Dal 10 settembre al 24 gennaio al Musée Jacquemart-André – Institut de France
In autunno Botticelli vola a Parigi
Sandro Botticelli, La bella Simonetta, 1475 ca.,Tempera su legno di pioppo, 54 x 82 cm, Francoforte sul Meno, Städel Museum | © CC BY-SA 4.0 Städel Museum, Frankfurt am Main
Samantha De Martin
17/06/2021
Mondo - Artista, imprenditore, ma soprattutto eccellente maestro a capo di una florida bottega.
Sandro Botticelli si appresta a raggiungere la Francia per scaldare l’autunno parigino con le fisionomie eleganti di veneri e madonne. Il pittore burlone, il maestro che più di ogni altro è riuscito a celebrare la raffinatezza della corte medicea con i suoi capolavori senza tempo, sarà al Musée Jacquemart-André – Institut de France, protagonista di un’attesa mostra in programma dal 10 settembre al 24 gennaio.
Sandro Botticelli e Filippino Lippi, Madonna del Libro, 1480-1481, Tempera su legno, Milano, Museo Poldi Pezzoli, © Museo Poldi Pezzoli – fotodarte
A svelare gli esiti della sua bottega, esplorando le connessioni tra il pittore e il contesto artistico nel quale operò, saranno una quarantina di opere, in prestito da prestigiose istituzioni internazionali, dalla National Gallery al Rijksmuseum di Amsterdam, dall’Alte Pinakothek di Monaco ai Musei Vaticani.
Nel museo che accoglie la collezione d'arte riunita, tra 1864 e 1912, dai coniugi Edouard André e Nélie Jacquemart, i capolavori di Botticelli, come il Ritratto di Giuliano de’Medici dell’ Accademia Carrara di Bergamo o La Fuga in Egitto, la Venere della Gemäldegalerie di Berlino, o ancora la Madonna del libro dialogheranno con un’ampia selezione di lavori di contemporanei e assistenti, a testimonianza del fruttuoso fermento all’interno di un laboratorio brulicante di idee e insegnamenti.
Sandro Botticelli, Pala del Trebbio (Madonna col Bambino e i santi Domenico, Cosma, Damiano, Francesco, Lorenzo e Giovanni Battista), 1480-1500 circa, Firenze, Galleria dell'Accademia
Seguendo un ordine cronologico e tematico, il percorso, a cura di Ana Debenedetti e Pierre Curie, illustrerà lo sviluppo stilistico personale del pittore che Vasari descrive incline al lusso e soprattutto “persona sofistica”, grande appassionato di letteratura, specie di Dante. Il pubblico potrà approfondire i legami con la cultura del suo tempo, nonché l'influenza che lo stesso Botticelli esercitò sugli artisti fiorentini del Quattrocento.
Leggi anche:
• 510 anni fa moriva Botticelli, il pittore che amava gli scherzi e le lettere
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Sandro Botticelli e Filippino Lippi, Madonna del Libro, 1480-1481, Tempera su legno, Milano, Museo Poldi Pezzoli, © Museo Poldi Pezzoli – fotodarte
A svelare gli esiti della sua bottega, esplorando le connessioni tra il pittore e il contesto artistico nel quale operò, saranno una quarantina di opere, in prestito da prestigiose istituzioni internazionali, dalla National Gallery al Rijksmuseum di Amsterdam, dall’Alte Pinakothek di Monaco ai Musei Vaticani.
Nel museo che accoglie la collezione d'arte riunita, tra 1864 e 1912, dai coniugi Edouard André e Nélie Jacquemart, i capolavori di Botticelli, come il Ritratto di Giuliano de’Medici dell’ Accademia Carrara di Bergamo o La Fuga in Egitto, la Venere della Gemäldegalerie di Berlino, o ancora la Madonna del libro dialogheranno con un’ampia selezione di lavori di contemporanei e assistenti, a testimonianza del fruttuoso fermento all’interno di un laboratorio brulicante di idee e insegnamenti.
Sandro Botticelli, Pala del Trebbio (Madonna col Bambino e i santi Domenico, Cosma, Damiano, Francesco, Lorenzo e Giovanni Battista), 1480-1500 circa, Firenze, Galleria dell'Accademia
Seguendo un ordine cronologico e tematico, il percorso, a cura di Ana Debenedetti e Pierre Curie, illustrerà lo sviluppo stilistico personale del pittore che Vasari descrive incline al lusso e soprattutto “persona sofistica”, grande appassionato di letteratura, specie di Dante. Il pubblico potrà approfondire i legami con la cultura del suo tempo, nonché l'influenza che lo stesso Botticelli esercitò sugli artisti fiorentini del Quattrocento.
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