Caravaggio: la sua contemporaneità letta da Luca Beatrice
Caravaggio
26/10/2012
Pisa - Caravaggio: gran finale per la mostra “Il sacrificio di Isacco (a lume di notte)” che ha portato il capolavoro proveniente dalla Collezione Cremonini di Modena nella Chiesa dei Santi Bartolomeo e Giusto di Legoli, nel comune di Pegoli, in provincia di Pisa. Dopo il successo decretato dai visitatori, la mostra chiude con una Lectio Magistralis dal titolo “Caravaggio e la contemporaneità” tenuta da Luca Beatrice, uno dei critici di arte contemporanea più accreditati. L'appuntamento è per Domenica 28 ottobre alle 19.
Argomento della conferenza sarà il nesso tra il genio di Caravaggio e l’arte contemporanea. Per l'occasione sarà presentata al pubblico anche una nuova installazione di Alberto Bartalini dal titolo “Toilette. Da Caravaggio a Jacques-Louis David”. Prenderanno parte al dibattito lo stesso Bartalini e i curatori dell'allestimento, Luperini e Carofano.
Da ricordare che l'opera oggetto dell'esposizione che sta per concludersi, conservata originariamente in una raccolta napoletana, passò per una vendita di Christie’s a Roma il 13 aprile 1989 identificata come “copia di Caravaggio” in quanto le pessime condizioni in cui versava la tela, a causa dell'ossidazione delle vernici, impedivano la sua analisi. Fu poi Maurizio Marini a condurre indagini con i raggi x a scoprire che il dipinto era opera dello stesso Michelangelo Merisi. La tesi del Marini sull'autenticità dell'opera attualmente conservata a Modena, presso la collezione Cremonini, è accreditata da altri esperti delle opere caravaggesche.
N.S.
Argomento della conferenza sarà il nesso tra il genio di Caravaggio e l’arte contemporanea. Per l'occasione sarà presentata al pubblico anche una nuova installazione di Alberto Bartalini dal titolo “Toilette. Da Caravaggio a Jacques-Louis David”. Prenderanno parte al dibattito lo stesso Bartalini e i curatori dell'allestimento, Luperini e Carofano.
Da ricordare che l'opera oggetto dell'esposizione che sta per concludersi, conservata originariamente in una raccolta napoletana, passò per una vendita di Christie’s a Roma il 13 aprile 1989 identificata come “copia di Caravaggio” in quanto le pessime condizioni in cui versava la tela, a causa dell'ossidazione delle vernici, impedivano la sua analisi. Fu poi Maurizio Marini a condurre indagini con i raggi x a scoprire che il dipinto era opera dello stesso Michelangelo Merisi. La tesi del Marini sull'autenticità dell'opera attualmente conservata a Modena, presso la collezione Cremonini, è accreditata da altri esperti delle opere caravaggesche.
N.S.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Fino al 23 marzo al Museo di Roma a Palazzo Braschi
Roma riscopre le "sue" pittrici con oltre 130 opere in mostra a Palazzo Braschi
-
I programmi da non perdere dal 28 ottobre al 3 novembre
La settimana dell’arte in tv, da Tiziano a Boccioni
-
Fino al 2 marzo 2025 al secondo livello dell'Anfiteatro Flavio
Göbeklitepe tra enigma e mistero. Al Colosseo una mostra racconta il sito archeologico tra i più antichi al mondo
-
Roma | L'artista americana parla dei prossimi progetti
Kristin Jones: "Dal Tevere al Pantheon vi racconto le mie sfide impossibili, nel nome di Roma"
-
Roma | Dal 31 ottobre al 26 gennaio a Roma
Guercino ospite d'onore alle Scuderie del Quirinale
-
Roma | Il 17 novembre a Roma un open day per visitare l’area al chilometro 11,700
Una storia lunga dieci secoli. La via Cassia invita a riscoprire un'importante area archeologica