Ha aperto domenica al Museum of Modern Art (Moma) di Manhattan la mostra 'Alighiero Boetti: 'Game Plan', una raccolta di circa 100 opere dell'artista italiano che ripercorre tutta la sua carriera e la sua vita, dal primo show da protagonista nel 1967 alla sua morte nel 1994. Una piattaforma centrale posta al centro della prima galleria saluta il pubblico con otto sculture minimaliste, fatte di materiali che vanno dal legno ai tubi di metallo: Boetti era un esponente del movimento concettuale Arte Povera, che preferiva materiali commerciali a quelli tradizionalmente utilizzati per le sculture, quali marmo ed argilla. Una celebrazione della diversità dei materiali, della complessità concettuale e della bellezza visuale delle opere di Boetti, che ricostruisce le idee dello scultore/pittore su ordine e disordine, oltre al concetto che l'arte non ha bisogno di creare nulla di nuovo, ma ha il compito di evidenziare la bellezza di ciò che già esiste. Boetti è noto per le sue mappe del mondo, enormi ed iper-colorate, che distinguono ogni paese con la propria bandiera disegnata entro i confini di ogni Stato e che cambiano col variare dei territori e con la nascita di nuove nazioni dopo le dichiarazioni di indipendenza. La mostra include la coloratissima 'Mappa originaria' e cinque arazzi realizzati da Boetti, grande viaggiatore, in collaborazione con artisti locali in Guatemala, Etiopia ed Afganistan. Tra le altre ossessioni dell'artista, i servizi postali: in 'Viaggi Postali' Boetti inventa viaggi immaginari di 25 suoi amici e familiari, spedendo loro una lettera ad indirizzi inventati in tutto il mondo; quando la busta tornava al mittente, questi la metteva dentro una busta piu' grande e la spediva verso un'altra destinazione, creando una sorta di Matrioska di buste di carta. La mostra è la più grande presentazione di opere dell'artista torinese negli Stati Uniti e durerà fino all'1 ottobre.



(Fonte: La Presse)