I bagni pubblici diventano musei

The Toilet Gallery di Londra
 

28/11/2003

Una sorta di moda aleggia per il web, una tendenza che pare abbia coinvolto, quasi contagiato come un’epidemia arte, cinema e architettura. Non è forse un trend di classe. Forse neanche di buon gusto. Ma c’è. Londra. I vecchi bagni pubblici sono diventati sale da museo. A Kingston-Upon-Thames, un sobborgo residenziale a sud-ovest della City i vecchi orinatoi sono stati trasformati in galleria d’arte. Anche molto frequentata. Il comune c’ha pure messo lo zampino finanziando la singolare iniziativa. Il padrino di questa chicca è un illuminato insegnante della facoltà d’arte dell’università di Kingston, tale Paul Stafford. Pare che l’anticonformista docente si sia battuto per mantenere in piedi uno storico edificio che ha egregiamente servito gli abitanti di Clarence Street per tanto tempo. È giusto, dunque, che continui a farlo in un modo o nell’altro. Ma, allora, è vero che il fine giustifica il mezzo? La galleria che, manco a dirlo si chiama The Toilet Gallery, è stata prontamente ribattezzata Loo-vre. Nello slang anglosassone “loo” è il nome che affettuosamente viene dato al WC. Nell’insolito museo verranno esposte opere di giovani artisti inglesi, si svolgeranno rappresentazioni e proiezioni di film. All’inaugurazione avvenuta lo scorso 25 ottobre non potevano mancare Gilbert & George, duo portavoce della BritArt e autori di creazioni piuttosto discusse proprio sulle funzioni corporali. Per chi voglia avere un saggio del loro genio artistico consigliamo di visitare il sito della galleria virtuale Britart.com. Il WC, il gabinetto, la sala da bagno, toilet insomma chiamatelo come vi pare sta vivendo un periodo di revival. Anche presso i media, cinema, riviste, cataloghi d’arte e quant’altro. Insomma, la celebrazione del WC. Sarà forse che l’arte non ha più nulla da dire? O, più semplicemente, dobbiamo rivalutare uno dei più grandi piaceri della nostra comune quotidianità?

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