Alllooksame?/Tutttuguale?
immagine in movimento
20/10/2006
Nell’ambito dell’anno dedicato ad Oriente, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta nello spazio espositivo di Torino, dall’8 novembre 2006 all’11 febbraio 2007, Alllooksame?/Tutttuguale? Arte da Cina, Corea, Giappone. La mostra, a cura di Francesco Bonami, riunisce quaranta artisti tutti con radici asiatiche, ma con esperienze, background, usi di linguaggio eterogenei. Il loro sguardo multiplo porterà all’attenzione del pubblico un territorio vasto, uno dei più popolosi della terra, una delle zone centrali del mondo, dove si decide il destino dell’umanità, ma anche dove si consumano conflitti e violente contraddizioni, interpretato attraverso installazioni, fotografie, opere pittoriche, video, e sculture.
Il titolo è preso in prestito da un sito internet (www.alllooksame.com) creato dal giapponese Dyske Suematsu un po’ per scherzo un po’ per celebrare il luogo comune della diversità. Alllooksame?/Tutttuguale? ironizza sulla difficoltà dell’occhio occidentale di distinguere sembianze, ma anche tradizioni, usi e costumi tra cinesi, giapponesi e coreani. La mostra tenta di ribaltare questa prospettiva generalista dalle radici profonde e di far emergere la diversità di visioni su una situazione sociale e politica in vertiginosa trasformazione. Il progetto espositivo è un viaggio all’interno delle realtà asiatiche più contraddittorie, ma anche più sperimentali. Alla luce delle numerose rassegne realizzate sulla Cina negli ultimi anni, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo volge l’attenzione, attraverso l’arte contemporanea, sulle tensioni, le relazioni e le similitudini che esistono tra artisti Cinesi, Coreani e Giapponesi. La storia di questi paesi infatti si intreccia in più occasioni e i linguaggi che ne derivano sono ibridi, ma al tempo stesso portatori di tre identità distinte.
La mostra mette a confronto i lavori di artisti asiatici delle ultime generazioni che sono cresciuti in contesti non più afflitti da un senso d’inferiorità verso l’occidente. Gli artisti, alcuni già affermati sulla scena internazionale, altri emergenti, sono quasi tutti attivi nei loro paesi d’origine (pochi sono residenti in Europa) e si esprimono con un’estetica nuova, forte e imprevedibile. Le loro riflessioni vertono su temi attuali come i processi di trasformazione urbanistici, i rapporti tra natura e civiltà post industriale, le strutture di potere nella società asiatica, i legami con la tradizione o con le icone occidentali e i cambiamenti culturali in atto.
Dalle immagini video di Lee Yong Beak (Corea) emergono silhouette di soldati con tute mimetiche a fiori, le sculture di Lee Hyungkoo (Corea) riproducono gli scheletri dei personaggi dei fumetti occidentali come Willy Coyote e Bugs Bunny. Shing Yong (Cina) presenta dei light box con scorci notturni di Shanghai gremiti di grattacieli; le fotografie di Huyang (Cina) riprendono con la stessa prospettiva interni delle case private di Shangahi, molto ricche o molto modeste. Sayaka Akiyama (Giappone) ricama sulle carte geografiche delle presunte traiettorie con fili colorati, mentre il protagonista del video di Aida Makoto (Giappone) è un improbabile Bin Laden dissoluto e gaudente.
Sulla facciata della Fondazione sarà installata una fotografia di grandi dimensioni di Jang Zhi (Cina) che cattura una scena di vita in spiaggia sovrastata da un arcobaleno luminoso, simbolo del consumismo. Sempre all’esterno, accoglieranno i visitatori degli ideogrammi di neon realizzati dall’architetto Ma Quing (Cina) che rappresentano i caratteri della Cina, del Giappone e della Corea.
Gli artisti in mostra sono: cinesi: Cao Fei, Chen Qiulin, Chen Shaoxiong, Chen Xiaoyun, Hu Yang, Jiang Zhi, Kan Xuan, Li Shurui, Liang Juhui, Liu Ding, Liu Wei, Lu Chunsheng, Qingyun Ma, Shi Yong, Song Tao, Wang Xingwei, Xu Zhen, Yang Yong, Yang Zhenzhong. Coreani: Baik Hyunjhin, Choi Ho Chul, Gim Hongsok, Gook Im, Kim Beom, Kim Kira, Koo Donghee, Lee Hyungkoo, Lee Yong-Baek, Junebum Park, So Young Choi. Giapponesi: Makoto Aida, Chihiro Mori, Etsuko Fukaya, Manabu Ikeda, Kathy, Michiko Shoji, Ayoama Satoru, Sayaka Akiyama, Teppei Kaneuji, Tomoki Kakitani.
Il catalogo edito da Electa contiene testi di Francesco Bonami, Giuliano Da Empoli, Dyske Suematsu, Minsuk Cho, David Chan, Carol Lu, Pi Li, Kataoka Mami, Hu Fang, Roger Mc Donald. Il Concept design è del collettivo editoriale, curatoriale e di design BAO di Pechino (Beatrice Lenza, Naihan Li, Philip Tinari).
Alllooksame?/Tutttuguale?
Arte da Cina, Corea, Giappone
8 novembre 2006 - 11 febbraio 2007
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16, Torino: mar/dom, 12/20, gio 12/23. Lunedì chiuso. Intero euro 5 , Gruppi euro 4, Ridotto euro 3
Per info: 011 3797600, info@fondsrr.org, www.fondsrr.org
Il titolo è preso in prestito da un sito internet (www.alllooksame.com) creato dal giapponese Dyske Suematsu un po’ per scherzo un po’ per celebrare il luogo comune della diversità. Alllooksame?/Tutttuguale? ironizza sulla difficoltà dell’occhio occidentale di distinguere sembianze, ma anche tradizioni, usi e costumi tra cinesi, giapponesi e coreani. La mostra tenta di ribaltare questa prospettiva generalista dalle radici profonde e di far emergere la diversità di visioni su una situazione sociale e politica in vertiginosa trasformazione. Il progetto espositivo è un viaggio all’interno delle realtà asiatiche più contraddittorie, ma anche più sperimentali. Alla luce delle numerose rassegne realizzate sulla Cina negli ultimi anni, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo volge l’attenzione, attraverso l’arte contemporanea, sulle tensioni, le relazioni e le similitudini che esistono tra artisti Cinesi, Coreani e Giapponesi. La storia di questi paesi infatti si intreccia in più occasioni e i linguaggi che ne derivano sono ibridi, ma al tempo stesso portatori di tre identità distinte.
La mostra mette a confronto i lavori di artisti asiatici delle ultime generazioni che sono cresciuti in contesti non più afflitti da un senso d’inferiorità verso l’occidente. Gli artisti, alcuni già affermati sulla scena internazionale, altri emergenti, sono quasi tutti attivi nei loro paesi d’origine (pochi sono residenti in Europa) e si esprimono con un’estetica nuova, forte e imprevedibile. Le loro riflessioni vertono su temi attuali come i processi di trasformazione urbanistici, i rapporti tra natura e civiltà post industriale, le strutture di potere nella società asiatica, i legami con la tradizione o con le icone occidentali e i cambiamenti culturali in atto.
Dalle immagini video di Lee Yong Beak (Corea) emergono silhouette di soldati con tute mimetiche a fiori, le sculture di Lee Hyungkoo (Corea) riproducono gli scheletri dei personaggi dei fumetti occidentali come Willy Coyote e Bugs Bunny. Shing Yong (Cina) presenta dei light box con scorci notturni di Shanghai gremiti di grattacieli; le fotografie di Huyang (Cina) riprendono con la stessa prospettiva interni delle case private di Shangahi, molto ricche o molto modeste. Sayaka Akiyama (Giappone) ricama sulle carte geografiche delle presunte traiettorie con fili colorati, mentre il protagonista del video di Aida Makoto (Giappone) è un improbabile Bin Laden dissoluto e gaudente.
Sulla facciata della Fondazione sarà installata una fotografia di grandi dimensioni di Jang Zhi (Cina) che cattura una scena di vita in spiaggia sovrastata da un arcobaleno luminoso, simbolo del consumismo. Sempre all’esterno, accoglieranno i visitatori degli ideogrammi di neon realizzati dall’architetto Ma Quing (Cina) che rappresentano i caratteri della Cina, del Giappone e della Corea.
Gli artisti in mostra sono: cinesi: Cao Fei, Chen Qiulin, Chen Shaoxiong, Chen Xiaoyun, Hu Yang, Jiang Zhi, Kan Xuan, Li Shurui, Liang Juhui, Liu Ding, Liu Wei, Lu Chunsheng, Qingyun Ma, Shi Yong, Song Tao, Wang Xingwei, Xu Zhen, Yang Yong, Yang Zhenzhong. Coreani: Baik Hyunjhin, Choi Ho Chul, Gim Hongsok, Gook Im, Kim Beom, Kim Kira, Koo Donghee, Lee Hyungkoo, Lee Yong-Baek, Junebum Park, So Young Choi. Giapponesi: Makoto Aida, Chihiro Mori, Etsuko Fukaya, Manabu Ikeda, Kathy, Michiko Shoji, Ayoama Satoru, Sayaka Akiyama, Teppei Kaneuji, Tomoki Kakitani.
Il catalogo edito da Electa contiene testi di Francesco Bonami, Giuliano Da Empoli, Dyske Suematsu, Minsuk Cho, David Chan, Carol Lu, Pi Li, Kataoka Mami, Hu Fang, Roger Mc Donald. Il Concept design è del collettivo editoriale, curatoriale e di design BAO di Pechino (Beatrice Lenza, Naihan Li, Philip Tinari).
Alllooksame?/Tutttuguale?
Arte da Cina, Corea, Giappone
8 novembre 2006 - 11 febbraio 2007
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16, Torino: mar/dom, 12/20, gio 12/23. Lunedì chiuso. Intero euro 5 , Gruppi euro 4, Ridotto euro 3
Per info: 011 3797600, info@fondsrr.org, www.fondsrr.org
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