Visite ed eventi speciali per i gioielli dell’antico ospedale
Milano: aprono al pubblico l’Archivio e il Sepolcreto della Ca’ Granda

Archivio Storico della Ca' Granda, Milano
Francesca Grego
26/01/2018
Milano - Un tesoro nascosto nel cuore di Milano: sono l’Archivio Storico e del Sepolcreto della Ca’ Granda, tra i più antichi ospedali italiani, la cui eredità vive oggi nel Policlinico del capoluogo lombardo.
Dal 27 gennaio un itinerario speciale a cura del Gruppo MilanoCard, che prenderà il nome di “Ar.Se – Il Percorso dei Segreti”, schiuderà al pubblico ambienti carichi di storia e arte, inclusi da alcuni anni nei Luoghi del Cuore FAI.
Già al primo sguardo il grandioso salone dell’Archivio non lascia spazio all’indifferenza: dominato dalla volta seicentesca dipinta da Paolo Antonio de’ Maestri, noto come “il Volpino”, è zeppo di pergamene, antichi documenti, come l’atto di fondazione dell’ospedale firmato dal Duca Francesco Sforza, lettere di personaggi illustri come Napoleone e Giacomo Leopardi.
Tra i più vasti ambienti destinati a usi profani nella Milano del Seicento, la sala era detta anche “Capitolo d’Estate” e per due secoli ospitò le riunioni del consiglio dell’amministrazione ospedaliera (il Capitolo, appunto).
Nelle profondità della terra, al di sotto della Cripta della chiesa della Beata Vergine Annunciata, si trova invece il Sepolcreto, che custodisce i resti di circa 150 mila pazienti deceduti nel XVII secolo. Qui furono accolte anche le spoglie dei caduti delle Cinque Giornate di Milano, trasferite dopo l’Unità d’Italia nel monumento che domina l’omonima piazza.
“Sono molto felice di dare l’avvio a questo percorso museale” ha spiegato Marco Giachetti, presidente del Policlinico: “Sin dall’arrivo qui come presidente ho messo tra le priorità del mio mandato la volontà di realizzare questo percorso, per permettere a tutti i cittadini di scoprire i tesori nascosti della Ca’ Granda, il suo patrimonio storico e artistico, cercando quindi di far rinnamorare i cittadini milanesi, ma non solo, del loro ospedale”.
Al nuovo itinerario, che sarà fruibile quotidianamente nelle ore pomeridiane e serali, si affiancherà da febbraio un ricco programma di eventi realizzati in collaborazione con Neiade. Milano Tours: musica antica, storie macabre e oscure, curiosità da scoprire tra i libri e i documenti del vecchio Spedale di Poveri.
Ma anche incontri virtuali con i misteriosi protagonisti della Galleria dei Benefattori, la collezione di ritratti generalmente non visibili al pubblico che l’Ospedale ha commissionato ininterrottamente dal 1602 ad oggi, per ricordare coloro che ne hanno generosamente sostenuto le attività.
Una pinacoteca di tutto rispetto: tra gli autori, Salomon Adler, Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, Francesco Hayez, Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Emilio Tadini.
Leggi anche:
• In arrivo a Milano il Rinascimento di Dürer
• Ai Chiostri di Sant’Eustorgio i capolavori delle Marche
• Un anno nel segno dell’arte: le mostre del 2018 a Milano
Dal 27 gennaio un itinerario speciale a cura del Gruppo MilanoCard, che prenderà il nome di “Ar.Se – Il Percorso dei Segreti”, schiuderà al pubblico ambienti carichi di storia e arte, inclusi da alcuni anni nei Luoghi del Cuore FAI.
Già al primo sguardo il grandioso salone dell’Archivio non lascia spazio all’indifferenza: dominato dalla volta seicentesca dipinta da Paolo Antonio de’ Maestri, noto come “il Volpino”, è zeppo di pergamene, antichi documenti, come l’atto di fondazione dell’ospedale firmato dal Duca Francesco Sforza, lettere di personaggi illustri come Napoleone e Giacomo Leopardi.
Tra i più vasti ambienti destinati a usi profani nella Milano del Seicento, la sala era detta anche “Capitolo d’Estate” e per due secoli ospitò le riunioni del consiglio dell’amministrazione ospedaliera (il Capitolo, appunto).
Nelle profondità della terra, al di sotto della Cripta della chiesa della Beata Vergine Annunciata, si trova invece il Sepolcreto, che custodisce i resti di circa 150 mila pazienti deceduti nel XVII secolo. Qui furono accolte anche le spoglie dei caduti delle Cinque Giornate di Milano, trasferite dopo l’Unità d’Italia nel monumento che domina l’omonima piazza.
“Sono molto felice di dare l’avvio a questo percorso museale” ha spiegato Marco Giachetti, presidente del Policlinico: “Sin dall’arrivo qui come presidente ho messo tra le priorità del mio mandato la volontà di realizzare questo percorso, per permettere a tutti i cittadini di scoprire i tesori nascosti della Ca’ Granda, il suo patrimonio storico e artistico, cercando quindi di far rinnamorare i cittadini milanesi, ma non solo, del loro ospedale”.
Al nuovo itinerario, che sarà fruibile quotidianamente nelle ore pomeridiane e serali, si affiancherà da febbraio un ricco programma di eventi realizzati in collaborazione con Neiade. Milano Tours: musica antica, storie macabre e oscure, curiosità da scoprire tra i libri e i documenti del vecchio Spedale di Poveri.
Ma anche incontri virtuali con i misteriosi protagonisti della Galleria dei Benefattori, la collezione di ritratti generalmente non visibili al pubblico che l’Ospedale ha commissionato ininterrottamente dal 1602 ad oggi, per ricordare coloro che ne hanno generosamente sostenuto le attività.
Una pinacoteca di tutto rispetto: tra gli autori, Salomon Adler, Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, Francesco Hayez, Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Emilio Tadini.
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