A Lucca fino al 23 settembre
Musica per gli occhi: Puccini e le arti visive
Gaetano Previati, La Danza. Courtesy Fondazione Ragghianti
Francesca Grego
22/05/2018
Lucca - A 160 anni dalla nascita di Giacomo Puccini, il suo universo poetico e sognante rivive in una mostra al confine tra le arti, che al fascino dell’opera unisce le suggestioni della pittura e del disegno.
Dedicata alla memoria di Simonetta Puccini, Per sogni e per chimere. Giacomo Puccini e le arti visive porta alla Fondazione Ragghianti di Lucca gli artisti amati e collezionati dal grande compositore, insieme a dipinti e sculture ispirate ai suoi melodrammi, ritratti del maestro, fotografie d’epoca, ricercati manifesti teatrali, opere grafiche, documenti, arredi e cimeli. In tutto circa 120 pezzi, provenienti da importanti musei e teatri italiani o conservati in prestigiose collezioni private e mai visti in pubblico, che nell’allestimento della nota scenografa Margherita Palli illustrano il clima espressivo in cui si mosse l’autore della Tosca e della Bohème. In primo piano, le influenze esercitate dalla sua musica sulle arti, ma anche dimensioni personali tutte da scoprire, come l’amore di Puccini per la caricatura o la sua passione per l’arredamento.
Nell’Italia a cavallo tra Ottocento e Novecento le influenze del tardo Naturalismo, della Scapigliatura, del Simbolismo e del Liberty si mescolano in un’insolita koinè, mentre la marcia del progresso porta con sé componenti di nostalgia e sensualità, l’attrazione verso il magico e il misterioso va a braccetto con l’esotismo e i miti dell’opera s’intrecciano con le estetiche delle arti visive.
È questo il contesto in cui fluttuano le opere di Giovanni Boldini o del grafico, illustratore e caricaturista Leonetto Cappiello, di Galileo Chini, che adornò le dimore del musicista in Versilia con decorazioni e oggetti ricercati, o di Adolfo Hohenstein e Leopoldo Metlicovitz, autori di iconici manifesti per le rappresentazioni pucciniane; fino alle sculture di Libero Andreotti e di Paolo Troubetzkoy o alle fotografie di Mario Nunes Vais, Emilio Sommariva, Giovanni Artico. Spicca infine la figura di Gaetano Previati, presente con dipinti come Notturno e La Danza, la cui pittura incline a suggestioni “musicaliste” trovò in Giacomo Puccini un degno equivalente musicale.
Curata da Fabio Benzi. Paolo Bolpagni, Flora Giubilei e Umberto Sereni, realizzata da Fondazione Raggianti in collaborazione con Fondazione Giacomo Puccini, Centro Studi Giacomo Puccini e Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, dei Comuni di Lucca, Viareggio, Massarosa e Pescaglia, e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, l’esposizione sarà visitabile nella sede di Fondazione Ragghianti fino al prossimo 23 settembre.
Dedicata alla memoria di Simonetta Puccini, Per sogni e per chimere. Giacomo Puccini e le arti visive porta alla Fondazione Ragghianti di Lucca gli artisti amati e collezionati dal grande compositore, insieme a dipinti e sculture ispirate ai suoi melodrammi, ritratti del maestro, fotografie d’epoca, ricercati manifesti teatrali, opere grafiche, documenti, arredi e cimeli. In tutto circa 120 pezzi, provenienti da importanti musei e teatri italiani o conservati in prestigiose collezioni private e mai visti in pubblico, che nell’allestimento della nota scenografa Margherita Palli illustrano il clima espressivo in cui si mosse l’autore della Tosca e della Bohème. In primo piano, le influenze esercitate dalla sua musica sulle arti, ma anche dimensioni personali tutte da scoprire, come l’amore di Puccini per la caricatura o la sua passione per l’arredamento.
Nell’Italia a cavallo tra Ottocento e Novecento le influenze del tardo Naturalismo, della Scapigliatura, del Simbolismo e del Liberty si mescolano in un’insolita koinè, mentre la marcia del progresso porta con sé componenti di nostalgia e sensualità, l’attrazione verso il magico e il misterioso va a braccetto con l’esotismo e i miti dell’opera s’intrecciano con le estetiche delle arti visive.
È questo il contesto in cui fluttuano le opere di Giovanni Boldini o del grafico, illustratore e caricaturista Leonetto Cappiello, di Galileo Chini, che adornò le dimore del musicista in Versilia con decorazioni e oggetti ricercati, o di Adolfo Hohenstein e Leopoldo Metlicovitz, autori di iconici manifesti per le rappresentazioni pucciniane; fino alle sculture di Libero Andreotti e di Paolo Troubetzkoy o alle fotografie di Mario Nunes Vais, Emilio Sommariva, Giovanni Artico. Spicca infine la figura di Gaetano Previati, presente con dipinti come Notturno e La Danza, la cui pittura incline a suggestioni “musicaliste” trovò in Giacomo Puccini un degno equivalente musicale.
Curata da Fabio Benzi. Paolo Bolpagni, Flora Giubilei e Umberto Sereni, realizzata da Fondazione Raggianti in collaborazione con Fondazione Giacomo Puccini, Centro Studi Giacomo Puccini e Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, dei Comuni di Lucca, Viareggio, Massarosa e Pescaglia, e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, l’esposizione sarà visitabile nella sede di Fondazione Ragghianti fino al prossimo 23 settembre.
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