DIALOGHI TRA LE MOSCHE E GLI UOMINI
Dipinto di John Ratner
18/03/2002
Arte.it incontra John Ratner alla Galleria “9, Via della Vetrina Contemporanea” a Roma. L’artista, come Virgilio a Dante, ci illustra le sue tele svelandocene i segreti e ci accompagna in un mondo tutto particolare fatto di mosche e ricco di fantasia.
“C’è una lunga storia delle mosche che vorrei raccontare se la vuoi sentire.”
J.R. “Se tu parlassi con una mosca, lei potrebbe dirti di essere superiore a te e tu allora diresti - Ma che dici? Tu sei insignificante - e la mosca - Voi esseri umani fate sempre la guerra, ma noi uccidiamo più uomini, in proporzione, che viceversa: quando noi uccidiamo una persona, con una malattia, noi restiamo stramiliardi e tu sei un uomo morto. - Quante mosche tu hai ammazzato nella vita? 300, 400? Ma se una mosca ammazza un uomo, in proporzione, è uguale a migliaia di uomini, allora se in guerra vince chi ammazza di più fra le specie, stravincono le mosche, sono molto più pericolose di noi! Voglio dire che le mosche con le loro malattie ammazzano un uomo, che in proporzione ne vale 300 o 400! Loro sono più pericolose come specie. Allora l’uomo dice - Sì, ma chi se ne importa che le mosche sono più pericolose di noi. Allora nell’atto d’amore? – Ma, continua John, quando loro fanno figli fanno milioni di figli mentre noi uno o due al massimo. - Allora sulla resistenza? – ribatte l’uomo e la mosca gli risponde - Se c’è una guerra atomica voi morite per le radiazioni, noi sopravviviamo perché siamo più forti come razza. In ogni cosa siamo meglio di voi: se parli di guerra siamo meglio di voi, se parli d’amore facciamo più bambini di voi, se parli di resistenza siamo più forti di voi. – e l’uomo risponde - Sì, ma sono tutte cose che non hanno importanza perché voi mosche non avete una ragione di esistenza, siete totalmente inutili - e la mosca - Tu hai ragione, siamo totalmente inutili ma tu, uomo, adesso mi devi dire la tua ragione di esistenza. Perchè sei qui? Per fare la guerra, noi la facciamo meglio; per fare figli, noi lo facciamo meglio; per resistere, noi lo facciamo meglio. Per che cosa stai vivendo? -
Ecco che la mosca ti pone una questione interessante e ti fa pensare: ‘se loro non hanno una ragione di vita, qual è la nostra?’ Noi abbiamo uno scopo come scrivere poesie, fare contenta la gente, essere contento, qualche cosa c’è sicuramente, però la mosca ti fa riflettere e la mosca diventa simbolo della nostra esistenza “the fly is the symbol of eternity”, come è scritto sulla tela.
Su un’altra tela è scritto: “There are forces around us, forces that we do not understand, like a fly that flies times and again at a window, but never realizes that there is an invisible force that is holding him back” (1995) e John ci spiega:
J.R. “Volevo dire che ci sono forze intorno a noi che forse noi non conosciamo, come una mosca che vola contro una finestra e non vede mai che c’è una forza invisibile che la riporta indietro. La mosca ha occhi meravigliosi, se tu cerchi di prenderla lei scappa sempre, vede tutto ma non vede una cosa così semplice come un vetro, vola tutto il giorno e sempre va lì ma non lo pas
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