Ohhhh, yes! (we can)
Kris Lewis
13/05/2009
Yes We Can è uno slogan giovane ma già entrato a pieno diritto nella storia. Risale allo scorso anno, quando l’attuale presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, dopo le primarie in New Hampshire vinte a sorpresa da Hillary, promise “Noi possiamo, è il credo scritto nei documenti dei fondatori... Noi possiamo, è il sospiro degli schiavi e degli abolizionisti...”
Oggi quello slogan (ripreso da cantanti e da altri uomini politici nostrani e internazionali) che ha portato Obama alla presidenza della più grande democrazia del mondo, diventa una mostra dedicata a cinque protagonisti americani del Pop Surrealism. L’esposizione è ospitata nella Dorothy Circus Gallery, galleria situata nel quartiere Pigneto nei pressi di un antico acquedotto romano, che nella sua classicità risulta la perfetta location per gli interni surreal-chic della superficie espositiva.
“Yes We Can”, che sarà inaugurata il 13 maggio, propone una ventina di opere tra i lavori più cool del momento, raccontati attraverso note e suggestioni da Gianluca Marziani. Tra gli artisti in mostra spicca la figura di Ron English, considerato l’Andy Warhol dei nostri giorni, autore del famosissimo ritratto del presidente Obama, genialmente miscelato al volto di Abraham Lincoln.
E ancora, le opere di Camille Rose Garcia, un mondo dove la vita scivola in una perenne verticalità gravitazionale. Ken Keirns, l’artista ricrea il suo personale “American Gothic” dal pathos californiano: volti femminili, scimmie dagli occhi umani, gesti normali per crudeltà o anonimato. Kris Lewis, intinge il femminile nel margine tra civiltà e sogno. Una pittura che è la piccola fessura verso l’orizzonte degli eventi magici, nel luogo ideale in cui la bellezza rigenera la filosofia del quotidiano. Francesco Lo Castro, i cui personaggi hanno caratteri forti. Distorce volti e impronte, altera le fisionomie per rivelare l’anima profonda dei suoi protagonisti. Quadri dove scorre la resistenza spirituale degli spiriti inquieti.
La giornata di apertura di “Yes We Can” vedrà una serie di iniziative di solidarietà promosse da Dorothy Circus Gallery. Saranno allestiti dei corner attraverso i quali tre associazioni: “Il Colore del grano”, “Millepiedini” e “Armonia”, presenteranno al pubblico le proprie attività di solidarietà, piccoli progetti sostenuti da Dorothy Circus Gallery attraverso la donazione di opere.
Luogo: DOROTHY CIRCUS GALLERY
Dove: Via Nuoro, 17 - Roma
Tel.: +39 06 7021179
info@dorothycircusgallery.com
www.dorothycircusgallery.com
Quando: dal 13 maggio al 10 luglio 2009
Orari: dal martedì al giovedì dalle 11 alle 20 - venerdì e sabato dalle 15 alle 20
Ingresso: gratuito
Oggi quello slogan (ripreso da cantanti e da altri uomini politici nostrani e internazionali) che ha portato Obama alla presidenza della più grande democrazia del mondo, diventa una mostra dedicata a cinque protagonisti americani del Pop Surrealism. L’esposizione è ospitata nella Dorothy Circus Gallery, galleria situata nel quartiere Pigneto nei pressi di un antico acquedotto romano, che nella sua classicità risulta la perfetta location per gli interni surreal-chic della superficie espositiva.
“Yes We Can”, che sarà inaugurata il 13 maggio, propone una ventina di opere tra i lavori più cool del momento, raccontati attraverso note e suggestioni da Gianluca Marziani. Tra gli artisti in mostra spicca la figura di Ron English, considerato l’Andy Warhol dei nostri giorni, autore del famosissimo ritratto del presidente Obama, genialmente miscelato al volto di Abraham Lincoln.
E ancora, le opere di Camille Rose Garcia, un mondo dove la vita scivola in una perenne verticalità gravitazionale. Ken Keirns, l’artista ricrea il suo personale “American Gothic” dal pathos californiano: volti femminili, scimmie dagli occhi umani, gesti normali per crudeltà o anonimato. Kris Lewis, intinge il femminile nel margine tra civiltà e sogno. Una pittura che è la piccola fessura verso l’orizzonte degli eventi magici, nel luogo ideale in cui la bellezza rigenera la filosofia del quotidiano. Francesco Lo Castro, i cui personaggi hanno caratteri forti. Distorce volti e impronte, altera le fisionomie per rivelare l’anima profonda dei suoi protagonisti. Quadri dove scorre la resistenza spirituale degli spiriti inquieti.
La giornata di apertura di “Yes We Can” vedrà una serie di iniziative di solidarietà promosse da Dorothy Circus Gallery. Saranno allestiti dei corner attraverso i quali tre associazioni: “Il Colore del grano”, “Millepiedini” e “Armonia”, presenteranno al pubblico le proprie attività di solidarietà, piccoli progetti sostenuti da Dorothy Circus Gallery attraverso la donazione di opere.
Luogo: DOROTHY CIRCUS GALLERY
Dove: Via Nuoro, 17 - Roma
Tel.: +39 06 7021179
info@dorothycircusgallery.com
www.dorothycircusgallery.com
Quando: dal 13 maggio al 10 luglio 2009
Orari: dal martedì al giovedì dalle 11 alle 20 - venerdì e sabato dalle 15 alle 20
Ingresso: gratuito
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Mondo | Dal 5 dicembre 2024 al 9 marzo 2025
La National Gallery celebra il genio di Parmigianino
-
Aosta | Un maestro del contemporaneo tra le montagne della Valle d’Aosta
Questa è pittura: Emilio Vedova al Forte di Bard
-
Roma | A Roma dal 26 novembre al 30 marzo
Tiziano, Lotto, Crivelli, Guercino. Ai Musei capitolini arrivano i capolavori della Pinacoteca di Ancona
-
Roma | L’opera dall'Art Institute of Chicago in mostra fino al 27 gennaio
La speranza fondata sull'amore. La Crocifissione bianca di Chagall inaugura a Roma un nuovo spazio museale
-
Milano | Dal 15 febbraio a Palazzo Reale
A Milano tutto Casorati in 100 opere
-
Ferrara | In mostra a Ferrara dal 22 marzo 2025
Mucha e Boldini, una strana coppia in arrivo a Palazzo dei Diamanti