Sabato 12 e domenica 13 ottobre
Tornano le Giornate FAI d'autunno. Un viaggio in 700 luoghi alla scoperta della bellezza nascosta
Roma, Fontana dell'Acqua Paola | Foto: © Giovanni Formosa | Courtesy FAI
Samantha De Martin
03/10/2024
C’è la Fontana dell’Acqua Paola, il Fontanone dei Romani, con il suo giardino nascosto, voluta agli inizi del Seicento da Papa Paolo V Borghese. E c’è il fastoso Palazzo Sciarra con il “Gabinetto degli Specchi” progettato da Vanvitelli.
A Milano, il settecentesco Palazzo Melzi d’Eril, sede di Fondazione Cariplo, acquistato nel 1805 da Francesco Melzi d'Eril, illuminato esponente dell'aristocrazia milanese chiamato da Napoleone a ricoprire la carica di vicepresidente della Repubblica Italiana, svelerà la sua inedita “Sala Funi” e ancora le grandi tele di Tiepolo e il maestoso scalone d’onore, mentre a Palermo Palazzo Wirz all’Olivuzza, noto come ex-palazzo Florio, oggi sede dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo, sussurrerà i segreti dei celebri Leoni di Sicilia del romanzo di Stefania Auci.
Con la sua torre merlata, le pitture tardo ottocentesche in stile proto-floreale e storicista, con motivi geometrici e teorie di puttini, il palazzo si inserisce a pieno titolo in una delle pagine più suggestive del retaggio urbano della dinastia Florio.
Sono solo alcune chicche che guideranno gli appassionati alla scoperta della tredicesima edizione delle Giornate FAI d’autunno, uno dei più attesi eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del belpaese.
L’appuntamento nei 700 luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, aperti eccezionalmente in 360 città (l'elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione sono disponibili su www.giornatefai.it), è previsto per sabato 12 e domenica 13 ottobre.
L’evento è organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS grazie all’impegno, alla creatività e alla passione di migliaia di volontari del FAI attivi in ogni regione.
Milano, Palazzo Melzi D'Eril, Ingresso e Scalone | Foto: © Roberto Morelli | Courtesy FAI
“Il bello, la forza, l’originalità delle Giornate FAI d’Autunno - commenta il presidente del FAI Marco Magnifico - consiste proprio nella straordinaria e inaspettata varietà delle scelte, nella sorpresa che sempre si rinnova di ciò che la nostra Rete Territoriale identifica per le aperture; e ancora e soprattutto questo “bello” sta nella fantasia di una schiera di italiani civili ed energici che si mettono al servizio del Patrimonio comune attraverso il FAI. Questo è il senso più profondo della tredicesima edizione delle Giornate FAI; un grande segnale di ottimismo, di vigore, di fratellanza civile di tanti cittadini – delegati, volontari e “Apprendisti Ciceroni” – per i loro concittadini”.
Questo avvincente itinerario d’autunno nel bello porterà a conoscere ville, chiese, palazzi storici, ma anche laboratori artigiani, esempi di archeologia industriale e siti produttivi, con un programma di visite tra borghi e aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e speciali aperture dedicate alla sostenibilità e alla conoscenza della natura e del paesaggio.
Curiosando idealmente nell’agenda di appuntamenti delle giornate FAI incontriamo la maestosa Villa d’Agliè, in collina, a Torino, rimasta quasi immutata da inizio Seicento, con i suoi soffitti a cassettoni, le sale con carta da parati cinese e il parco storico di ippocastani, mentre, puntando verso sud, Napoli svelerà ai curiosi l’Ipogeo di Piazza del Plebiscito, sei metri sotto la Basilica di San Francesco di Paola.
A Bologna aprirà eccezionalmente Palazzo Grassi, sede del Circolo Ufficiali e di solito inaccessibile al pubblico, tra le rare testimonianze superstiti dell’assetto urbano medievale, con il suo portico sostenuto da travi lignee dalla caratteristica forma “a stampella”, che contrasta con i ricchi stucchi settecenteschi che decorano l’interno.
Torino, Villa D'Agliè | Foto: © Alberto Gosso | Courtesy FAI
Chi volesse andare invece a caccia di storie curiose può recarsi a Uzzano (Pistoia), sulle colline della Valdinievole, dove aprirà i battenti Villa del Castellaccio (ingresso riservato agli iscritti FAI), nella quale il maestro Giacomo Puccini scrisse il secondo e il terzo atto della Bohème, oppure puntare verso Villa Forni Cerato a Montecchio Precalcino (Vicenza), una delle ventiquattro ville palladiane inserite nella Lista UNESCO dei Patrimoni dell’Umanità.
Chi preferisse invece conciliare la visita ai borghi con le bellezze artistiche a questi connesse non potrà rinunciare a una gita a Valmontone (Roma), dove Palazzo Doria Pamphilj offre uno straordinario esempio di architettura seicentesca. A Sinalunga (Siena) aprirà per la prima volta il Castello di Farnetella con l’omonimo borgo, testimone di una emblematica pagina di storia del territorio senese. Per gli appassionati di natura e paesaggi il FAI ha in serbo, tra i tanti appuntamenti, la visita alla Riserva Laghi Lungo e Ripasottile di Rieti, luogo ideale per il birdwatching e l’avvistamento di specie come il tuffetto, lo svasso maggiore, la folaga, la gallinella d’acqua, l’airone e altri uccelli migratori.
Uzzano (Pistoia), Villa del Castellaccio | Foto: © Panzera | Courtesy FAI
A Milano, il settecentesco Palazzo Melzi d’Eril, sede di Fondazione Cariplo, acquistato nel 1805 da Francesco Melzi d'Eril, illuminato esponente dell'aristocrazia milanese chiamato da Napoleone a ricoprire la carica di vicepresidente della Repubblica Italiana, svelerà la sua inedita “Sala Funi” e ancora le grandi tele di Tiepolo e il maestoso scalone d’onore, mentre a Palermo Palazzo Wirz all’Olivuzza, noto come ex-palazzo Florio, oggi sede dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo, sussurrerà i segreti dei celebri Leoni di Sicilia del romanzo di Stefania Auci.
Con la sua torre merlata, le pitture tardo ottocentesche in stile proto-floreale e storicista, con motivi geometrici e teorie di puttini, il palazzo si inserisce a pieno titolo in una delle pagine più suggestive del retaggio urbano della dinastia Florio.
Sono solo alcune chicche che guideranno gli appassionati alla scoperta della tredicesima edizione delle Giornate FAI d’autunno, uno dei più attesi eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del belpaese.
L’appuntamento nei 700 luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, aperti eccezionalmente in 360 città (l'elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione sono disponibili su www.giornatefai.it), è previsto per sabato 12 e domenica 13 ottobre.
L’evento è organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS grazie all’impegno, alla creatività e alla passione di migliaia di volontari del FAI attivi in ogni regione.
Milano, Palazzo Melzi D'Eril, Ingresso e Scalone | Foto: © Roberto Morelli | Courtesy FAI
“Il bello, la forza, l’originalità delle Giornate FAI d’Autunno - commenta il presidente del FAI Marco Magnifico - consiste proprio nella straordinaria e inaspettata varietà delle scelte, nella sorpresa che sempre si rinnova di ciò che la nostra Rete Territoriale identifica per le aperture; e ancora e soprattutto questo “bello” sta nella fantasia di una schiera di italiani civili ed energici che si mettono al servizio del Patrimonio comune attraverso il FAI. Questo è il senso più profondo della tredicesima edizione delle Giornate FAI; un grande segnale di ottimismo, di vigore, di fratellanza civile di tanti cittadini – delegati, volontari e “Apprendisti Ciceroni” – per i loro concittadini”.
Questo avvincente itinerario d’autunno nel bello porterà a conoscere ville, chiese, palazzi storici, ma anche laboratori artigiani, esempi di archeologia industriale e siti produttivi, con un programma di visite tra borghi e aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e speciali aperture dedicate alla sostenibilità e alla conoscenza della natura e del paesaggio.
Curiosando idealmente nell’agenda di appuntamenti delle giornate FAI incontriamo la maestosa Villa d’Agliè, in collina, a Torino, rimasta quasi immutata da inizio Seicento, con i suoi soffitti a cassettoni, le sale con carta da parati cinese e il parco storico di ippocastani, mentre, puntando verso sud, Napoli svelerà ai curiosi l’Ipogeo di Piazza del Plebiscito, sei metri sotto la Basilica di San Francesco di Paola.
A Bologna aprirà eccezionalmente Palazzo Grassi, sede del Circolo Ufficiali e di solito inaccessibile al pubblico, tra le rare testimonianze superstiti dell’assetto urbano medievale, con il suo portico sostenuto da travi lignee dalla caratteristica forma “a stampella”, che contrasta con i ricchi stucchi settecenteschi che decorano l’interno.
Torino, Villa D'Agliè | Foto: © Alberto Gosso | Courtesy FAI
Chi volesse andare invece a caccia di storie curiose può recarsi a Uzzano (Pistoia), sulle colline della Valdinievole, dove aprirà i battenti Villa del Castellaccio (ingresso riservato agli iscritti FAI), nella quale il maestro Giacomo Puccini scrisse il secondo e il terzo atto della Bohème, oppure puntare verso Villa Forni Cerato a Montecchio Precalcino (Vicenza), una delle ventiquattro ville palladiane inserite nella Lista UNESCO dei Patrimoni dell’Umanità.
Chi preferisse invece conciliare la visita ai borghi con le bellezze artistiche a questi connesse non potrà rinunciare a una gita a Valmontone (Roma), dove Palazzo Doria Pamphilj offre uno straordinario esempio di architettura seicentesca. A Sinalunga (Siena) aprirà per la prima volta il Castello di Farnetella con l’omonimo borgo, testimone di una emblematica pagina di storia del territorio senese. Per gli appassionati di natura e paesaggi il FAI ha in serbo, tra i tanti appuntamenti, la visita alla Riserva Laghi Lungo e Ripasottile di Rieti, luogo ideale per il birdwatching e l’avvistamento di specie come il tuffetto, lo svasso maggiore, la folaga, la gallinella d’acqua, l’airone e altri uccelli migratori.
Uzzano (Pistoia), Villa del Castellaccio | Foto: © Panzera | Courtesy FAI
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