I BORGHESI DI CALAIS

Rodin
 

19/04/2001

Un restauro che avrà luogo proprio durante la mostra e che il pubblico potrà seguire “in diretta”, quello del gruppo bronzeo “Les Bourgeois de Calais”. A dirigerlo ci sarà Antoine Amarger, già pensionnaire dell’Accademia di Francia a Roma, il quale, negli anni scorsi, ha già restaurato l’insieme dei bronzi del Museo Rodin. Il famoso Monumento fu commissionato dalla città di Calais nel 1885 per rendere omaggio all’eroismo dei borghesi che, alla fine del terribile assedio del 1347, a rischio della propria vita, consegnarono le chiavi della città al Re d’Inghilterra vittorioso. Fu presentato per la prima volta a Parigi, in occasione della mostra Claude Monet – Auguste Rodin, nel giugno 1889 e sistemato davanti al Municipio di Calais sin dal 1895. E’ composto da sei figure disposte in modo molto preciso su un basamento di bronzo a forma di parallelepipedo. Ogni figura, a sua volta, è composta da diversi pezzi fusi separatamente e assemblati in maniera massiccia. La superficie si presenta, oggi, disseminata di zone verdi e di macchie nere, segni di corrosione dovuti all’inquinamento urbano e all’erosione dovuta all’esposizione continua delle variazioni climatiche. Le analisi effettuate sul gruppo, ne hanno evidenziato le caratteristiche strutturali e tecniche in modo da poter procedere alla pulitura e al restauro nel pieno rispetto dell’opera di Rodin. Per le superfici bronzee si cercherà di conciliare le migliori condizioni di conservazione con quelle di protezione del metallo e l’obiettivo non sarà quello di ricostituire l’aspetto originario, ma di procedere piuttosto alla pulitura selettiva degli stati di corrosione. Infatti, lo strato di solfato di rame formatasi naturalmente è, a lungo termine, più stabile dal punto di vista chimico rispetto ad altri composti. Inoltre, spesso le alterazioni del bronzo rendono la scultura più leggibile di quanto non lo fosse alle origini. I bulloni antichi, ad ogni modo, saranno sostituiti con bulloni di bronzo al silicio e qualche ritocco sarà effettuato a freddo, prima dell’applicazione di uno strato di cera, messa a punto per la protezione dei bronzi collocati all’aperto. Un restauro che vuol essere più leggero degli interventi tradizionali per rispettare la storia dell’opera e simile a quello eseguito nel 1996 sul grande modello di Ugolino del Museo Rodin di Parigi.