Cenni biografici
Paul Cezanne, autoritratto, 1881.
08/03/2002
Quella di Paul Cezanne fu un’esistenza concentrata quasi esclusivamente sull’esperienza creativa. Dipingere fu il suo modo di esistere. Nato nel 1839 ad Aix-en-Provence da un’agiata famiglia borghese, studia al collegio Bourbon dove conosce il giovane Emile Zola. Al 1861 risale il primo viaggio a Parigi: il suo compagno di studi si è da poco trasferito nella capitale francese e nelle lettere a lui dirette Cezanne esprime con forza l’intenzione di volerlo raggiungere per “consacrare” la propria vita all’arte. Al Louvre studia Velasquez, Caravaggio, i pittori veneti e gli olandesi; ha modo di conoscere i giovani Manet, Monet, e soprattutto Pissarro che lo incoraggia a continuare nella strada dell’arte. I dubbi sul proprio talento mettono in crisi Cezanne che fa presto ritorno ad Aix-en-Provence dove lavora nella banca paterna; il suo fervore artistico non si attenua, continua infatti a frequentare la scuola di disegno e allestisce uno studio per dipingere nella casa di campagna. Riprendono quindi i suoi viaggi a Parigi dove nel 1863 è tra i pochi a poter apprezzare nel "Salon des Refuses" il rivoluzionario "Le Dejeuner sur l’herbe" di Manet. Coltiva quindi i rapporti di amicizia con Pissarro, Bazille, Sisley, Renoir. Nei primi anni ‘70, all’epoca della guerra franco prussiana si sottrae alla chiamata alle armi e si trasferisce con Hortense Fiquet, sua amante e modella, all’Estaque, villaggio nel golfo di Marsiglia. Partecipa con i propri quadri alla celebre esposizione degli impressionisti nello studio di Nadar (1874) ricavandone un violento attacco da parte della critica; nel 1882 è finalmente ammesso ad esporre al Salon come allievo di Guillemet, negli anni seguenti però le sue opere continuano ad essere rifiutate. Qualche consenso lo inizia ad ottenere alla fine degli anni Ottanta: "La casa dell’impiccato" figura all’Esposizione Universale di Parigi del 1889; l’anno successivo espone con "Les XX" a Bruxelles. Di pochi anni prima la rottura con l’amico Zola, in seguito alla pubblicazione de "L’Opera", in cui Cezanne si riconosce nella figura del pittore fallito Claude Lautier. La prima mostra individuale viene organizzata nel 1895 dal mercante Ambroise Vollard, proprietario di una Galleria in Rue Lafitte, che per l’occasione acquista ben cinquanta opere. Cezanne si ritira nuovamente ad Aix dove perlustra sistematicamente la campagna circostante: si ritira in luoghi solitari e poco conosciuti per poter dipingere indisturbato, si appassiona quasi ossessivamente alla montagna di Sainte Victorie, simbolo della Provenza. A partire dal Salon des Indipendents del 1899 l’interesse per la sua opera inizia ad aumentare e nel 1904 il Salon d’Automne gli riserva un’intera sala. La Gallerie Cassirer di Berlino organizza la sua seconda personale. Fino agli ultimi mesi Cezanne si dedica alla pittura e dipinge all’aperto. Un forte temporale lo sorprende nell’ottobre del 1806 mentre lavora, le sue già precarie condizioni di salute peggiorano. Muore il 23 ottobre.
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