La mostra riaperta al Museo Diocesano Carlo Maria Martini fino al 4 ottobre
Da Gauguin a Chagall, gli artisti francesi in mostra a Milano dai Musei Vaticani

Marc Chagall (Vitebsk Marc Chagall, Le Christ et le peintre, 1951, gouache e pastelli su carta applicata su cartoncino © Governatorato SCV Direzione dei Musei Vaticani
Samantha De Martin
05/06/2020
Milano - Una riflessione sui temi della Passione, del sacrificio, della speranza, interpretata dai pennelli di Gauguin, Matisse, Chagall corre attraverso una selezione di capolavori dei Musei Vaticani, in mostra al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano dopo la lunga pausa imposta dall'emergenza sanitaria. Un tema che, pensando soprattutto ai mesi appena trascorsi, sentiamo più che mai vicino e carico di attualità.
Eccezionalmente prorogata fino al 4 ottobre la mostra Gauguin, Matisse, Chagall. La Passione nell'arte francese dai Musei Vaticani presenta al pubblico oltre venti capolavori di artisti come Auguste Rodin, Maurice Denis, Henri Matisse, Georges Rouault, selezionati dal ricco nucleo di arte francese della Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, voluta fin dal 1964 da papa Paolo VI. L'appuntamento porta quindi a Milano quegli artisti considerati da papa Montini i “custodi della bellezza del mondo”.

Auguste Rodin, Main de Dieu, 1896, Bronzo (Fusione Georges Rudier), Paris 1968 | © Governatorato SCV Direzione dei Musei
Paolo VI riconosceva infatti all’arte e al suo misterioso processo di creazione “una capacità prodigiosa di esprimere, oltre l’autentico, il religioso, il divino, il cristiano”. Nasceva da queste riflessioni la prima raccolta di 900 opere di autori contemporanei - inaugurata nel 1973 - provenienti da diversi ambiti geografici e culturali.
La rassegna milanese, a cura di Micol Forti, responsabile della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, e di Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano, segna un nuovo capitolo nella collaborazione tra i Musei del Papa e l'istituzione milanese, inaugurata nel 2018 con l’esposizione Gaetano Previati. La Passione, che proponeva un nucleo di opere sacre dell’artista provenienti da entrambi i musei.
Il percorso espositivo si articola in quattro ambienti, corrispondenti ad altrettanti nuclei tematici, che dall’Annunciazione conducono alla Resurrezione di Cristo. La prima sala è dedicata alla Vergine Maria e a Gesù Bambino, con le xilografie del pittore francese Maurice Denis che lasciano il posto alla relazione tra la Madre e il Figlio intimamente descritta da Matisse e da Léonard Tsuguharu Foujita, l’artista giapponese convertitosi al Cattolicesimo.

Maurice Denis, L’Annonce faite à Marie, 1927, Xilografia a colori | © Governatorato SCV Direzione dei Musei
Le vedute di processioni di Paul Gauguin e di Auguste Chabaud, nella seconda sala, accompagnano lo sguardo del visitatore verso il Golgota, dove si consuma il dramma della Croce, interpretato da Georges Rouault e ancora da Matisse.
La sofferenza di Cristo è invece al centro della terza sala, dove si incrociano i capolavori di Marc Chagall, Jean Fautrier, e ancora di Henri Matisse accanto alle incisioni graffianti di Bernard Buffet.

Auguste Chabaud, La Procession. L’Enterrement Sort de l’Eglise, 1920 circa | Courtesy Governatorato SCV Direzione dei Musei
La Resurrezione di Émile Bernard e il grande trittico di George Desvallières che raffigura il “velo della Veronica” - il panno, intriso di sangue e sudore, che una delle pie donne utilizzò per detergere il volto di Gesù durante la Via Crucis - chiudono il percorso.
La mostra si inserisce nel dibattito tra arte e fede - acceso più che mai nel delicato passaggio tra il XIX e il XX secolo - ripercorrendo le sensibilità e gli interessi da parte dei tanti artisti che si sono confrontati con i temi religiosi. Ne scaturisce un approfondimento variegato, nel quale le storie della Passione, le tematiche della morte e del dolore, il mistero del sacrificio e della redenzione, vengono affrontati e restituiti dai Maestri di Otto e Novecento con partecipazione autentica.

Marc Chagall, Pietà rouge, 1956, Matita, china e acquerello su carta | © Governatorato SCV Direzione dei Musei
Leggi anche:
• La grafica del Novecento nella Collezione d'Arte Contemporanea dei Musei Vaticani
• Gauguin, Matisse, Chagall. La Passione nell'arte francese dai Musei Vaticani
Eccezionalmente prorogata fino al 4 ottobre la mostra Gauguin, Matisse, Chagall. La Passione nell'arte francese dai Musei Vaticani presenta al pubblico oltre venti capolavori di artisti come Auguste Rodin, Maurice Denis, Henri Matisse, Georges Rouault, selezionati dal ricco nucleo di arte francese della Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, voluta fin dal 1964 da papa Paolo VI. L'appuntamento porta quindi a Milano quegli artisti considerati da papa Montini i “custodi della bellezza del mondo”.

Auguste Rodin, Main de Dieu, 1896, Bronzo (Fusione Georges Rudier), Paris 1968 | © Governatorato SCV Direzione dei Musei
Paolo VI riconosceva infatti all’arte e al suo misterioso processo di creazione “una capacità prodigiosa di esprimere, oltre l’autentico, il religioso, il divino, il cristiano”. Nasceva da queste riflessioni la prima raccolta di 900 opere di autori contemporanei - inaugurata nel 1973 - provenienti da diversi ambiti geografici e culturali.
La rassegna milanese, a cura di Micol Forti, responsabile della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, e di Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano, segna un nuovo capitolo nella collaborazione tra i Musei del Papa e l'istituzione milanese, inaugurata nel 2018 con l’esposizione Gaetano Previati. La Passione, che proponeva un nucleo di opere sacre dell’artista provenienti da entrambi i musei.
Il percorso espositivo si articola in quattro ambienti, corrispondenti ad altrettanti nuclei tematici, che dall’Annunciazione conducono alla Resurrezione di Cristo. La prima sala è dedicata alla Vergine Maria e a Gesù Bambino, con le xilografie del pittore francese Maurice Denis che lasciano il posto alla relazione tra la Madre e il Figlio intimamente descritta da Matisse e da Léonard Tsuguharu Foujita, l’artista giapponese convertitosi al Cattolicesimo.

Maurice Denis, L’Annonce faite à Marie, 1927, Xilografia a colori | © Governatorato SCV Direzione dei Musei
Le vedute di processioni di Paul Gauguin e di Auguste Chabaud, nella seconda sala, accompagnano lo sguardo del visitatore verso il Golgota, dove si consuma il dramma della Croce, interpretato da Georges Rouault e ancora da Matisse.
La sofferenza di Cristo è invece al centro della terza sala, dove si incrociano i capolavori di Marc Chagall, Jean Fautrier, e ancora di Henri Matisse accanto alle incisioni graffianti di Bernard Buffet.

Auguste Chabaud, La Procession. L’Enterrement Sort de l’Eglise, 1920 circa | Courtesy Governatorato SCV Direzione dei Musei
La Resurrezione di Émile Bernard e il grande trittico di George Desvallières che raffigura il “velo della Veronica” - il panno, intriso di sangue e sudore, che una delle pie donne utilizzò per detergere il volto di Gesù durante la Via Crucis - chiudono il percorso.
La mostra si inserisce nel dibattito tra arte e fede - acceso più che mai nel delicato passaggio tra il XIX e il XX secolo - ripercorrendo le sensibilità e gli interessi da parte dei tanti artisti che si sono confrontati con i temi religiosi. Ne scaturisce un approfondimento variegato, nel quale le storie della Passione, le tematiche della morte e del dolore, il mistero del sacrificio e della redenzione, vengono affrontati e restituiti dai Maestri di Otto e Novecento con partecipazione autentica.

Marc Chagall, Pietà rouge, 1956, Matita, china e acquerello su carta | © Governatorato SCV Direzione dei Musei

• La grafica del Novecento nella Collezione d'Arte Contemporanea dei Musei Vaticani
• Gauguin, Matisse, Chagall. La Passione nell'arte francese dai Musei Vaticani
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Cagliari | Dal 27 giugno al 16 novembre al MAN Museo d’Arte della Provincia di Nuoro e alla Galleria comunale d'arte di Cagliari
La Sardegna protagonista di un viaggio fotografico, da Mimmo Jodice a Massimo Vitali
-
Roma | Una partnerhip tra la Fondazione Bvlgari e il museo romano
Un accordo per valorizzare la bellezza: la luce di Bvlgari sui capolavori del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
-
Dal 23 al 29 giugno sul piccolo schermo
La settimana dell'arte in tv, da Raffaello all'omaggio ad Arnaldo Pomodoro
-
Pisa | Dal 14 ottobre a Pisa
I maestri della Belle Epoque in arrivo a Palazzo Blu
-
Cento opere in arrivo a Bassano del Grappa
L’astro di Segantini brilla sulle Olimpiadi Milano-Cortina
-
Mondo | Tra furti, truffe e riciclaggio.
Il lato oscuro dell’arte