Dopo quasi un secolo e mezzo, ha anche un volto "L'Origine del mondo"
Ansa |
Il dipinto attribuito a Gustave Courbet
07/02/2013
A distanza di oltre centoquarant’anni dalla sua realizzazione, dalla bottega di un antiquario, spunta fuori il dipinto che mostra il viso della modella del celebre, audacissimo e realistico, nudo intitolato “L’Origine del mondo”, che Gustave Courbet realizzò nel 1866. La tela originaria era molto grande ma l’artista, prima di consegnarla al probabile committente, il diplomatico turco-egiziano Khalil-Bey, eccentrico collezionista di opere dedicate alla celebrazione del corpo femminile, la privò della parte che ritraeva la testa della donna, per evitare che ne venisse riconosciuta l'identità, probabilmente quella della sua amante irlandese, Joanna Hiffernan. E quel taglio, in qualche modo, rese ancora più affascinante e misteriosa la parte rimasta. Poi, un paio d’anni fa il ritrovamento di questo ritratto, acquistato, secondo la rivista francese Paris Match che per prima ha rivelato questa storia, per poco più di mille euro.
Ed ora, dopo un lungo lavoro realizzato attraverso test spettrografici e chimici, arriva la dichiarazione di autenticità da parte di Jacques Fernier, esperto dell'Istituto Gustave Courbet: il ritratto di donna con la testa reclinata, lo sguardo rapito e i lunghi capelli bruni, anche se restaurato successivamente, fu realizzato proprio dall’artista di Ornans e presto entrerà a far parte del catalogo ragionato delle sue opere.
Dalle ricerche scientifiche condotte sul dipinto ritrovato, infatti, è emerso che esso può essere allineato perfettamente con quello, famosissimo, conservato a Parigi al Musée d’Orsay, dove arrivò nel 1995, dopo aver fatto parte anche della raccolta dello psicanalista Jacques Lacan. Coincidono anche le scanalature incise sul retro della cornice e sono identiche anche lunghezza delle pennellate e grana della tela. I dubbi a questo punto sono pochi e, anzi, c’è da mettersi alla ricerca di eventuali altri frammenti dell’opera, che pare ci siano, dal momento che il ritratto acquistato per un migliaio di euro, dopo quest’autentica, ha visto salire il proprio valore fino a toccare una cifra da capogiro: ben 40 milioni di euro.
Nicoletta Speltra
Ed ora, dopo un lungo lavoro realizzato attraverso test spettrografici e chimici, arriva la dichiarazione di autenticità da parte di Jacques Fernier, esperto dell'Istituto Gustave Courbet: il ritratto di donna con la testa reclinata, lo sguardo rapito e i lunghi capelli bruni, anche se restaurato successivamente, fu realizzato proprio dall’artista di Ornans e presto entrerà a far parte del catalogo ragionato delle sue opere.
Dalle ricerche scientifiche condotte sul dipinto ritrovato, infatti, è emerso che esso può essere allineato perfettamente con quello, famosissimo, conservato a Parigi al Musée d’Orsay, dove arrivò nel 1995, dopo aver fatto parte anche della raccolta dello psicanalista Jacques Lacan. Coincidono anche le scanalature incise sul retro della cornice e sono identiche anche lunghezza delle pennellate e grana della tela. I dubbi a questo punto sono pochi e, anzi, c’è da mettersi alla ricerca di eventuali altri frammenti dell’opera, che pare ci siano, dal momento che il ritratto acquistato per un migliaio di euro, dopo quest’autentica, ha visto salire il proprio valore fino a toccare una cifra da capogiro: ben 40 milioni di euro.
Nicoletta Speltra
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