La danza "hula"
Linguaggio del cuore e battito del popolo hawaiano
Sabato, 19 ottobre 2013 - ore 15,00
Programma
– 15.00 (Sala Conferenze)
Proiezione del film Hawaii - A Voice for Sovereignty (USA, 2009, 84 min), con l’intervento della regista Catherine Bauknight.
– 16.30 (Spazio antistante Salone delle Scienze)
A cura della Scuola di Autentica Danza Hawaiana Halau Hula o Manoa (Roma, Parigi e Honolulu) diretta da Gail ‘Ilima Roberts, saggio di danza Hula, antica (kahiko) e moderna (auana), con ballerini provenienti da Italia, Francia e Germania e musica ukulele dal vivo.
– 17.45 (Sala Conferenze)
Proiezione del film Hawaii - A Voice for Sovereignty.
Il film
Hawaii - A Voice for Sovereignty è un documentario della fotoreporter Catherine Bauknight che esplora la cultura dei nativi hawaiani e il loro rapporto con la natura e la propria terra. Le tematiche del film sono i problemi sociali, economici ed ecologici nati in seguito all’annessione delle Hawaii agli Stati Uniti nel 1893. Nelle interviste, realizzate tra il 2005 e il 2009, questi problemi vengono esposti dagli indigeni e da alcuni studiosi, come l’autore Haunani-Kay Trask. L'obiettivo del documentario è quello di far prendere coscienza dei problemi affrontati dagli hawaiani nella salvaguardia della loro antica cultura basata sul rispetto e la sostenibilità ambientale. Essi sono consapevoli che la loro futura società dipenderà dalla rinascita dei diritti indigeni, dalla sovranità e dall’accesso alle loro terre. Traducendo la conoscenza del passato con gli strumenti del futuro, gli indigeni hawaiani ci dicono che anche il nostro futuro dipende dalla nostra connessione con il mondo naturale e dalla responsabilità decisionale, perché solo così ci si può prendere cura del pianeta e della sostenibilità di tutti gli individui.
Trailer
http://vimeo.com/16405494
Un messaggio della regista Catherine Bauknight
http://www.youtube.com/watch?v=OVOO735GDNE
La danza hula
Hula è il linguaggio del cuore,
e quindi il battito del popolo hawaiano.
(Re Davide Kalakaua, 1836-1891)
Le isole chiamate Hawaii (hawaiano=Hawai‘i) formano l’arcipelago più remoto in assoluto del pianeta e quindi hanno sviluppato una cultura unica, così come uniche sono la flora, la fauna e i paesaggi.
Ogni gesto in un ballo hawaiano è una parola, e ogni ballo racconta una storia. Gli antichi e sacri balli, che nascono dalle arte marziali ed erano danzati nei templi, onorano le divinità hawaiane come Pele, la dea dei vulcani o Laka, la dea della foresta. Parlano dei re e delle regine amati dal popolo, come per esempio Kawika e Lili’ Ue. Descrivono luoghi mitici e stessa natura così venerata dagli hawaiani. Bastoncini di legno (kala’au), sassi vulcanici (‘ili’ili), bastoni di bambù (pu’ili), e soprattutto tamburi fatti di zucca seccata (ipu) o tronchi di palma (pahu) servono per ritmare i balli o come accompagnamento ai canti. Per le presentazioni di questi balli si utilizzano elementi della foresta, come corone di felci che onorano Laka, e costumi di stoffa hawaiana.
I balli moderni invece parlano sovente d’amore e di posti amati e spesso hanno un doppio significato, talvolta anche molto spiritoso. Il mitico ukulele oppure la chitarra slack key e le tradizionali ghirlande di fiori freschi (lei) accompagnano questi balli.
La hula è più di una danza, è uno stile di vita. Nelle Hawai’i uomini e donne la danzano da tempo immemorabile. Nella hula le ballerine ed i ballerini si muovono in accordo, onorando simboli sacri per gli hawaiani come l’acqua, il vento, il fuoco e la terra. La musica e i canti sono simbiotici al ballo, e i contenuti delle canzoni hanno diversi significati, spesso spirituali, che sviluppano un benefico effetto su corpo, anima e spirito. La danza hula esprime amore profondo per la natura e per la creazione. La particolarità della hula risiede nella sintonia dei movimenti di mani, fianchi e piedi in equilibrio con gli assi del corpo. I movimenti asimmetrici stimolano le metà sinistra e destra del cervello sviluppando la coordinazione. L’addestramento della postura aumenta la consapevolezza, l’attenzione e la coscienza e favorisce l’agilità del corpo, dei sentimenti e del pensiero, esaltandone lo spirito.
La hula è non solo una danza ma soprattutto un linguaggio, che racconta le tradizioni, le credenze e la storia del popolo hawaiano. Il linguaggio hawaiano è parte intrinseca di questa arte, che è divisa in due stili: ballo antico (kahiko) e moderno (auana), ciascuno con il suo protocollo proprio per i costumi, gli accessori, ed i luoghi appropriati per la presentazione dei balli. Ogni ballo è un racconto prezioso che gli hawaiani sono lieti di condividere con gli altri, ma esclusivamente nel rispetto assoluto del loro protocollo sull’insegnamento e la presentazione dei balli. Nel protocollo hawaiano non è permesso riprodurre una danza senza il permesso del coreografo o dei suoi allievi. Siete pregati di non cercare di insegnare o di presentare questi balli in pubblico, o di pubblicarli su “Facebook” o “YouTube.
Mahalo (grazie).
La scuola Halau Hula o Manoa
La Scuola di Autentica Danza Hawaiana Halau Hula o Manoa è stata fondata a Parigi nel 1992 da Kumu Kilohana Silve. La filiale italiana è guidata da Gail ‘Ilima Roberts, che dal 1998 segue gli insegnamenti di hula antica e moderna di Kilohana ed i suoi maestri nelle Hawai’i, ed è sempre attiva nella scuola parigina continuando a studiare e a fare presentazioni con loro in Francia, nelle Hawai’i ed in altri paesi. Nel 2007 ‘Ilima ha ricevuto il consenso della sua maestra ad insegnare l’autentica hula hawaiana in Italia, dove Kilohana le fa visita ogni anno per fare workshop. Com’è tradizione nell’insegnamento della hula nelle Hawai’i, le danze sono trasmesse direttamente dal maestro all’allievo, e solo dopo anni di studio l’allievo riceve il consenso di condividere (insegnare) le conoscenze acquisite in anni di studio intensivo. Gail ‘Ilima Roberts è l’unica allieva della maestra Kilohana in Italia ad aver ottenuto tale consenso.
L’evento è organizzato dalla Scuola di Autentica Danza Hawaiana Halau Hula o Manoa in collaborazione con la Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma (Sezione Etnografica “Oceania”, Curatore Carlo Nobili e dall’Ufficio Eventi e Mostre, Responsabile Egidio Cossa).