Al MAXXI di Roma la serata di Peter Greenaway e del suo film sulla pittura fiamminga

Hendrik Goltzius, Portrait
 

13/11/2012

Roma - Una performance di musica e immagini per raccontare la bellezza. Ambientazione: gli spazi di un museo, il MAXXI di Roma. E non poteva essere altrimenti dal momento che la protagonista dell’evento è Peter Greenaway, noto al grande pubblico come una delle migliori firme del cinema contemporaneo d’autore, ma molto apprezzato anche come pittore e artista multimediale. Tra le sue installazioni più famose,  Les Bruits des Nuages dedicata al volo e ospitata al Louvre nel 1992 e Watching Water sul tema del’acqua al Museo Fortuny di Venezia l’anno successivo.

Il regista inglese, scrive il sito del MAXXI, stasera, nell'ambito degli eventi del Festival del Film di Roma, “condurrà il pubbico in una esperienza che coinvolgerà tutti i sensi”. E questo grazie ad una performance-concerto basato sulla reciproca contaminazione di arti diverse che vede la partecipazione di Architorti, quintetto d’archi, che dal 2004 realizza le colonne sonore per i film di Greenaway, con due pezzi nati dalla rielaborazione di brani di Haendel e Vivaldi. La musica di Architorti, infatti, è caratterizzata da una tecnica di sovraincisione di tracce musicali separate, e dalla destrutturazione e ristrutturazione di brani musicali.

La serata si concluderà con la proiezione di Goltzius and the Pelican company, l’ultimo film del regista inglese e anche qui sarà protagonista l’arte perché la pellicola è la seconda di una trilogia dedicata ai pittori fiamminghi. Il primo capitolo, Nightwatching, era dedicato a Rembrandt e al suo La ronda di notte. Il nuovo film, invece, è incentrato sulla figura di un artista celebre nel tardo Cinquecento per le sue incisioni di stampe erotiche, Hendrick Goltzius, interpretato da F. Murray Abraham.

Nicoletta Speltra