Giovani talenti italiani

Giovani talenti italiani
 

26/09/2005

Tra i migliori lavori selezionati dalla giuria nell’ambito dell’edizione napoletana della Biennale, ne segnaliamo alcuni tra quelli italiani, provenienti da diversi ambiti artistici. 

Per la poesia le Cinque variazioni erotiche di Laura Silvia Battaglia (Catania), che partecipa con intense strofe che colgono in maniera originale il tema della Passione, in un ben orchestrato miscuglio di atmosfere oniriche antiche e visioni moderne.

Nell’ambito delle istallazioni, in una delle prime sale espositive si distingue La guglia (2005) del napoletano Marco Abbamondi, opera fantasiosa, dal creativo gioco di luci interne e dalle dinamiche compositive quasi presepiali. Sempre nello stesso ambito, "Imprinting" di Emanuela Bartolotti (Lecce) è un intenso viaggio nella mente infantile attraverso immagini: “Per una bambina le piante e gli animali parlano, le bambole sono vive; lei è dentro una realtà magica dove tutto è possibile”.

Per la scultura segnaliamo AMAE artgroup (Ferrara) con PLLeDFN – fragile, innovativo progetto che parte dal gruppo scultoreo di G. L. Bernini: "Apollo e Dafne". Le due divinità della famosa scultura sono rese attraverso bambole gonfiabili. Ai piedi del gruppo è posizionato un TV color dove un video mostra l'immagine di Daphne che ritrova le sue sembianze umane, mentre altre donne la lavano, liberandola dalle foglie di lauro. Il termine giapponese amae significa dipendenza di un insieme di individui su di una scala gerarchico - organizzativa necessaria alla sopravvivenza degli stessi: l'interazione di differenti linguaggi apportati da ogni singolo, appartenente al gruppo, confluisce nella ricerca di AMAE.

Altra scultura interessante è quella realizzata dal messinese Santo Arizzi, dal titolo “L'illusione”, che si legge partendo dal personaggio che corre, accecato da una passione irrefrenabile, lungo un percorso accidentato e tortuoso. La figura, realizzata con materiali infiammabili quali paglia, segatura, fieno, allude alla propria fragilità e debolezza, nello spingersi verso un ideale, un sogno, un traguardo da sempre ambito (simbolizzato dalla porta).

Per la fotografia Giorgio Bagnarelli presenta A testa bassa, serie di 6 foto in cui la spinta passionale prende le sembianze di una corsa a perdi fiato, in cui la velocità di pensieri e azioni confonde la concezione del tempo e dei luoghi, sfumando tutto in qualcosa di indecifrabile ma profondamente reale.


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