Le novità del mese sul grande schermo
L’Agenda dell’Arte – Al Cinema
Lampadario centrale di sala e soffitto del Cinema Teatro Dante a Sansepolcro (Arezzo), di proprietà dell' Accademia dei Risorti, progettato dagli architetti Francesco Leoni e Salvatore Guidi, inaugurato il 1º settembre 1836 | Foto: Ajmad217 (Own work), via Wikimedia Creative Commons
Francesca Grego
22/03/2018
• Agnés Varda e JR, Visages Villages. Al cinema dal 15 marzo
Cosa ci fanno un famoso street artist e una stella della Nouvelle Vague in un furgone itinerante per le campagne francesi? Catturano volti e storie da trasportare su muri in cerca di nuova vita.
Lui è JR, 34 anni, ritrattista contemporaneo abituato a lavorare su immense pareti urbane; lei è Agnès Varda, 90 anni a maggio, prima regista donna a ricevere l’Oscar alla carriera. Una coppia decisamente fuori dal comune, che tappa dopo tappa intreccia un dialogo all’insegna della meraviglia: “Ci sorprendiamo a vicenda” ha dichiarato Agnés Varda, “ma spero che sorprenderemo soprattutto gli spettatori, con il nostro rapporto e con le incredibili testimonianze che abbiamo raccolto. Ci sono parole che non dimenticherò mai”.
Applaudito al Festival di Cannes e candidato all’Oscar per il miglior documentario, Visages Villages trasforma l’arte di JR in un esercizio maieutico che tira fuori voce e pensieri delle persone incontrate lungo la strada, tra splendidi paesaggi, persone autentiche e luoghi di poesia dimenticata.
• Van Gogh. Tra il grano e il cielo. Nei cinema italiani solo il 9, il 10 e l’11 aprile
Un viaggio attraverso le raccolte della più grande collezionista privata di Van Gogh: l’olandese Helene Kröller-Müller (1869-1939), che per motivi anagrafici non poté mai incontrare il pittore dei Girasoli, ma restò folgorata dalla sua poetica al punto da arrivare ad acquistarne quasi 300 lavori, oggi custoditi nel Kröller-Müller Museum di Otterlo.
Abbiamo occasione di ammirarli nella mostra Van Gogh. Tra il grano e il cielo, alla Basilica Palladiana di Vicenza fino al prossimo 8 aprile, il cui curatore Marco Goldin guida gli spettatori alla scoperta del genio e dei processi creativi dell’artista.
In primo piano, l’importanza del disegno, che di fronte ai colori esuberanti della pittura di Van Gogh è spesso passato in secondo piano, ma che rappresenta una parte imprescindibile della sua pratica artistica.
Leggi anche:
• C'è Goldin, arriva Van Gogh
• Van Gogh, tra il grano e il cielo: lettere, tele e disegni presto a Vicenza
Cosa ci fanno un famoso street artist e una stella della Nouvelle Vague in un furgone itinerante per le campagne francesi? Catturano volti e storie da trasportare su muri in cerca di nuova vita.
Lui è JR, 34 anni, ritrattista contemporaneo abituato a lavorare su immense pareti urbane; lei è Agnès Varda, 90 anni a maggio, prima regista donna a ricevere l’Oscar alla carriera. Una coppia decisamente fuori dal comune, che tappa dopo tappa intreccia un dialogo all’insegna della meraviglia: “Ci sorprendiamo a vicenda” ha dichiarato Agnés Varda, “ma spero che sorprenderemo soprattutto gli spettatori, con il nostro rapporto e con le incredibili testimonianze che abbiamo raccolto. Ci sono parole che non dimenticherò mai”.
Applaudito al Festival di Cannes e candidato all’Oscar per il miglior documentario, Visages Villages trasforma l’arte di JR in un esercizio maieutico che tira fuori voce e pensieri delle persone incontrate lungo la strada, tra splendidi paesaggi, persone autentiche e luoghi di poesia dimenticata.
• Van Gogh. Tra il grano e il cielo. Nei cinema italiani solo il 9, il 10 e l’11 aprile
Un viaggio attraverso le raccolte della più grande collezionista privata di Van Gogh: l’olandese Helene Kröller-Müller (1869-1939), che per motivi anagrafici non poté mai incontrare il pittore dei Girasoli, ma restò folgorata dalla sua poetica al punto da arrivare ad acquistarne quasi 300 lavori, oggi custoditi nel Kröller-Müller Museum di Otterlo.
Abbiamo occasione di ammirarli nella mostra Van Gogh. Tra il grano e il cielo, alla Basilica Palladiana di Vicenza fino al prossimo 8 aprile, il cui curatore Marco Goldin guida gli spettatori alla scoperta del genio e dei processi creativi dell’artista.
In primo piano, l’importanza del disegno, che di fronte ai colori esuberanti della pittura di Van Gogh è spesso passato in secondo piano, ma che rappresenta una parte imprescindibile della sua pratica artistica.
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