Presentato il programma del nuovo anno

Ad Maiuri: il 2019 del Parco di Ercolano

Parco Archeologico di Ercolano, mosaici della Casa di Nettuno e Anfitrite. Mentnafunangann [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], from Wikimedia Commons
 

Francesca Grego

15/01/2019

Napoli - Aperitivi all’Antiquarium, visite al Teatro Antico, spettacoli estivi e restauri aperti: così rinasce il Parco Archeologico di Ercolano, che già nel 2018 ha visto crescere significativamente il gradimento dei visitatori (+ 44.298, circa il 9% dell’affluenza del 2017).
 
Tra le principali novità dell’anno appena trascorso, l’apertura al pubblico dell’Antiquarium con la mostra SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano (20 dicembre 2018-30 settembre 2019).
“Vedere realizzato il sogno di far vivere i luoghi che frequentiamo, poter rendere accessibile e fruibile l’Antiquarium è un traguardo che mi sprona ad andare avanti senza sosta”, ha commentato il direttore del Parco Francesco Sirano presentando il programma del 2019: “E l’aver collocato in questo spazio gli ori, mai esposti in una tale completezza, ha coronato un sogno che avevo nel cassetto. Il cassetto l’ho aperto e quello che aspetta il Parco è un’ulteriore valorizzazione delle attività di ricerca, documentazione, conservazione, comunicazione e divulgazione per lo sviluppo culturale dell’intero territorio vesuviano. Per questo il Programma 2019 rende stabili alcune aperture come quella del Teatro, presenta una rassegna estiva più strutturata e ricca dell’anno passato, accoglie cittadini e appassionati per cicli di conferenze e una summer school, apre il Parco alle mostre diffuse sul territorio”.
 
E a proposito di mostre, dopo SplendOri il calendario 2019 di Ercolano prosegue all’insegna della bellezza, della storia e della condivisione con L’ebanistica e l’arte dell’arredo ligneo e La civiltà del cibo e i piaceri della tavola nell’antica Ercolano nelle prestigiose sedi espositive di Villa Campolieto e della Reggia di Portici, entrambe affiancate da iniziative di dialogo e valorizzazione del territorio.
Parti della trilogia espositiva “Ercolano 1738-2018”, le mostre sono l’eredità di Maiuri Pop Up, il progetto di ricerca che nel 90° anniversario degli Scavi Nuovi ha reso omaggio all’archeologo Amedeo Maiuri, soprintendente e direttore dei lavori dai metodi altamente innovativi. Attraverso un allestimento in tre capitoli – Shopping, Scavare, Expanded Interiors – il Parco di Ercolano si è poi raccontato reinterpretando in chiave attuale le scelte di Maiuri con installazioni, eventi e percorsi tematici: dalla ricostruzione della Bottega del Plumbarius all’intervento dell’artista contemporanea Catrin Huber nella Casa del Bel Cortile.
 
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