MONOCROMIA TRA PITTURA E ARCHITETTURA

Blu
 

02/06/2001

Il Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona ha, oltre alla sua collezione permanente di opere della seconda metà del XX secolo, l’obiettivo di proporre delle figure importanti nella scena artistica catalana del medesimo periodo: molte di queste sono sconosciute al pubblico occasionale e straniero ma non per questo poco interessanti e Albert Ràfols – Casamada è uno di questi. L’artista è nato a Barcellona nel 1923, fin dalla sua infanzia ha avuto uno stretto contatto con la pittura; negli anni ’50 inizia la sua carriera artistica influenzato dai movimenti astratti e soprattutto dagli esperimenti di luce e colori di Matisse. La sua arte, quindi, si muove verso un’astrazione caratterizzata dal gioco del colore e la creazione di una certa struttura geometrica; egli stesso afferma che la pittura è per lui un problema di ordine cromatico e spaziale e che solo attraverso la tela dipinta, spazio reale, si arriva all’emozione, spazio simbolico. Durante gli anni ’60 nella sua opera appare come elemento principale il colore steso a monocromo, con un certo predominio del bianco e del blu; accanto al colore si accompagna l’interesse per la materia, sperimentando i diversi formati della tela e anche nuovi supporti come il legno e la carta, compaiono collages e giustapposizioni sotto l’influenza dell’opera di Schwitters. Il colore e la materia suggeriscono l’emozione, piuttosto che rappresentarla, e questo è il fine ultimo della pittura. L’ordine dello spazio, inteso nei due significati, si ottiene attraverso la combinazione tra ordine geometrico e campi di colore: la pittura si fa più atmosferica e plasma sensazioni cromatiche. Più tardi, a partire dalla metà degli anni ’80, l’opera di Casamada si volge alla letteratura, creando un dialogo tra questa e la pittura, appaiono i libri di poemi e i cosiddetti “pittogrammi”, dove parole e segni grafici convivono; “Estrats” del 1985 è tra i primi poemi visuali. La sua arte non si può ascrivere al solo ambito pittorico: egli è anche illustratore, decoratore, scenografo e autore di scritti ma si occupa anche della formazione di giovani artisti nelle scuole. L’esposizione illustra tutte le diverse strade intraprese dall’artista con un centinaio di opere di diverso formato, organizzate cronologicamente. Il tema della monocromia, così caro all’artista, sembra trovare la sua casa ideale in questo museo, inaugurato nel 1995 come nuovo punto focale della vita culturale della città, progettato dall’architetto nordamericano Richard Meier, che ha nei volumi semplici e completamente bianchi le fondamenta della sua architettura. ALBERT RAFOLS – CASAMADA (1953 – 2001) MACBA – Museu d’Art Contemporani de Barcelona Plaça dels Angels, 1 – 08001 Barcelona Tel. 0034-93-4120810

 
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