I titoli del mese

L’Agenda dell’Arte – In libreria

Alfabeto umano da le Heures de Charles d'Angoulême di Robinet Testard, XV secolo
, Bibliothèque nationale de France in Paris
 

Francesca Grego

13/12/2018

• FLEWID VOLUME 2 – Courage Paradise. FLEWID Book
Si apre un nuovo capitolo per l’avventura di FLEWID, il fashion and art book che ogni sei mesi porta sulla scena editoriale un’esplosione di bellezza fuori dagli schemi. Dopo il manifesto del numero zero e il primo volume Fragile Hope, la speranza si trasforma in coraggio con un numero zeppo di storie e immagini inattese.
Sei copertine e ben 21 capitoli scorrono velocemente, tra l’intervista allo stilista Antonio Marras e le fotografie della top model transgender Lea T o il sensuale ritratto della campionessa paralimpica Veronica Yoko Plebani. Per andare avanti con l’artista, scultore e performer Olivier De Sagazan, un’icona come Drusilla Foer e la storia del piccolo Luca, che a soli sei anni si è reso conto che il genere maschile non rispecchiava il suo sentire.
 
“Essere un editore in Italia è tutt’altro che facile, essere un editore transgender, devo dire, lo è ancora meno”, spiega il direttore del progetto Emi Marchionni: “La bellezza e la bruttezza sono criteri di giudizio legati al background personale di ciascun individuo… Questo è il motivo per cui anche in questo numero FLEWID non è conforme (e mai lo sarà)”.
Una bellezza inedita aspetta dunque di essere raccontata: talenti emergenti dell’arte, della moda e della fotografia si avventurano in territori inesplorati per guardare con nuovi occhi ciò che finora è stato etichettato come irregolarità o difetto.
Tutto questo è FLEWID, da scoprire il 19 dicembre alle 18.00 nella presentazione nell’Auditorium del MACRO di Roma, con l’editor-in-chief Emi Marchionni, il direttore creativo Angelo Cricchi e un parterre di ospiti trasversale.
 FOTO: FLEWID VOLUME 2 - Courage Paradise
• Guido Crepax, Lanterna Magica. Skira Le avventure della sensuale Valentina tornano in un prezioso volume in edizione limitata, impreziosito da serigrafie autenticate dall’Archivio Guido Crepax.
Datata 1978, la graphic novel Lanterna Magica è una delle creazioni più oniriche di Crepax: un “erotico Hellzapoppin”, come la definì Davide Barzi, che mescola episodi passati, vicende reali e riferimenti artistici cari all’autore. Un surreale susseguirsi di tavole senza parole, che diventa l’occasione per sbizzarrirsi in una girandola di virtuosismi.
 
Tra le più brillanti prove grafiche di Crepax, Lanterna Magica è forse la storia che racconta in maniera più completa l’eroina dall’inconfondibile caschetto. La prima edizione fu accompagnata da un testo di Gillo Dorfles, riproposto nell’edizione targata Skira, che posiziona il valore dell’opera nel contesto artistico europeo di quegli anni: “Il costante e ambiguo sorriso di Valentina, sotto la frangetta impeccabile alla Louise Brooks, continua ad ammaliare il lettore – scrive Dorfles – forse troppo affascinato per riuscire a discernere di quali sottili astuzie si valga l’autore per ottenere la costante palingenesi del suo personaggio”.
Nuova è invece una tavola artistica autografata da Lorenzo Mattotti, un grande del fumetto d’autore contemporaneo, così come il packaging ricercato. Stampato su carta avorio in pagine di grande formato, il volume è tirato a 300 copie divise in tre varianti, ciascuna accompagnata da una diversa serigrafia di Crepax: Imitazioni, Riflesso e Bambole, che testimoniano la maniacale attenzione ai dettagli dell’autore e il suo gusto per il design.
 
• Pierluigi Panza, L’ultimo Leonardo. Storia, intrighi e misteri del quadro più costoso del mondo. Utet
Vita, morte e miracoli del Salvator Mundi di Leonardo. Con rigore da storico dell’arte e abilità narrativa da romanziere, Pierluigi Panza ricostruisce le intricate vicende di un quadro da guinness, venduto per 450 milioni di dollari il 15 novembre 2017, destinato al Louvre di Abu Dhabi e mai esposto per motivi ancora oscuri.
Circonfusa da un alone di mistero e protagonista di una vita movimentata, questa piccola tavola con un Cristo ieratico rappresenta forse un unicum nella storia dell’arte, dove pure la ricerca di capolavori perduti di Leonardo è un’ossessione antica. Dipinta per il re Francesco I di Francia, giunse nel Regno Unito come prezioso dono per nozze reali.
 
Ma fu Giacomo II a complicarne la storia donandolo a una sua spregiudicata amante: inizia qui l’avventura del Salvator Mundi, che viene ereditato, venduto, restaurato, ridipinto, fino a far perdere le sue tracce in una lunga scia di copie di pittori leonardeschi.
Nel 2005 un quadro acquistato in Louisiana per poche migliaia di dollari viene sottoposto a una pulitura radicale e sembra rivelare la mano di Leonardo. Si tratta del Salvator Mundi originale?
dell’oligarca russo che ne detiene la proprietà. Il resto è storia nota. O forse no.
 
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