale il grande pittore russo visse e lavorò, quando abitava a Vitebsk, sua città natale. Tra i capolavori spiccano inoltre un Autoritratto con tavolozza del 1914, L’Ebreo rosso del 1915 e Lo specchio, sempre del 1915. “I miei quadri parlavano forse di una visione del mondo, d'una concezione che si trovava fuori del soggetto e dell'occhio. Ora pensare così, in quell'epoca "tecnica" dell'arte vi valeva l'accusa di cadere nella letteratura”. (Marc Chagall)
Il progetto espositivo permette inoltre di focalizzare l’attenzione su Pavel Filonov, figura oggi molto celebrata in Russia, ma ancora poco conosciuta nel resto del mondo; un pittore visionario, sontuoso, in cui convive quella combinazione di misticismo e sensualità che rappresenta tuttora un tratto distintivo dell’arte russa, ben rappresentata nell’opera Famiglia contadina del 1914.
CHAGALL, KANDINSKY, MALEVIČ.
Maestri dell’Avanguardia russa
Como, Villa Olmo (via Cantoni 1)
4 aprile - 26 luglio 2009
Orari: martedì, mercoledì e giovedì 9.00-20.00
venerdì, sabato e domenica 9.00-22.00
(la biglietteria chiude un’ora prima) lunedì chiuso
Biglietti: Intero: 9 € Ridotto: 7 € Ridotto scuole: 5 €
Gratuito: bambini fino a 6 anni, disabili con accompagnatore
L’esposizione presenta 80 opere, tra oli, tempere e disegni, provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche russe, come il Museo Nazionale di San Pietroburgo.
“Chagall, Kandinsky e Malevič - commenta Sergio Gaddi, assessore alla Cultura del Comune di Como e curatore della mostra – pur con diverse prospettive pittoriche allontanano il linguaggio dell’arte dalla logica della tradizione e della borghesia, superando la visione dominante dell’impressionismo francese per dare vita alle innovazioni formali del cubofuturismo, alle tensioni del suprematismo e alla modernità rarefatta dell’astrazione”.
Tra le opere di maggior importanza e fascino si incontrano i dipinti astratti di Kandinsky realizzati tra il 1915 e il 1919, come Due ovali e Ouverture. Bordo viola, entrambi del 1919, o i due oli su vetro del 1918 intitolati La cavallerizza e La cavallerizza sulla collina.
“L'arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro”. (Vassily Kandinsky)
Di Kazimir Malevič sono presentate oltre 20 opere che ripercorrono interamente le tappe artistiche che egli ha percorso: nato a Kiev ma stabilitosi in Russia, fin dai primi anni del Novecento, qui manifesta un’apertura nei confronti della pittura europea come ne Il riposo. Alta società in cappello a cilindro del 1908 o Autoritratto del 1910, passando attraverso le opere cubofuturiste, alla fase suprematista culminante nel Quadrato rosso del 1915, fino alla tarda produzione neofigurativa che Malevič sviluppa negli anni del regime comunista instaurato dopo la rivoluzione del 1917. Opera chiave di questa fase è Testa di contadino del 1928-29, scelta come immagine simbolo dell’appuntamento comasco.
“Il quadrato non è una forma del subconscio. Si tratta di una creazione della ragione intuitiva. Il volto della nuova arte. Il quadrato è un essere vivente, un neonato regale. Il primo passo di creazione pura nell'arte”.(Kazimir Malevič )
Una curiosità che la mostra di Villa Olmo propone, è la ricostruzione, nei minimi particolari, della stanza di Marc Chagall, nella quale il grande pittore russo visse e lavorò, quando abitava a Vitebsk, sua città natale. Tra i capolavori spiccano inoltre un Autoritratto con tavolozza del 1914, L’Ebreo rosso del 1915 e Lo specchio, sempre del 1915. “I miei quadri parlavano forse di una visione del mondo, d'una concezione che si trovava fuori del soggetto e dell'occhio. Ora pensare così, in quell'epoca "tecnica" dell'arte vi valeva l'accusa di cadere nella letteratura”. (Marc Chagall)
Il progetto espositivo permette inoltre di focalizzare l’attenzione su Pavel Filonov, figura oggi molto celebrata in Russia, ma ancora poco conosciuta nel resto del mondo; un pittore visionario, sontuoso, in cui convive quella combinazione di misticismo e sensualità che rappresenta tuttora un tratto distintivo dell’arte russa, ben rappresentata nell’opera Famiglia contadina del 1914.
CHAGALL, KANDINSKY, MALEVIČ.
Maestri dell’Avanguardia russa
Como, Villa Olmo (via Cantoni 1)
4 aprile - 26 luglio 2009
Orari: martedì, mercoledì e giovedì 9.00-20.00
venerdì, sabato e domenica 9.00-22.00
(la biglietteria chiude un’ora prima) lunedì chiuso
Biglietti: Intero: 9 € Ridotto: 7 € Ridotto scuole: 5 €
Gratuito: bambini fino a 6 anni, disabili con accompagnatore
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