LA GALLERIA CORSINI

Courtesy of© Gebart | Galleria Corsini
 

25/02/2004

A via della Lungara a Roma, proprio davanti l’Accademia dei Lincei, si trova Palazzo Corsini. L’edificio è sede di una delle pinacoteche più importanti della capitale, lascito dell’omonima famiglia che nel Settecento era tra le più potenti della città, tanto da far assurgere al trono pontificio Lorenzo Corsini col nome di Clemente XII nel 1730. Il suo nome è storicamente associato all’ultima grande stagione di interventi urbani tesi a lasciare traccia visibile nel tessuto urbanistico della città eterna ( basti ricordare la costruzione della Fontana di Trevi). Il grande interesse della collezione è principalmente dovuto al fatto che essa rappresenta l’unico esempio di quadreria settecentesca romana giunta intatta fino ai giorni nostri, permettendo così di studiare senza complicate ricostruzioni l’evoluzione del gusto della committenza settecentesca e la fortuna che ebbero in quell’epoca alcuni artisti che con il passare del tempo non hanno poi incontrato altrettanto successo. Eppure il museo attualmente conta su un numero davvero esiguo di visitatori annui, appena dodicimila, nonostante la bellezza architettonica del palazzo, fatto ristrutturare dalla famiglia chiamando da Firenze l’architetto Ferdinando Fuga che, in linea con il gusto dell’epoca, esaltò l’aspetto scenografico del sito con la magnifica scalinata a doppia rampa che si trova all’ingresso e le grandi finestre che guardano su quello che oggi è l’Orto Botanico, un tempo pertinenza della residenza. Per ovviare a questa situazione il nuovo Sottosegretario ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi ha ideato un’iniziativa denominata i “ Lunedì di Palazzo Corsini “, che consiste nel riunire a palazzo personalità del mondo dell’arte, della cultura e della politica “ per stimolare la conversazione e la circolazione di idee tra gli intellettuali “. L’edificio ha d’altronde una grande valenza storica, dato che nel Seicento fu la residenza della regina Cristina di Svezia dopo la sua conversione al Cattolicesimo, e la stanza dove la sovrana morì nel 1689 fu l’unica a non essere toccata dal restauro settecentesco. In questa stessa stanza si trovano alcune notevolissime nature morte del tedesco Christian Berentz, pittore molto apprezzato dai collezionisti romani. Tra i capolavori ospitati nelle sale dell’esposizione vanno segnalati la “Madonna della Paglia “ di A. Van Dyck, la “ Madonna del latte “ di Murillo, recentemente definita una delle più belle Madonne del pittore sivigliano, e il “ S. Giovanni Battista “ di Caravaggio, che i critici considerano ispirato dalla copia romana del Galata Morente oggi ospitata ai Musei Capitolini. L’attuale allestimento della galleria risente dei cambiamenti negli ambienti espositivi e dei trasferimenti di alcune tele del Fondo ( oggi ospitate in ambasciate e ministeri); si è comunque cercato di riunire per scuole o per tematiche le opere esposte al fine di facilitare il percorso di visita, ad esempio affiancando al Caravaggio il gruppo dei dipinti di autori che a lui si sono rifatti, o al S. Sebastiano di Rubens le opere dei maestri fiamminghi e olandesi, tra cui alcune David Teniers. A ricordare la valenza di collezione di gusto settecentesco vi sono alcune tele che riprendono un tema in voga nella Roma dell’epoca, cioè quello della cosiddetta "Bambocciata". La "bambocciata" è un genere di pittura che nasce attorno agli anni ’20 del Seicento nell’ambito di un gruppo di pittori quasi tutti stranieri, che vivevano al di fuori dagli ambienti ufficiali romani. All’inizio aveva una forte carica polemica perché descriveva la vita dei poveri e dei diseredati di Roma e della campagna romana, ma in seguito divenne di moda tra i collezionisti, tanto da suscitare la reazione dei pittori tradizionali. Nella galleria sono ospitate molte tele di uno tra i massimi esponenti del genere, ovvero Michelangelo Cerquozzi. La visita alla collezione può essere effettuata tutti i giorni della settimana, con ingresso da via della Lungara, fino alle 19:30. I biglietti vengono venduti fino a mezz’ora prima della chiusura e il prezzo è di £ 10.000.