Il giardino di Monet
25/05/2009
Monet con “Il tempo delle ninfee”, fino al 27 settembre 2009, in mostra a Milano grazie ad un eccezionale prestito espositivo concesso dal Museo Marmottan di Parigi.
I lavori di Monet nascono nel giardino di Giverny, acquistato dall’artista nel 1890. Egli, che fino ad allora aveva condotto un'esistenza da nomade, alla ricerca dei mutamenti della luce, dalla Normandia all'Italia, dall'Inghilterra alla Norvegia, in questa casa, accanto al giardino francese, costruì quello giapponese e in uno stagno circondato da salici fiorirono le più diverse specie di ninfee.
Proprio a questi trent'anni della sua vita, al tempo delle ninfee, è interamente dedicata la mostra allestita nelle sale nobili di Palazzo Reale.
Il cuore del percorso espositivo è costituito da 20 capolavori di Monet dipinti tra il 1887 e il 1923 che lo vedono impegnato a trasferire, dal suo giardino alla sua arte, i salici piangenti, le ninfee, i ponti giapponesi, le rose e gli iris che lo popolano.
Le ninfee, quel leggero fluttuare sull'acqua, quella brillantezza quella trasparenza: fu questa l'ultima grande ossessione di Claude Monet. Per trent'anni non pensò ad altro: “Non dormo più per colpa loro, di notte mi torturo pensando a ciò che sto cercando di realizzare. L'autunno scorso ho bruciato sei tele insieme con le foglie secche del giardino. Ma non voglio morire senza aver detto ciò che avevo da dire”. (Monet, 1925)
Le ninfee sono il punto di arrivo di un’utopia progettata e realizzata nell’ultima stagione della sua vita: un’idea di totale cambiamento della pittura, che parte dai colori vivi e dai paesaggi senza orizzonte delle stampe giapponesi, e che si pone come uno dei grandi contributi alla pittura moderna.
Alla natura caotica di Giverny si affiancano i delicati paesaggi giapponesi: completano la mostra 56 stampe di Hokusai e Hiroshige e una serie di preziose fotografie dell'Ottocento, dipinte a mano, di giardini giapponesi.
A ricreare l’atmosfera impressionista delle opere esposte, un mix di musica e poesia, grazie ai capolavori di artisti come Debussy e Ravel, Baudelaire, Rimbaud e Verlaine.
Claude Monet - Il tempo delle ninfee
Fino al 27 settembre 2009
Milano, Piazza Del Duomo 12 (20122)
Orari: lunedì 14:30-19:30;
dal martedì alla domenica 9:30-19:30;
giovedì 9:30-22:30.
I lavori di Monet nascono nel giardino di Giverny, acquistato dall’artista nel 1890. Egli, che fino ad allora aveva condotto un'esistenza da nomade, alla ricerca dei mutamenti della luce, dalla Normandia all'Italia, dall'Inghilterra alla Norvegia, in questa casa, accanto al giardino francese, costruì quello giapponese e in uno stagno circondato da salici fiorirono le più diverse specie di ninfee.
Proprio a questi trent'anni della sua vita, al tempo delle ninfee, è interamente dedicata la mostra allestita nelle sale nobili di Palazzo Reale.
Il cuore del percorso espositivo è costituito da 20 capolavori di Monet dipinti tra il 1887 e il 1923 che lo vedono impegnato a trasferire, dal suo giardino alla sua arte, i salici piangenti, le ninfee, i ponti giapponesi, le rose e gli iris che lo popolano.
Le ninfee, quel leggero fluttuare sull'acqua, quella brillantezza quella trasparenza: fu questa l'ultima grande ossessione di Claude Monet. Per trent'anni non pensò ad altro: “Non dormo più per colpa loro, di notte mi torturo pensando a ciò che sto cercando di realizzare. L'autunno scorso ho bruciato sei tele insieme con le foglie secche del giardino. Ma non voglio morire senza aver detto ciò che avevo da dire”. (Monet, 1925)
Le ninfee sono il punto di arrivo di un’utopia progettata e realizzata nell’ultima stagione della sua vita: un’idea di totale cambiamento della pittura, che parte dai colori vivi e dai paesaggi senza orizzonte delle stampe giapponesi, e che si pone come uno dei grandi contributi alla pittura moderna.
Alla natura caotica di Giverny si affiancano i delicati paesaggi giapponesi: completano la mostra 56 stampe di Hokusai e Hiroshige e una serie di preziose fotografie dell'Ottocento, dipinte a mano, di giardini giapponesi.
A ricreare l’atmosfera impressionista delle opere esposte, un mix di musica e poesia, grazie ai capolavori di artisti come Debussy e Ravel, Baudelaire, Rimbaud e Verlaine.
Claude Monet - Il tempo delle ninfee
Fino al 27 settembre 2009
Milano, Piazza Del Duomo 12 (20122)
Orari: lunedì 14:30-19:30;
dal martedì alla domenica 9:30-19:30;
giovedì 9:30-22:30.
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