Un'installazione interattiva permette un gemellaggio a distanza tra musei
Nasce SlideDoor: il MANN e Palazzo Merulana connessi grazie a una porta virtuale
La facciata di Palazzo Merulana a Roma
Samantha De Martin
23/12/2019
Roma - Un viaggio tra le opere - ma soprattutto tra i luoghi e le persone di tre musei interconnessi, reso possibile grazie a un’inedita tecnologia - porta lo spettatore, senza spostarsi fisicamente, tra istituzioni lontane, che spalancano le loro porte in nome di un “cosmopolitismo della bellezza”.
È la magia di SlideDoor, la nuova installazione interattiva che, dal 19 dicembre, attraverso un portale, permette ai visitatori del MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli e di Palazzo Merulana, a Roma, di comunicare tra loro, istituendo un gemellaggio virtuale che annulla lo spazio e il tempo per unire l’arte.
A partire da febbraio, protagonista, accanto al MANN e a Palazzo Merulana, di questa nuova comunicazione “metamuseale” che apre collegamenti annullando le distanze, sarà anche il Parco Archeologico e Paesaggistico di Agrigento.
A lanciare la sfida SlideDoor, ideata dall’ingegno tutto napoletano dalla Factory Slide World, è stata CoopCulture, la più grande cooperativa operante nel settore dei beni e delle attività culturali in Italia.
Al MANN il portale a grandezza naturale è stato collocato accanto alla scultura dell’Ercole Farnese. Da qui è possibile guardare ed essere visti, vivendo l’esperienza di avere di fronte a sé persone e luoghi effettivamente molto distanti.
Dal lato opposto della porta c’è un’altra persona che osserva e, al tempo stesso, è osservata.
«SlideDoor rappresenta la porta da aprire ad un nuovo modo di proporre l’arte e la sua conoscenza esperienziale superando confini che, prima ancora che fisici, sono emozionali - spiega Letizia Casuccio, direttore generale di CoopCulture -. Per questo offriamo al visitatore uno specchio che rifletta un altro 'Io', che mostri la capacità di essere altro e di evolversi. Non a caso abbiamo scelto di mettere in collegamento luoghi come il MANN, che offre testimonianza della storia dell’umanità, e Palazzo Merulana, che è “diventato altro” dopo l’abbandono dell’ex ufficio igiene di Roma negli anni ’60».
I luoghi in cui sono posizionate le SlideDoor invitano a ri-scoprire la provenienza dei visitatori che si trovano nell’istituto “gemellato”. Lo spazio ai lati della porta incornicia la persona che diventa il soggetto di un quadro. In una trama di pixel è raccontato un sistema sempre nuovo di microrelazioni che mutano velocemente, al variare del pubblico in prossimità dell’installazione.
Nel primo collegamento SlideDoor, la magnificenza antica della grande statuaria Farnese del MANN è accostata alla Collezione Cerasi di sculture primo novecentesche ed all’esposizione temporanea “The rhythm of brain” di Jan Fabre in corso a Palazzo Merulana.
«Le connessioni tra musei oggi - spiega Paolo Giulierini, direttore del MANN - sono possibili anche grazie alla tecnologia. Connettersi vuol dire far incontrare pubblici spesso diversi, trovare sinergie tra istituzioni, viaggiare anche con la mente, incontrarsi. Tradizionalmente lo si fa attraverso i prestiti, gli scambi scientifici tra studiosi».
Presso il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, la porta sarà invece installata in prossimità del Tempio della Concordia per un gemellaggio virtuale che vuole unire e far conoscere realtà differenti: un museo unico al mondo, un esempio straordinario di recupero e comunità e un sito che incanta con il suo messaggio di eterna bellezza.
Leggi anche:
• Thalassa. Al MANN storie e tesori del Mediterraneo
È la magia di SlideDoor, la nuova installazione interattiva che, dal 19 dicembre, attraverso un portale, permette ai visitatori del MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli e di Palazzo Merulana, a Roma, di comunicare tra loro, istituendo un gemellaggio virtuale che annulla lo spazio e il tempo per unire l’arte.
A partire da febbraio, protagonista, accanto al MANN e a Palazzo Merulana, di questa nuova comunicazione “metamuseale” che apre collegamenti annullando le distanze, sarà anche il Parco Archeologico e Paesaggistico di Agrigento.
A lanciare la sfida SlideDoor, ideata dall’ingegno tutto napoletano dalla Factory Slide World, è stata CoopCulture, la più grande cooperativa operante nel settore dei beni e delle attività culturali in Italia.
Al MANN il portale a grandezza naturale è stato collocato accanto alla scultura dell’Ercole Farnese. Da qui è possibile guardare ed essere visti, vivendo l’esperienza di avere di fronte a sé persone e luoghi effettivamente molto distanti.
Dal lato opposto della porta c’è un’altra persona che osserva e, al tempo stesso, è osservata.
«SlideDoor rappresenta la porta da aprire ad un nuovo modo di proporre l’arte e la sua conoscenza esperienziale superando confini che, prima ancora che fisici, sono emozionali - spiega Letizia Casuccio, direttore generale di CoopCulture -. Per questo offriamo al visitatore uno specchio che rifletta un altro 'Io', che mostri la capacità di essere altro e di evolversi. Non a caso abbiamo scelto di mettere in collegamento luoghi come il MANN, che offre testimonianza della storia dell’umanità, e Palazzo Merulana, che è “diventato altro” dopo l’abbandono dell’ex ufficio igiene di Roma negli anni ’60».
I luoghi in cui sono posizionate le SlideDoor invitano a ri-scoprire la provenienza dei visitatori che si trovano nell’istituto “gemellato”. Lo spazio ai lati della porta incornicia la persona che diventa il soggetto di un quadro. In una trama di pixel è raccontato un sistema sempre nuovo di microrelazioni che mutano velocemente, al variare del pubblico in prossimità dell’installazione.
Nel primo collegamento SlideDoor, la magnificenza antica della grande statuaria Farnese del MANN è accostata alla Collezione Cerasi di sculture primo novecentesche ed all’esposizione temporanea “The rhythm of brain” di Jan Fabre in corso a Palazzo Merulana.
«Le connessioni tra musei oggi - spiega Paolo Giulierini, direttore del MANN - sono possibili anche grazie alla tecnologia. Connettersi vuol dire far incontrare pubblici spesso diversi, trovare sinergie tra istituzioni, viaggiare anche con la mente, incontrarsi. Tradizionalmente lo si fa attraverso i prestiti, gli scambi scientifici tra studiosi».
Presso il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, la porta sarà invece installata in prossimità del Tempio della Concordia per un gemellaggio virtuale che vuole unire e far conoscere realtà differenti: un museo unico al mondo, un esempio straordinario di recupero e comunità e un sito che incanta con il suo messaggio di eterna bellezza.
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