In anteprima gli appuntamenti al Mudec e a Palazzo Reale

Quattro mostre da non perdere a Milano in autunno

Palazzo Reale, Milano I Courtesy Palazzo Reale
 

Francesca Grego

27/06/2023

Milano - Una full immersion nella pittura tra Ottocento e Novecento, con qualche ricercata digressione: è la promessa della prossima stagione espositiva milanese, che inanella un poker di grandi nomi dell’arte e collaborazioni con prestigiose istituzioni europee come il Museo Kröller-Müller di Otterlo, il Musée Rodin di Parigi, la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid.
 
A inaugurare l’autunno negli spazi del Mudec sarà un Van Gogh insolito, distante dai luoghi comuni. Dal 21 settembre lo scopriremo grazie ai capolavori del Museo Kröller-Müller di Otterlo, partner della mostra, a confronto con preziose edizioni originali di libri e riviste. Vincent Van Gogh. Pittore colto è il titolo del progetto, che mira a evidenziare la ricchezza e la profondità delle conoscenze e degli interessi dell’artista: ne viene fuori un Van Gogh meno outsider, forse un po’ meno istintivo, ma certamente più aggiornato sul dibattito culturale del suo tempo rispetto a quanto potremmo aspettarci. Due le sezioni pensate per analizzare i legami tra la dimensione intellettuale e la produzione artistica del pittore: la prima prenderà in esame la sua passione per i libri, la seconda racconterà la fascinazione di Van Gogh per il Giappone, alimentata da una magnifica collezione di stampe.


"Vincent van Gogh. Pittore colto". Al Mudec dal 21 settembre 2023 al 28 gennaio 2024 

Con il secondo appuntamento torniamo in Italia, per viaggiare nell’arte di uno dei più illustri protagonisti del Novecento. A Palazzo Reale dal 5 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024, Morandi 1890-1964 si presenta come la più completa rassegna dedicata al pittore bolognese negli ultimi decenni. In arrivo 120 opere in prestito da importanti musei e collezioni private, scelte per raccontare l’intera carriera dell’artista. I temi favoriti da Morandi – natura morta, paesaggio, fiori e, solo raramente, figure – incroceranno le diverse tecniche da lui praticate in un percorso che ne documenterà l’evoluzione e il modus operandi con accostamenti inediti. Da non perdere, l’installazione video che ripropone al visitatore la camera-studio di Via Fondazza a Bologna, oggi museo, dove Morandi visse e lavorò fino ai suoi ultimi giorni, accompagnata dall’audio di un’incisiva radio-intervista al pittore.


 "Morandi 1890-1964", a Palazzo Reale dal 5 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024 

Anche la grande scultura trova spazio tra le mostre del prossimo autunno. Dal 25 ottobre il Mudec ospiterà circa 60 opere di Auguste Rodin, per guardare da una prospettiva unica al lavoro di un gigante del moderno. Al centro del progetto ci sono le ricerche che Rodin dedicò al dinamismo del corpo umano e in particolare ai movimenti della danza: uno studio basato sugli incontri con celebri danzatrici e danzatori di inizio Novecento - Loïe Fuller, Isadora Duncan e Vaslav Nijinski, Carmen Damedoz, Adorée Villany, presenti in mostra grazie a spezzoni di filmati e documentari – ma anche sulla scoperta dell’arte cambogiana, di gran moda a Parigi in quel periodo. Disegni e sculture provenienti dal Musée Rodin, tra cui alcune preziosissime ballerine in terracotta, dialogheranno perciò con stampe, statuette, strumenti musicali e marionette del Sud Est asiatico, mentre una selezione di video mostrerà come i coreografi contemporanei siano stati ispirati dal lavoro dell’artista. Rodin e la danza è un progetto realizzato in collaborazione con il Musée Rodin di Parigi.


"Rodin e la danza", al Mudec dal 25 ottobre 2023 al 10 marzo 2024 

L’arte visionaria e incredibilmente moderna di Francisco Goya è al centro dell’ultimo appuntamento annunciato per l’autunno. A Palazzo Reale dal 31 ottobre 2023 al 3 marzo 2024, Goya. La ribellione della ragione porta a Milano una settantina di opere del grande pittore spagnolo: dipinti, disegni e incisioni, compresi i suoi più celebri capolavori, grazie alla collaborazione con la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid. Da non perdere, inoltre, saranno le matrici di rame originali di alcune importanti incisioni, in prestito per la prima volta dall’Accademia dopo il recente restauro.
 
In evidenza, l’umanità di Goya e la profondità del suo animo “illuminato”, la sua sorprendente capacità di aprirsi alla modernità già nel XVIII secolo pur rimanendo integrato nel suo tempo. Primo pittore di corte, direttore della Real Accademia di San Fernando, uomo colto all’interno di una cerchia di amici intellettuali con cui intrattiene un intenso scambio, nella sua arte Goya restituisce una stagione storica lunga e tormentata, satura di eventi e di trasformazioni: dalla fine dell’Ancien Régime all’era dell’Illuminismo e della Rivoluzione Francese, e poi alle guerre napoleoniche, fino alla restaurazione assolutista. Goya sperimenta una rivoluzione della pittura in sintonia con i rivolgimenti del mondo circostante, un cambiamento espresso sia attraverso le immagini, sia trasformando la pittura in un linguaggio rivoluzionario, in grado di rompere con le regole e l’imitazione dei modelli.


"Goya. La ribellione della ragione", a Palazzo Reale dal 31 ottobre 2023 al 3 marzo 2024: Goya y Lucientes, Francisco de, Autorretrato ante su caballete. Madrid, Real Academia de Bellas Artes de San Fernando

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