Dal 2 settembre al Kunstmuseum
Una rivoluzione a colori. Matisse e i Fauves in mostra a Basilea
André Derain, La femme en chemise / La danseuse, 1906. Huile sur toile 100 x 81 cm © 2023, ProLitteris, Zurich Statens Museum for Kunst, Copenhagen SMK Photo/Jakob Skou-Hansen
Francesca Grego
08/08/2023
Mondo - Grande fu lo scandalo quando Henri Matisse, André Derain e Maurice de Vlaminck esposero per la prima volta al Salon d’Automne del 1905: il critico Louis Vauxcelles coniò per loro l’etichetta di “Fauves” (belve), esprimendo lo shock dell’alta borghesia parigina di fronte ai colori sgargianti, quasi violenti, che rompevano con le convenzioni dell’accademia e della rappresentazione naturalistica. In seguito questi quadri avrebbero influenzato profondamente l’arte europea, a partire dal Cubismo.
Dal prossimo 2 settembre fino al 21 gennaio 2024 la parabola della prima avanguardia novecentesca va in scena al Kunstmuseum di Basilea nella mostra Matisse, Derain and Friends, che riunirà capolavori da prestigiose collezioni europee e americane come quelle del Centre Pompidou di Parigi, del MoMa e del MET di New York, della Tate di Londra, del Musée Matisse di Nizza o della National Gallery of Art di Washington.
André Derain, La danse, 1906. Huile sur toile, 185 x 228 cm © 2023, ProLitteris, Zurich Collection particulière
In arrivo circa 160 opere di artisti come Matisse, Derain, Vlaminck, Georges Braque, Kees Van Dongen, che insieme restituiranno il ritratto di una rivoluzione. In primo piano, gli esperimenti condotti dai Fauves sul colore, usato con intenti espressivi e rifiutando l’imitazione della realtà. In contrasto con la generazione degli Impressionisti, questi artisti adoperano il colore per trasmettere emozioni, prediligendo colori puri, spesso accostati in modo insolito, talvolta stridente, e abbandonano la gradualità del chiaroscuro.
I Fauves non seguivano regole o manifesti: ciò che li univa era l’interesse per i dipinti post-impressionisti di Georges Seurat, Vincent van Gogh, Paul Cézanne, Paul Gauguin. Nel 1905 Matisse e Derain trascorsero insieme l’estate a Collioure, un villaggio di pescatori nel sud della Francia, e qui maturarono le idee alla base di un linguaggio che avrebbe fatto proseliti tra gli artisti più innovativi del momento.
Kees van Dongen, Modjesko, sopraniste, 1908 . Huile sur toile , 100 x 81,3 cm © 2023, ProLitteris, Zurich . The Museum of Modern Art, New York. Digital image, The Museum of Modern Art, New York/Scala, Florence
A Basilea scopriremo anche il volto femminile del movimento: la mostra svelerà come le donne vi abbiano svolto un ruolo vitale – anche se raramente riconosciuto – attraverso opere di artiste come Marie Laurencin, Émilie Charmy, Sonia Delaunay, ma soprattutto soffermandoci su figure come quelle di Amélie Parayre-Matisse, moglie del grande maestro, e della gallerista Berthe Weill, che offrirà per la prima volta in una mostra l’occasione di indagare sulle relazioni del Fauves con il mercato dell’arte.
Georges Braque , Le Golfe des Lecques / La baie de Saint-Cyr-sur-Mer, Automne 1907. Huile sur toile © 2023, ProLitteris, Zurich. Centre Pompidou, Paris. Centre Pompidou, MNAM-CCI, Dist. RMN-Grand Palais / Bertrand Prévost
Dal prossimo 2 settembre fino al 21 gennaio 2024 la parabola della prima avanguardia novecentesca va in scena al Kunstmuseum di Basilea nella mostra Matisse, Derain and Friends, che riunirà capolavori da prestigiose collezioni europee e americane come quelle del Centre Pompidou di Parigi, del MoMa e del MET di New York, della Tate di Londra, del Musée Matisse di Nizza o della National Gallery of Art di Washington.
André Derain, La danse, 1906. Huile sur toile, 185 x 228 cm © 2023, ProLitteris, Zurich Collection particulière
In arrivo circa 160 opere di artisti come Matisse, Derain, Vlaminck, Georges Braque, Kees Van Dongen, che insieme restituiranno il ritratto di una rivoluzione. In primo piano, gli esperimenti condotti dai Fauves sul colore, usato con intenti espressivi e rifiutando l’imitazione della realtà. In contrasto con la generazione degli Impressionisti, questi artisti adoperano il colore per trasmettere emozioni, prediligendo colori puri, spesso accostati in modo insolito, talvolta stridente, e abbandonano la gradualità del chiaroscuro.
I Fauves non seguivano regole o manifesti: ciò che li univa era l’interesse per i dipinti post-impressionisti di Georges Seurat, Vincent van Gogh, Paul Cézanne, Paul Gauguin. Nel 1905 Matisse e Derain trascorsero insieme l’estate a Collioure, un villaggio di pescatori nel sud della Francia, e qui maturarono le idee alla base di un linguaggio che avrebbe fatto proseliti tra gli artisti più innovativi del momento.
Kees van Dongen, Modjesko, sopraniste, 1908 . Huile sur toile , 100 x 81,3 cm © 2023, ProLitteris, Zurich . The Museum of Modern Art, New York. Digital image, The Museum of Modern Art, New York/Scala, Florence
A Basilea scopriremo anche il volto femminile del movimento: la mostra svelerà come le donne vi abbiano svolto un ruolo vitale – anche se raramente riconosciuto – attraverso opere di artiste come Marie Laurencin, Émilie Charmy, Sonia Delaunay, ma soprattutto soffermandoci su figure come quelle di Amélie Parayre-Matisse, moglie del grande maestro, e della gallerista Berthe Weill, che offrirà per la prima volta in una mostra l’occasione di indagare sulle relazioni del Fauves con il mercato dell’arte.
Georges Braque , Le Golfe des Lecques / La baie de Saint-Cyr-sur-Mer, Automne 1907. Huile sur toile © 2023, ProLitteris, Zurich. Centre Pompidou, Paris. Centre Pompidou, MNAM-CCI, Dist. RMN-Grand Palais / Bertrand Prévost
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