Lorenzo Pesce: "Non sono un reporter"

Foto di Lorenzo Pesce | Una fotografia di Lorenzo Pesce
 

31/03/2003

Chi sono i fotografi da cui hai imparato di più? Chi metteresti cioè fra i tuoi maestri? Ce ne sono parecchi. Irving Penn per la linea, le luci, la composizione della fotografia – il suo ritratto di Picasso è inarrivabile. Ma prima di Penn, Paul Strand: i suoi bianco e nero di piatti, bicchieri, piccoli dettagli… Poi, Robert Frank, con il suo gusto sporco, realistico di ritrarre gente normale con un occhio critico. Maestro del colore direi William Egleston, per la sua capacità di imprimere emozioni attraverso colori caldi anche esagerati. Ma non finirei mai. Come escludere Cartier Bresson, Doisneau, Di Corcia? Ma che tipo di fotografo vuoi essere? PDN ti mette sotto la definizione 'commercial'. Sei un fotografo pubblicitario? Jurgen Teller, un tedesco che vive a Londra, ci ripeteva: "il fotografo per essere troppo attento a far fotografie si dimentica di essere uomo. Ma se si vuole diventare fotografi veri bisogna essere uomini, con le proprie passioni, la propria vita". Ecco. Io non vorrei definirmi. Mi sembra riduttiva qualsiasi etichetta. Adesso ho cominciato a lavorare per una campagna pubblicitaria, ma sto anche preparando una serie di servizi di viaggi, eppoi sono da mesi al lavoro per approfondire alcuni aspetti di Roma che mi hanno davvero sorpreso. In generale, posso dire quello che non sono, ossia un reporter. Ecco. Mi piacciono le situazioni reali, la gente vera. Ma sono lento. Cioè, vedo il momento, l'attimo, però voglio ricrearlo. Mischiare la premeditazione e l'estemporaneità. E metterci l'anima. La passione. Poi mi piace molto lavorare in camera oscura. Hai in mente di fare qualche mostra? Già due anni fa venni a Roma ad esporre. "Chiaroscuri americani" s'intitolava la mostra. Adesso c'è qualche progetto per Londra e di nuovo per Roma, ma su temi diversi. Tu hai viaggiato molto. Dimmi che foto faresti se avessi un solo scatto per descrivere Los Angeles. A Downtown. Un barbone con il carrello. New York. Il parco dei cani a Washington Square Park. Londra. La gente che pesca sul canale di Miles End. Parigi. Il portiere notturno di un albergo. Roma. Il Pincio. Due ragazzi sul prato, di mattina, mentre si baciano.

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