La galleria delle emozioni
Ritratto pop art di Marilyn Monroe
09/04/2003
Quando il primo Ta Matete aprì a Milano il 21 marzo dello scorso anno, si cercò di portare avanti una scommessa: proporre un nuovo approccio all'arte. Funzionato l'esperimento, tutto ha condotto verso la seconda apertura a Roma, avvenuta quest'anno sempre nello stesso giorno , come se l'inizio di primavera simboleggiasse anche l'inizio di uno nuovo percorso mentale. In effetti, entrare in una living gallery Ta Matete rappresenta un'esperienza che coinvolge tutti e cinque i sensi: una scoperta e riscoperta dei sentimenti attraverso l'arte e la cultura, che sono viste così come strumento per educare a "sentire" tutte le nostre sensazioni. Ciascuno può riacquistare confidenza con sé stesso e con ciò che ha dentro attraverso l'opera d'arte intesa in senso pieno, come sfaccettatura di tutti gli stati d'animo. Il visitatore entra dunque nel Ta Matete pronto a depurarsi di tutte le energie negative interiori che lo attanagliano per passare, successivamente, con questo nuovo stato d'animo, a comprendere meglio le esposizioni pittoriche.
Il percorso della Living Gallery è articolato proprio come un albero, l'albero delle nostre sensazioni, in cui le radici sono formate dall'energia psichica, il tronco da stupore e memoria, i primi rami da meraviglia e nostalgia. A questo punto si dipanano i rami più piccoli, confusi ed aggrovigliati, che rappresentano le principali emozioni umane. Ad ogni emozione viene associata un'opera d'arte, l'opera simbolo che ci guiderà durante il cammino. Si passa così, per citare solo alcuni dei sentimenti proposti, dalla gioia (L'oro nell'azzurro di J.Mirò) al dolore (Guernica di Picasso); dall'amore (Il bacio di Gustav Klimt) all'odio (Esplosione di Georg Grotz); dalla bellezza esteriore (Marilyn di Andy Warhol) all'orrore interiore (Lo sguardo rosso di Schönberg).
Prima di cominciare, al visitatore viene assegnata una chiave relativa ad un determinato sentimento, contrassegnata dall'opera pittorica di riferimento: quella chiave servirà per aprire uno scrigno alla fine del percorso. Si comincia percorrendo un corridoio buio, per acuire gli altri quattro sensi oltre la vista. Alla fine di questo corridoio ci si imbatte in una serie di piccoli schermi su cui vengono rappresentate delle immagini oniriche, quasi provenienti da un'altra dimensione. Si entra poi in un ambiente molto luminoso, pieno di piccoli monitor su cui compaiono delle scritte evocative: è la "stanza delle magie", ricca di suoni ovattati e rilassanti. Infine si varca la soglia di una grande sala, dal profumo di mirra, in cui sono situati dei rotondi e morbidi divani su cui sedersi guardando le scene luminose e rilassanti proiettate sulla parete. E' a questo punto che bisogna utilizzare la chiave: si aprirà lo scrigno corrispondente al sentimento e vi si troverà una sorpresa. Fatto questo, stupiti ed incuriositi, si è pronti ad assistere alle mostre d'arte che il Ta Matete propone ciclicamente.
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