L'arte al tempo del coronavirus: visite virtuali e contributi social
Raffaello alle Scuderie. Online.
Raffaello Sanzio, Ritratto di Baldassarre Castiglione, 1514-1515, Olio su tela, 67 x 82 cm, Parigi, Museo del Louvre
Francesca Grego
20/03/2020
Roma - Raffaello non può attendere. Inaugurata il 5 marzo e sospesa solo tre giorni dopo in seguito all’emergenza coronavirus, la grande mostra delle Scuderie del Quirinale trasloca online con un programma ricco di soprese. A 500 anni dalla scomparsa del genio di Urbino, Raffaello. 1520-1483 è il più ampio evento espositivo che gli sia mai stato dedicato: sono 204 i dipinti e i disegni – di cui ben 120 firmati dal protagonista – che restano ben custodite nel museo aspettando tempi migliori, mentre fuori serpeggia un brivido di suspense.
Ma da oggi videoracconti, approfondimenti e incursioni nel backstage sono pronti a tenerci compagnia sui social sotto l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra: per ammirare alcuni tra i più bei capolavori riuniti a Roma, conoscere interessanti curiosità sull’arte del Divin Pittore e scoprire i segreti di una rassegna esclusiva. E per i più curiosi, le sale delle Scuderie si aprono alle visite virtuali per condurci tra i gioielli del Louvre e degli Uffizi, del Prado o della National Gallery. Dalla Velata alla Madonna del Granduca, dal Ritratto di Leone X alla Fornarina, le video-passeggiate di #RaffaelloInMostra regalano uno scorcio inatteso sui capolavori messi insieme con grande impegno dagli organizzatori dell’evento romano. Come partecipare? Basta connettersi ai canali social della mostra o seguirne gli aggiornamenti su Youtube.
Tra le proposte già online, ecco gli incontri ospitati a Palazzo Altemps prima dell’apertura dell’esposizione, con Silvia Ginzburg che ci parla della giovinezza di Raffaello, Antonio Natali a illustrare il periodo fiorentino e Alessandro Zuccari che segue l’artista nella sua incredibile avventura romana. Sarà poi emozionante ascoltare il racconto del progetto dalla viva voce dei curatori, mentre esperti autorevoli approfondiranno i capolavori e i temi di Raffaello in una serie di pillole video. Si comincia con la curatrice Marzia Faietti, che ci contagerà con la sua passione in “Qualche ragione, tra le tante, per amare Raffaello” e si entra ufficialmente nel vivo con Matteo Lanfranconi, curatore e direttore delle Scuderie del Quirinale, che ci trasporta proprio all’inizio del percorso espositivo con “La morte di Raffaello”. Seguiranno i contributi dei co-curatori Vincenzo Farinella e Francesco Teodoro, pronti ad approfondire la lettera modernissima e illuminante che l’Urbinate scrisse a papa Leone X sulla tutela dell’antico, e dello studioso Achim Gnamm, che approfondirà i rapporti tra il Sanzio e un suo celebre allievo, Giulio Romano.
Intanto, due importanti progetti cinematografici dedicati a Raffaello si profilano all’orizzonte. Il primo è quello del regista britannico Phil Grabsky, ormai veterano del docu-film di argomento artistico (Io, Claude Monet, Michelangelo - Amore e Morte, Degas – Passione e Perfezione, Il giovane Picasso sono alcuni dei successi più noti al pubblico italiano), che con la sua Exhibition On Screen ha già iniziato le riprese della mostra d'arte alle Scuderie che sarà il cuore di un nuovo racconto in esclusiva per il cinema. L’altro è targato Sky Arte e sarà distribuito appena possibile da Nexo Digital nella sua rassegna annuale La Grande Arte al Cinema. Diretto da Maurizio Ferrari, Raffaello. Il giovane prodigio sceglie un taglio inedito: esplorerà la figura del maestro urbinate a partire dai suoi straordinari ritratti femminili.
Leggi anche:
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• La Scuola di Atene: l’uomo al centro dell’universo alla ricerca del vero
• Nel regno dell'armonia. Raffaello e lo Sposalizio della Vergine
Il Sogno di Raffaello non si ferma. Su ARTE.it un intero canale dedicato a Raffaello Sanzio nel 500° anniversario dalla morte dell'artista: www.arte.it/raffaello
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Tra le proposte già online, ecco gli incontri ospitati a Palazzo Altemps prima dell’apertura dell’esposizione, con Silvia Ginzburg che ci parla della giovinezza di Raffaello, Antonio Natali a illustrare il periodo fiorentino e Alessandro Zuccari che segue l’artista nella sua incredibile avventura romana. Sarà poi emozionante ascoltare il racconto del progetto dalla viva voce dei curatori, mentre esperti autorevoli approfondiranno i capolavori e i temi di Raffaello in una serie di pillole video. Si comincia con la curatrice Marzia Faietti, che ci contagerà con la sua passione in “Qualche ragione, tra le tante, per amare Raffaello” e si entra ufficialmente nel vivo con Matteo Lanfranconi, curatore e direttore delle Scuderie del Quirinale, che ci trasporta proprio all’inizio del percorso espositivo con “La morte di Raffaello”. Seguiranno i contributi dei co-curatori Vincenzo Farinella e Francesco Teodoro, pronti ad approfondire la lettera modernissima e illuminante che l’Urbinate scrisse a papa Leone X sulla tutela dell’antico, e dello studioso Achim Gnamm, che approfondirà i rapporti tra il Sanzio e un suo celebre allievo, Giulio Romano.
Intanto, due importanti progetti cinematografici dedicati a Raffaello si profilano all’orizzonte. Il primo è quello del regista britannico Phil Grabsky, ormai veterano del docu-film di argomento artistico (Io, Claude Monet, Michelangelo - Amore e Morte, Degas – Passione e Perfezione, Il giovane Picasso sono alcuni dei successi più noti al pubblico italiano), che con la sua Exhibition On Screen ha già iniziato le riprese della mostra d'arte alle Scuderie che sarà il cuore di un nuovo racconto in esclusiva per il cinema. L’altro è targato Sky Arte e sarà distribuito appena possibile da Nexo Digital nella sua rassegna annuale La Grande Arte al Cinema. Diretto da Maurizio Ferrari, Raffaello. Il giovane prodigio sceglie un taglio inedito: esplorerà la figura del maestro urbinate a partire dai suoi straordinari ritratti femminili.
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