Tutela del patrimonio
L’UNESCO promuove l’impegno per Pompei
Affresco raffigurante Paquio Proculo e la moglie. Da una casa di Terenzio Neo, Pompei. 50-79 dC. © Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei
La Redazione
02/07/2015
Napoli - Il Comitato del Patrimonio Mondiale Unseco riunito in questi giorni a Bonn, dopo aver valutato i rapporti della missione congiunta degli ispettori World Heritage Commitee/International Council on Monuments and Sites che ha avuto luogo lo scorso novembre presso l’area archeologica di Pompei, si è espresso a favore dei progressi del Governo italiano nella conservazione e gestione del bene.
La notizia viene riferita dalla delegazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, presente al momento della decisione.
“Grazie al forte impegno della Soprintendenza e della direzione del Grande Progetto Pompei, - ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini - l’Italia ha compiuto e sta compiendo sforzi considerevoli nella gestione e conservazione del sito con risultati tangibili e significativi”.
L’Unesco ha infatti ritenuto positiva l’attività messa in campo dallo Stato Italiano per la soluzione dell’emergenza Pompei e per il suo rilancio, attuata tramite il Grande Progetto Pompei (GPP), l’ordinaria programmazione della Soprintendenza e l’attuazione del Piano di Gestione. Insieme alle felici conclusioni sono state fornite raccomandazioni operative da effettuarsi entro il 2016.
In particolare l’Unesco ha auspicato alcune azioni da intraprendere come l’estensione temporale e del campo d’azione del Grande Progetto Pompei (oltre il 2015 e includendo anche le regiones IV, V e I all’interno del progetto dei lavori di drenaggio già positivamente collaudato); il mantenimento delle specifiche professionalità operanti nei cantieri anche dopo il GPP e la previsione di maggiore personale anche per definire nuovi itinerari di visita all’interno del sito.
La notizia viene riferita dalla delegazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, presente al momento della decisione.
“Grazie al forte impegno della Soprintendenza e della direzione del Grande Progetto Pompei, - ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini - l’Italia ha compiuto e sta compiendo sforzi considerevoli nella gestione e conservazione del sito con risultati tangibili e significativi”.
L’Unesco ha infatti ritenuto positiva l’attività messa in campo dallo Stato Italiano per la soluzione dell’emergenza Pompei e per il suo rilancio, attuata tramite il Grande Progetto Pompei (GPP), l’ordinaria programmazione della Soprintendenza e l’attuazione del Piano di Gestione. Insieme alle felici conclusioni sono state fornite raccomandazioni operative da effettuarsi entro il 2016.
In particolare l’Unesco ha auspicato alcune azioni da intraprendere come l’estensione temporale e del campo d’azione del Grande Progetto Pompei (oltre il 2015 e includendo anche le regiones IV, V e I all’interno del progetto dei lavori di drenaggio già positivamente collaudato); il mantenimento delle specifiche professionalità operanti nei cantieri anche dopo il GPP e la previsione di maggiore personale anche per definire nuovi itinerari di visita all’interno del sito.
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