Il tesoro etrusco ritrovato
Uno dei reperti etruschi ritrovati
a cura della Redazione di Arte.it
27/06/2013
A Perugia i Carabinieri del gruppo Tutela Patrimonio Culturale hanno ritrovato 23 urne funerarie etrusche di età ellenistica e, tra Umbria e Lazio, oltre 3000 reperti archeologici d'inestimabile valore storico artistico, economico e scientifico. Così li ha definiti il Generale di Brigata Mariano Mossa, Comandante dei Carabinieri TPC nel corso di una conferenza stampa presso la Caserma La Marmora a Roma, alla quale ha preso parte, insieme al Direttore generale per le Antichita' del Mibac Luigi Malnati e al Maggiore Antonio Coppola, Comandante del reparto Operativo TPC, anche il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Massimo Bray.
Il ritrovamento è frutto di una indagine iniziati due anni fa a proposito di scavi clandestini nel territorio umbro. "Le urne rinvenute, tutte integre, sono in travertino bianco umbro e si presentano in parte decorate ad altorilievi con scene di battaglie, tauromachie, fregi, Alcune alcune con particolare doratura e altre con la raffigurazione del mito di Ifigenia. Dalle iscrizioni etrusche si è contestualizzata, inoltre, l'appartenenza dei beni a un unico contesto funerario, verosimilmente consistente in una tomba a ipogeo riconducibile a un unico gruppo familiare, i Cacni. La riferibilita' delle urne e di un intero corredo a un unico ipogeo, e' certamente uno straordinario traguardo scientifico per il mondo archeologico laddove l'ultimo ipogeo conosciuto, quello dei Cutu, venne scoperto fortuitamente nel 1982. Particolarmente ricco il corredo pertinente lo stesso ipogeo, tra cui un elmo frigio, uno scudo in bronzo, uno schiniere, uno strigile, oltre a un rarissimo kottabos in bronzo, comunemente utilizzato dagli etruschi per l'attività ludica durante banchetti e simposi", come riporta l'Adnkronos.
Nicoletta Speltra
Il ritrovamento è frutto di una indagine iniziati due anni fa a proposito di scavi clandestini nel territorio umbro. "Le urne rinvenute, tutte integre, sono in travertino bianco umbro e si presentano in parte decorate ad altorilievi con scene di battaglie, tauromachie, fregi, Alcune alcune con particolare doratura e altre con la raffigurazione del mito di Ifigenia. Dalle iscrizioni etrusche si è contestualizzata, inoltre, l'appartenenza dei beni a un unico contesto funerario, verosimilmente consistente in una tomba a ipogeo riconducibile a un unico gruppo familiare, i Cacni. La riferibilita' delle urne e di un intero corredo a un unico ipogeo, e' certamente uno straordinario traguardo scientifico per il mondo archeologico laddove l'ultimo ipogeo conosciuto, quello dei Cutu, venne scoperto fortuitamente nel 1982. Particolarmente ricco il corredo pertinente lo stesso ipogeo, tra cui un elmo frigio, uno scudo in bronzo, uno schiniere, uno strigile, oltre a un rarissimo kottabos in bronzo, comunemente utilizzato dagli etruschi per l'attività ludica durante banchetti e simposi", come riporta l'Adnkronos.
Nicoletta Speltra
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