Freud, ritratto del reale

Donna con rose di Lucian Freud
15/06/2005
Il Museo Correr di Venezia presenta fino al 30 ottobre una ricca mostra monografica dedicata al pittore inglese di origine tedesca Lucian Freud (figlio dell’architetto Ernst e nipote di Sigmund), considerato tra i maggiori rappresentanti del realismo contemporaneo. A cinquant’anni dalla prima mostra veneziana, la fama dell’artista è notevolmente cresciuta. Le oltre novanta opere attualmente esposte al Correr (tra cui il celebre ritratto della Regina d’Inghilterra, prestato per la prima volta dalle Collezioni Reali), provenienti da collezioni europee e americane, tratteggiano oltre cinquant’anni di un intenso percorso artistico.
Percorso che si snoda attraverso i famosi capolavori della grande retrospettiva del 2002 alla Tate, e opere inedite. Nell’enfatizzazione di ciò che viene definita prossimità appassionata, l’esposizione differisce tuttavia dalla mostra della Tate. Gli artisti prossimi all’artista, da Graham Sutherland a Francis Bacon, fino a Frank Auerbach, nell’ultimo trentennio hanno infatti influenzato le attitudini di Freud.
Il percorso è arricchito da una sorprendente varietà di significati, soggetti, misure, che spaziano da lavori di piccolo formato ad altri di notevoli dimensioni, e che rivelano l'acuta tensione dell’artista verso una percezione della realtà diretta e priva di sentimentalismi. La tenace attenzione dedicata al reale, dal mondo vegetale a quello animale, da un copriletto sgualcito ai quarti posteriori di un cavallo, rendono Freud un unicum tra gli artisti contemporanei, capace di tramandare con onestà lo scorrere della vita così com’è.
Nipote del celebre psicanalista Sigmund, Lucian Freud è stato sempre in qualche modo associato all’idea d’introspezione psicologica: in realtà egli è interessato prevalentemente alle possibilità espressive della pittura, anche con riferimenti ai maestri del passato - Tiziano, Rembrandt, Hals, Velazquez, Watteau, Cezanne -, non tanto per imitarli quanto per relazionarsi con loro.
Freud ha inteso andare oltre l’apparenza, concentrandosi sulla specificità. Ritratti, nudi, nature morte, scene urbane associano alla fredda e distaccata riproduzione del reale un’inquietante dimensione di straniamento, ottenuta attraverso la parodia dei modelli, il taglio compositivo o l’introduzione di elementi di enigmatica decifrazione. Il progressivo addensarsi dell’impasto cromatico, insieme a volumi via via più pieni, enfatizzano le componenti espressionistiche delle sue opere.
Lucian Freud
Venezia, Museo Correr, Piazza San Marco.
11 giugno/30 ottobre 2005
Curata da William Feaver. Catalogo Electa
Orario: 10/19, tutti i giorni (biglietteria 10/18)
Biglietti: Intero: euro 9,00; ridotto: euro 7,00
Freud + Biennale - Offerta speciale.
Info, prenotazioni: www.museiciviciveneziani.it; call center 0415209070.
Percorso che si snoda attraverso i famosi capolavori della grande retrospettiva del 2002 alla Tate, e opere inedite. Nell’enfatizzazione di ciò che viene definita prossimità appassionata, l’esposizione differisce tuttavia dalla mostra della Tate. Gli artisti prossimi all’artista, da Graham Sutherland a Francis Bacon, fino a Frank Auerbach, nell’ultimo trentennio hanno infatti influenzato le attitudini di Freud.
Il percorso è arricchito da una sorprendente varietà di significati, soggetti, misure, che spaziano da lavori di piccolo formato ad altri di notevoli dimensioni, e che rivelano l'acuta tensione dell’artista verso una percezione della realtà diretta e priva di sentimentalismi. La tenace attenzione dedicata al reale, dal mondo vegetale a quello animale, da un copriletto sgualcito ai quarti posteriori di un cavallo, rendono Freud un unicum tra gli artisti contemporanei, capace di tramandare con onestà lo scorrere della vita così com’è.
Nipote del celebre psicanalista Sigmund, Lucian Freud è stato sempre in qualche modo associato all’idea d’introspezione psicologica: in realtà egli è interessato prevalentemente alle possibilità espressive della pittura, anche con riferimenti ai maestri del passato - Tiziano, Rembrandt, Hals, Velazquez, Watteau, Cezanne -, non tanto per imitarli quanto per relazionarsi con loro.
Freud ha inteso andare oltre l’apparenza, concentrandosi sulla specificità. Ritratti, nudi, nature morte, scene urbane associano alla fredda e distaccata riproduzione del reale un’inquietante dimensione di straniamento, ottenuta attraverso la parodia dei modelli, il taglio compositivo o l’introduzione di elementi di enigmatica decifrazione. Il progressivo addensarsi dell’impasto cromatico, insieme a volumi via via più pieni, enfatizzano le componenti espressionistiche delle sue opere.
Lucian Freud
Venezia, Museo Correr, Piazza San Marco.
11 giugno/30 ottobre 2005
Curata da William Feaver. Catalogo Electa
Orario: 10/19, tutti i giorni (biglietteria 10/18)
Biglietti: Intero: euro 9,00; ridotto: euro 7,00
Freud + Biennale - Offerta speciale.
Info, prenotazioni: www.museiciviciveneziani.it; call center 0415209070.
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