Il 28 agosto un ciclo speciale di visite guidate serali
Raffaello, Caravaggio, Bernini: la Basilica di Sant'Agostino a Roma, un libro aperto sulla grande storia
Basiiica di Sant'Agostino in Campo Marzio, Roma. Foto Fabio Caricchia I Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma
Francesca Grego
26/08/2022
Roma - Uno straordinario scrigno di capolavori si apre per una notte al pubblico romano: parliamo della Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, che domenica 28 agosto in occasione della festa del Santo svelerà i suoi tesori in una notte di visite guidate speciali. A guidare i partecipanti tra le meraviglie dell’edificio rinascimentale dalle 21 alle 24 saranno l’architetto Alessandro Mascherucci e la restauratrice Chiara Scioscia Santoro, in un’iniziativa a cura della Soprintendenza Speciale di Roma.
Interessata da un complesso intervento di restauro negli ultimi otto anni, la Basilica mostrerà il frutto degli ultimi lavori: gli affreschi della navata centrale realizzati dal pittore ottocentesco Pietro Gagliardi, da poco restituiti all’antico splendore. Sulle pareti e sulla volta i visitatori potranno ammirare i monumentali cicli delle Storie della vita della Vergine e delle Storie e figure dell’Antico Testamento, eccezionali per ricerca compositiva e tessitura cromatica. Una di queste scene ricorda un particolare momento della storia del Cattolicesimo: l’immagine dell’Immacolata Concezione è infatti uno dei primi dipinti realizzati su questo tema dopo la proclamazione del dogma da parte di Pio IX nel 1854.
Basiiica di Sant'Agostino in Campo Marzio, l'altare maggiore. Foto Fabio Caricchia I Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma
Ma la bellezza racchiusa tra le mura di Sant’Agostino è molto più antica. “La Basilica è un libro di storia dell’arte, con capolavori di Raffaello, Caravaggio, Jacopo e Andrea Sansovino, Lanfranco, Guercino, Bernini e tanti altri”, spiega la Soprintendente Speciale di Roma Daniela Porro. Oltre la facciata progettata da Leon Battista Alberti ispirandosi alla Basilica fiorentina di Santa Maria Novella, l’architettura ricca e stratificata del monumento – tre navate e 14 cappelle laterali – custodisce una superba collezione di opere d’arte.
Basiiica di Sant'Agostino in Campo Marzio, Roma. Foto Fabio Caricchia I Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma
Sul terzo pilastro di sinistra della navata centrale, per esempio, troviamo l’affresco del Profeta Isaia dipinto da Raffaello, mentre nella Cappella della Madonna di Loreto brilla la tela della Madonna dei Pellegrini di Caravaggio. La Cappella dei Santi Agostino e Guglielmo, invece, è adornata da una pala d’altare del Guercino (Sant’Agostino tra i Santi Giovanni Battista e San Paolo primo eremita) e, guardandoci intorno, nello stesso ambiente riconosceremo gli affreschi seicenteschi di Giovanni Lanfranco raffiguranti l’Assunzione della Vergine e gli Apostoli al suo sepolcro.
Basiiica di Sant'Agostino in Campo Marzio, Roma. Foto Fabio Caricchia I Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma
Anche la scultura vuole la sua parte in Sant’Agostino: di inestimabile valore sono la Madonna del parto di Jacopo Sansovino e la Madonna con il Bambino e Sant’Anna di Andrea Sansovino, mentre i due angeli sull’altare maggiore testimoniano il talento del giovane Gian Lorenzo Bernini.
“Da anni la Soprintendenza Speciale di Roma lavora intensamente per restituire la Basilica di Sant’Agostino alla comunità dei fedeli e dei visitatori attraverso complessi lavori di restauro e consolidamento strutturale sostenuti anche da sponsor privati”, racconta Andrea Mascherucci, l’architetto responsabile del monumento: “Questa chiesa è uno straordinario palinsesto di arte e storia. Le visite guidate saranno un momento per condividere tutto questo con la città, i romani e i visitatori”.
Prenotazioni e informazioni sull’iniziativa sono disponibili sul sito www.soprintendenzaspecialeroma.it.
Basiiica di Sant'Agostino in Campo Marzio, Roma. Foto Fabio Caricchia I Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma
Interessata da un complesso intervento di restauro negli ultimi otto anni, la Basilica mostrerà il frutto degli ultimi lavori: gli affreschi della navata centrale realizzati dal pittore ottocentesco Pietro Gagliardi, da poco restituiti all’antico splendore. Sulle pareti e sulla volta i visitatori potranno ammirare i monumentali cicli delle Storie della vita della Vergine e delle Storie e figure dell’Antico Testamento, eccezionali per ricerca compositiva e tessitura cromatica. Una di queste scene ricorda un particolare momento della storia del Cattolicesimo: l’immagine dell’Immacolata Concezione è infatti uno dei primi dipinti realizzati su questo tema dopo la proclamazione del dogma da parte di Pio IX nel 1854.
Basiiica di Sant'Agostino in Campo Marzio, l'altare maggiore. Foto Fabio Caricchia I Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma
Ma la bellezza racchiusa tra le mura di Sant’Agostino è molto più antica. “La Basilica è un libro di storia dell’arte, con capolavori di Raffaello, Caravaggio, Jacopo e Andrea Sansovino, Lanfranco, Guercino, Bernini e tanti altri”, spiega la Soprintendente Speciale di Roma Daniela Porro. Oltre la facciata progettata da Leon Battista Alberti ispirandosi alla Basilica fiorentina di Santa Maria Novella, l’architettura ricca e stratificata del monumento – tre navate e 14 cappelle laterali – custodisce una superba collezione di opere d’arte.
Basiiica di Sant'Agostino in Campo Marzio, Roma. Foto Fabio Caricchia I Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma
Sul terzo pilastro di sinistra della navata centrale, per esempio, troviamo l’affresco del Profeta Isaia dipinto da Raffaello, mentre nella Cappella della Madonna di Loreto brilla la tela della Madonna dei Pellegrini di Caravaggio. La Cappella dei Santi Agostino e Guglielmo, invece, è adornata da una pala d’altare del Guercino (Sant’Agostino tra i Santi Giovanni Battista e San Paolo primo eremita) e, guardandoci intorno, nello stesso ambiente riconosceremo gli affreschi seicenteschi di Giovanni Lanfranco raffiguranti l’Assunzione della Vergine e gli Apostoli al suo sepolcro.
Basiiica di Sant'Agostino in Campo Marzio, Roma. Foto Fabio Caricchia I Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma
Anche la scultura vuole la sua parte in Sant’Agostino: di inestimabile valore sono la Madonna del parto di Jacopo Sansovino e la Madonna con il Bambino e Sant’Anna di Andrea Sansovino, mentre i due angeli sull’altare maggiore testimoniano il talento del giovane Gian Lorenzo Bernini.
“Da anni la Soprintendenza Speciale di Roma lavora intensamente per restituire la Basilica di Sant’Agostino alla comunità dei fedeli e dei visitatori attraverso complessi lavori di restauro e consolidamento strutturale sostenuti anche da sponsor privati”, racconta Andrea Mascherucci, l’architetto responsabile del monumento: “Questa chiesa è uno straordinario palinsesto di arte e storia. Le visite guidate saranno un momento per condividere tutto questo con la città, i romani e i visitatori”.
Prenotazioni e informazioni sull’iniziativa sono disponibili sul sito www.soprintendenzaspecialeroma.it.
Basiiica di Sant'Agostino in Campo Marzio, Roma. Foto Fabio Caricchia I Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma
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