Tre le sedi espositive: The Frick Collection, il Consolato italiano e l’Istituto Italiano di Cultura
New York celebra il genio di Antonio Canova
Il modello preparatorio in gesso della statua di George Washington, realizzata da Antonio Canova, ora a The Frick Collection di New York per la mostra "Canova's George Washington".
Eleonora Zamparutti
21/05/2018
Manhattan celebra un Antonio Canova inedito, inaugurando contemporaneamente tre mostre differenti, "Canova's George Washington" presso The Frick Collection, l'esposizione fotografica di Fabio Zonta al Consolato Generale d'Italia a New York e una selezione di tempere, raffinati lavori di Canova, all’Istituto Italiano di Cultura all’Estero.
Tre iniziative in parallelo che sono il frutto di una gestazione lunga tre anni, e che rientrano nel più ampio quadro di attività di promozione e valorizzazione del ricco patrimonio d’arte conservato presso la Gypsotheca e Museo Canova di Possagno, portate avanti con grande entusiasmo dal direttore Mario Guderzo e da Franca Coin, presidente della Fondazione Canova.
A New York si accedono i fari su un Canova minore ma di gradissimo impatto, specialmente per il pubblico americano. La mostra “Canova’s George Washington”, fino al 23 maggio a The Frick Collection, è il racconto dell’unica committenza che l’artista italiano ricevette nell’arco della sua vita dall’America.
Nel 1816 era giunta a Roma presso lo studio dell’artista la richiesta da parte del governo del North Carolina per la realizzazione di una scultura che ritraesse George Washington, il primo presidente degli Stati Uniti d’America.
La lunga e approfondita ricerca che Xavier Salomon, capo curatore della Frick Collection, ha condotto in collaborazione con Mario Guderzo sulle fonti ufficiali, tra cui lettere, documenti d'archivio, disegni e bozzetti, porta per la prima volta in evidenza una vicenda che vede numerose personalità eminenti coinvolte, tra cui Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti. Fu lui infatti a indicare Canova come l’unico scultore al mondo all’altezza di un incarico così importante.
Un tragico destino però colpì il capolavoro, che dopo appena dieci anni dal momento in cui toccò il suolo americano, finì in polvere durante l'incendio che divampò nella rotunda del Capitol Hill dove il monumento era stato collocato.
Tra i prestiti per l'esposizione anche la maschera dal vivo di George Washington eseguita da Jean-Antoine Hudon e due busti del primo presidente degli Stati Uniti, in terracotta e in marmo, realizzati da Giuseppe Ceracchi.
Poco distanti dall’edificio della Frick Collection, inaugurano domani 22 maggio, le esposizioni delle tempere eseguite da Antonio Canova, lavori di estrema raffinatezza, recentemente oggetto di un meticoloso restauro e che fino ad ora non sono mai usciti dal Museo di Possagno, presso l’Istituto Italiano di Cultura. Al Consolato Generale d’Italia saranno protagonisti i grandi capolavori di Canova, nelle fotografie realizzate da Fabio Zonta.
Tre iniziative in parallelo che sono il frutto di una gestazione lunga tre anni, e che rientrano nel più ampio quadro di attività di promozione e valorizzazione del ricco patrimonio d’arte conservato presso la Gypsotheca e Museo Canova di Possagno, portate avanti con grande entusiasmo dal direttore Mario Guderzo e da Franca Coin, presidente della Fondazione Canova.
A New York si accedono i fari su un Canova minore ma di gradissimo impatto, specialmente per il pubblico americano. La mostra “Canova’s George Washington”, fino al 23 maggio a The Frick Collection, è il racconto dell’unica committenza che l’artista italiano ricevette nell’arco della sua vita dall’America.
Nel 1816 era giunta a Roma presso lo studio dell’artista la richiesta da parte del governo del North Carolina per la realizzazione di una scultura che ritraesse George Washington, il primo presidente degli Stati Uniti d’America.
La lunga e approfondita ricerca che Xavier Salomon, capo curatore della Frick Collection, ha condotto in collaborazione con Mario Guderzo sulle fonti ufficiali, tra cui lettere, documenti d'archivio, disegni e bozzetti, porta per la prima volta in evidenza una vicenda che vede numerose personalità eminenti coinvolte, tra cui Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti. Fu lui infatti a indicare Canova come l’unico scultore al mondo all’altezza di un incarico così importante.
Un tragico destino però colpì il capolavoro, che dopo appena dieci anni dal momento in cui toccò il suolo americano, finì in polvere durante l'incendio che divampò nella rotunda del Capitol Hill dove il monumento era stato collocato.
Tra i prestiti per l'esposizione anche la maschera dal vivo di George Washington eseguita da Jean-Antoine Hudon e due busti del primo presidente degli Stati Uniti, in terracotta e in marmo, realizzati da Giuseppe Ceracchi.
Poco distanti dall’edificio della Frick Collection, inaugurano domani 22 maggio, le esposizioni delle tempere eseguite da Antonio Canova, lavori di estrema raffinatezza, recentemente oggetto di un meticoloso restauro e che fino ad ora non sono mai usciti dal Museo di Possagno, presso l’Istituto Italiano di Cultura. Al Consolato Generale d’Italia saranno protagonisti i grandi capolavori di Canova, nelle fotografie realizzate da Fabio Zonta.
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