I volti scolpiti del '900

900 a roma
 

25/02/2004

E’ difficile pensare a quante cose si possano concentrare in poco meno di 800 metri quadrati. Ottantatré opere d’arte, suddivise tra splendidi quadri e molte sculture realizzate dai maestri del secolo scorso sono presenti a Roma presso il Museo del Corso in occasione della mostra “Il ‘900 scolpito: da Rodin a Picasso” aperta fino al 4 Febbraio. Opere di Rodin, Picasso, Mirò, Botero, Bourdelle, De Chirico. Ma anche Claudel, Cesàr, Fontana, Max Ernst, Gauguin, Klein, Manzù, Henry Moore e tanti altri. La mostra è soprattutto movimento. Il movimento umano rappresentato con diversi supporti: scolpito nel legno, fuso nel bronzo, modellato nella cera, scavato nel gesso o tratteggiato a china e matita. L’idea di un’esposizione sulla scultura del secolo secolo scorso poteva risultare pretenziosa, data la molteplicità degli stili e il numero di opere prodotte. “Il ‘900 scolpito” però, ha il pregio di aver focalizzato un obbiettivo: la rappresentazione del corpo umano, attraverso la quale gli artisti hanno affrontato il rapporto spazio-forma, pieno-vuoto, materia e luce. Il percorso espositivo si apre con un busto di Baudelaire, opera in gesso di Raymond Duchamp-Villon. E la scelta e’ significativa. Il poeta francese e’ stato infatti il primo a criticare la scultura ottocentesca, giudicata semplicemente noiosa, e a metterne in dubbio le fondamenta. E il suo messaggio e’ stato ripreso da August Rodin, il grande scardinatore. L’artista che spazzò via il verismo e il decorativismo e che, a colpi di scalpello, diede alle sue figure l’idea del movimento, dei gesti, cercando di ricreare la sensazione della vita. Come in Jean de Fiennes, il monumentale bronzo presente all’esposizione di Roma e proveniente da una collezione privata. Da lì, la mostra e’ un crescendo, un continuo snodo tra il primitivismo di Gauguin, il cubismo di Laurens, il surrealismo di Ernst, il cubismo di Lipchitz e la scultura italiana di De Chirico, Arturo Martini, Fontana e Manzù. Tra le opere esposte colpiscono “Il grande busto di Diego”, una statua in bronzo nero di Alberto Giacometti, la “Venere blu” di Yves Klein che nel blu elettrico trova tutta lo slancio di un improbabile gesto; la gigantesca “Donna e uccello” di Mirò alta più di 3 metri e il minuscolo “Busto” di Henry Moore di appena nove centimetri. Da notare che la mostra, pur intitolandosi “Il ‘900 scolpito: da Rodin a Picasso” va ben oltre l’artista spagnolo. L’ultimo anno rappresentato e’ il 1998, con opere di Magdalena Abakanowicz, Fernando Botero, Arman e Bourgeois. Il museo del Corso presenta anche opere pittoriche di Modigliani, bozzetti di Ricasso e di Bourdelle, nonché quadri di De Chirico. Stili, artisti e opere estremamente diverse tra di loro ma che attraverso la rappresentazione della figura umana riflettono tutti gli sconvolgimenti che l’arte e l’uomo hanno conosciuto nel XX secolo. Il tutto in ottocento metri quadrati. “Il ‘900 scolpito: da Rodin a Picasso” Roma- Museo del Corso Via del Corso, 320 Informazioni:06-6786209 Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00. Chiuso il Lunedì. Biglietto d’ingresso: £ 12.000 intero; £9.000/8.000 ridotto Fino al 4 Febbraio 2001.

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