Gli appuntamenti sul piccolo schermo
L’Agenda dell’Arte – In TV
Televisore Anni '70 | Foto: AlexAntropov86, via Pixabay
Francesca Grego
25/12/2019
• Tutankhamon e la tomba del tesoro segreto. Giovedì 26 dicembre alle 21.15 su Sky Arte HD
Il 22 novembre 1922 gli archeologi inglesi Howard Carter e lord George Carnavon entravano nella tomba di Tutankhamon, il “faraone bambino” sepolto tremila anni fa insieme a un incredibile tesoro. Era l’unica intatta delle circa 60 presenti nella Valle dei Re e il suo rinvenimento passò alla storia come la più importante scoperta archeologica del XX secolo.
In prima visione tv, un documentario ripercorre i passi dei suoi artefici, dall’emergere del primo gradino al telegramma spedito dal venticinquenne Carter a lord Carnavon, fino all’arrivo nella camera funeraria con il celebre sarcofago in oro massiccio. Adorno di gioielli e amuleti, un faraone “gentile e raffinato” - come lo descrisse il suo scopritore – era immerso in un sonno millenario mai disturbato dai tombaroli. Oltre cinquemila reperti furono portati alla luce, prima tra tutte l’iconica maschera oggi conservata al Museo Egizio del Cairo. Dalla storia di Tutankhamon, il cui nome significa letteralmente “immagine del Sole”, che salì al trono a soli 12 anni, agli studi condotti sulla mummia per delinearne i lineamenti originari e appurare le cause della morte prematura, penetriamo nei meandri di uno dei più intriganti misteri della storia.
• Art Night. Venerdì 27 dicembre e 3 gennaio alle 21.15 su Rai 5
Due grandi storie sono al centro di altrettanti documentari inediti pronti a scaldare le feste con le emozioni dell’arte. Si comicia con Tintoretto, il primo regista di Erminio Perocco, prodotto da Kublai Film. Con la fotografia di Giovanni Andreotta e le musiche di Teho Teardo, partiamo alla scoperta di un gigante del Rinascimento capace di stupire con trovate audaci, una rapidità di esecuzione mai vista e strategie promozionali che nulla hanno da invidiare al marketing contemporaneo. Ma Tintoretto “il terribile” fu straordinariamente moderno soprattutto per la sua pittura, che dopo aver cambiato il volto di Venezia ispirò artisti come Rubens, El Greco, Max Beckmann e Jackson Pollock. “La sua opera è immensa, include ogni cosa dalla natura morta fino a Dio. È un’enorme arca di Noè; io mi sarei trasferito a Venezia soltanto per lui!”, scrisse più di tre secoli dopo Paul Cézanne.
La tappa successiva è Rodin: divino inferno, dedicato al misterioso capolavoro che ossessionò Auguste Rodin per oltre 30 anni. Anime dannate, donne amate dallo scultore e una moltitudine di segreti popolano quella che oggi è nota come la Porta dell’Inferno, monumentale opera in bronzo che rimase un progetto celato agli occhi di tutti finché l’artista era in vita. Oggi possiamo averne un’idea dagli otto originali in bronzo che dopo la sua morte furono ricavati dai modelli in gesso ritrovati nel suo studio.
• Civilization, l’arte nel tempo. Da venerdì 27 dicembre in seconda serata su Rai 5
Nove episodi, sei continenti, 31 paesi e oltre 500 opere d’arte: sono i numeri di Civilization, la nuova serie dedicata all’arte da Rai Cultura. Alcuni dei più importanti storici britannici ci accompagnano in un viaggio tra le forze all’origine della creatività umana: con Simon Shama ci muoveremo dalle pitture rupestri preistoriche all’atelier dell’artista contemporaneo Anselm Kiefer, mentre David Olusoga esplorerà i rapporti tra le culture globali e il concetto di progresso e Mary Beard mostrerà come l’arte modelli la nostra stessa identità. Grandi dipinti, grafiche, sculture, fotografie e opere architettoniche si offriranno alla vista in un sorprendente incontro ravvicinato, spaziando tra le culture del mondo per esplorare la fitta trama di relazioni che le collega.
Protagonista della prima puntata sarà il ruolo dell’arte e dell’immaginazione creativa all’alba dell’umanità, mentre il secondo episodio ruota attorno al potere dell’apparenza a partire dalla domanda: l’apparenza è ciò che vediamo o quello che abbiamo imparato a vedere?
Il 22 novembre 1922 gli archeologi inglesi Howard Carter e lord George Carnavon entravano nella tomba di Tutankhamon, il “faraone bambino” sepolto tremila anni fa insieme a un incredibile tesoro. Era l’unica intatta delle circa 60 presenti nella Valle dei Re e il suo rinvenimento passò alla storia come la più importante scoperta archeologica del XX secolo.
In prima visione tv, un documentario ripercorre i passi dei suoi artefici, dall’emergere del primo gradino al telegramma spedito dal venticinquenne Carter a lord Carnavon, fino all’arrivo nella camera funeraria con il celebre sarcofago in oro massiccio. Adorno di gioielli e amuleti, un faraone “gentile e raffinato” - come lo descrisse il suo scopritore – era immerso in un sonno millenario mai disturbato dai tombaroli. Oltre cinquemila reperti furono portati alla luce, prima tra tutte l’iconica maschera oggi conservata al Museo Egizio del Cairo. Dalla storia di Tutankhamon, il cui nome significa letteralmente “immagine del Sole”, che salì al trono a soli 12 anni, agli studi condotti sulla mummia per delinearne i lineamenti originari e appurare le cause della morte prematura, penetriamo nei meandri di uno dei più intriganti misteri della storia.
• Art Night. Venerdì 27 dicembre e 3 gennaio alle 21.15 su Rai 5
Due grandi storie sono al centro di altrettanti documentari inediti pronti a scaldare le feste con le emozioni dell’arte. Si comicia con Tintoretto, il primo regista di Erminio Perocco, prodotto da Kublai Film. Con la fotografia di Giovanni Andreotta e le musiche di Teho Teardo, partiamo alla scoperta di un gigante del Rinascimento capace di stupire con trovate audaci, una rapidità di esecuzione mai vista e strategie promozionali che nulla hanno da invidiare al marketing contemporaneo. Ma Tintoretto “il terribile” fu straordinariamente moderno soprattutto per la sua pittura, che dopo aver cambiato il volto di Venezia ispirò artisti come Rubens, El Greco, Max Beckmann e Jackson Pollock. “La sua opera è immensa, include ogni cosa dalla natura morta fino a Dio. È un’enorme arca di Noè; io mi sarei trasferito a Venezia soltanto per lui!”, scrisse più di tre secoli dopo Paul Cézanne.
La tappa successiva è Rodin: divino inferno, dedicato al misterioso capolavoro che ossessionò Auguste Rodin per oltre 30 anni. Anime dannate, donne amate dallo scultore e una moltitudine di segreti popolano quella che oggi è nota come la Porta dell’Inferno, monumentale opera in bronzo che rimase un progetto celato agli occhi di tutti finché l’artista era in vita. Oggi possiamo averne un’idea dagli otto originali in bronzo che dopo la sua morte furono ricavati dai modelli in gesso ritrovati nel suo studio.
• Civilization, l’arte nel tempo. Da venerdì 27 dicembre in seconda serata su Rai 5
Nove episodi, sei continenti, 31 paesi e oltre 500 opere d’arte: sono i numeri di Civilization, la nuova serie dedicata all’arte da Rai Cultura. Alcuni dei più importanti storici britannici ci accompagnano in un viaggio tra le forze all’origine della creatività umana: con Simon Shama ci muoveremo dalle pitture rupestri preistoriche all’atelier dell’artista contemporaneo Anselm Kiefer, mentre David Olusoga esplorerà i rapporti tra le culture globali e il concetto di progresso e Mary Beard mostrerà come l’arte modelli la nostra stessa identità. Grandi dipinti, grafiche, sculture, fotografie e opere architettoniche si offriranno alla vista in un sorprendente incontro ravvicinato, spaziando tra le culture del mondo per esplorare la fitta trama di relazioni che le collega.
Protagonista della prima puntata sarà il ruolo dell’arte e dell’immaginazione creativa all’alba dell’umanità, mentre il secondo episodio ruota attorno al potere dell’apparenza a partire dalla domanda: l’apparenza è ciò che vediamo o quello che abbiamo imparato a vedere?
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