A Roma dal 26 novembre al 30 marzo
Tiziano, Lotto, Crivelli, Guercino. Ai Musei capitolini arrivano i capolavori della Pinacoteca di Ancona

Carlo Crivelli, Madonna col Bambino, 1480 ca. Tempera su tavola, 21 x 15.5 cm, Ancona, Pinacoteca Civica "Francesco Podesti"
Samantha De Martin
25/11/2024
Roma - C’è la Pala Gozzi di Tiziano, la prima opera firmata e datata dal pittore cadorino, precisamente 1520, quando, poco più che trentenne, fece il suo ingresso nel ramo più tradizionale e, al tempo stesso prestigioso, della produzione pittorica cinquecentesca.
E c’è la monumentale Crocifissione o Pala Cornovi della Vecchia, nella quale il committente Pietro Cornovi indusse il pittore di Pieve di Cadore, negli anni di grande fervore creativo, a confrontarsi per la prima volta con questo tema.
Sono due dei sei capolavori arrivati a Roma dalla Pinacoteca Podesti di Ancona per essere esposti ai Musei Capitolini nell’ambito di un percorso a cura di Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche, e di Ilaria Miarelli Mariani, direttrice della Direzione dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, che celebra l’avvio del Giubileo.
La mostra Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino. Capolavori della Pinacoteca di Ancora - questo il titolo del percorso allestito fino al 30 marzo nelle prestigiose sale del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio - ripercorre l’importanza della collezione della Pinacoteca Podesti e, in filigrana, la ricchezza della città dorica che è stata committente dei maggiori artisti italiani tra Cinquecento e Seicento.

Tiziano Vecellio, La Vergine con il Bambino, San Francesco, San Biagio e il donatore (Pala Gozzi), 1520, Tecnica mista su tavola, 215 x 322 cm, Ancona, Pinacoteca Civica "Francesco Podesti"
Accanto alla monumentale Crocifissione realizzata da Tiziano per la chiesa di San Domenico, nella quale l’artista esplora la tragedia e la sofferenza umana, o all’imponente Immacolata di Guercino, dove la delicata figura della Vergine si staglia su un paesaggio marino che ricorda la baia di Ancona, si può ammirare anche la Circoncisione dalla chiesa di San Francesco ad Alto, opera di Olivuccio Ciccarello, tra i principali interpreti del rinnovamento della pittura anconetana fiorita tra Tre e Quattrocento.
La preziosa Madonna con Bambino di Carlo Crivelli, altissima realizzazione del pittore veneto che visse e operò nelle Marche, dialoga con la Pala dell’Alabarda di Lorenzo Lotto, nella quale il pubblico percepisce l’emozionante talento del pittore veneziano, esule a più riprese nella regione. Capolavoro della maturità di Lorenzo Lotto, la Sacra conversazione appartiene a un gruppo di dipinti eseguiti dall’artista durante il suo secondo soggiorno nelle Marche, tra il 1534 e il 1539. L’opera attraversa complesse vicende patrimoniali e conservative, sciolte solo in anni recenti nella restituzione del suo assetto originale.
Fortemente connessi alla storia di Ancona, i capolavori in mostra descrivono un percorso di importanti contaminazioni tra correnti artistiche che hanno reso la città scrigno prezioso di assoluti capolavori tra XV e XVII secolo.

Giovan Francesco Barbieri (Guercino), Dettaglio Immacolata Concezione, 1656, Olio su tela, 180 x 259 cm, Ancona, Pinacoteca Civica "Francesco Podesti"
Attraverso questa iniziativa promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, con il patrocinio di Giubileo 2025 - Dicastero per l'Evangelizzazione, e organizzata da Arthemisia , prende avvio un percorso di valorizzazione nazionale della collezione anconetana per restituire ai cittadini e ai visitatori uno spaccato del gusto, del collezionismo e della museologia nella città marchigiana. Impegno che andrà avanti con il riallestimento della Pinacoteca Civica Podesti, aperta nel dopoguerra dall’allora soprintendente Pietro Zampetti, con le opere salvate dai bombardamenti da Pasquale Rotondi, un altro grande protagonista della storia della tutela. All'eroico direttore del Palazzo Ducale di Urbino dobbiamo infatti la salvaguardia del patrimonio artistico nazionale nel tumultuoso periodo del secondo conflitto mondiale.
E c’è la monumentale Crocifissione o Pala Cornovi della Vecchia, nella quale il committente Pietro Cornovi indusse il pittore di Pieve di Cadore, negli anni di grande fervore creativo, a confrontarsi per la prima volta con questo tema.
Sono due dei sei capolavori arrivati a Roma dalla Pinacoteca Podesti di Ancona per essere esposti ai Musei Capitolini nell’ambito di un percorso a cura di Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche, e di Ilaria Miarelli Mariani, direttrice della Direzione dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, che celebra l’avvio del Giubileo.
La mostra Tiziano, Lotto, Crivelli e Guercino. Capolavori della Pinacoteca di Ancora - questo il titolo del percorso allestito fino al 30 marzo nelle prestigiose sale del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio - ripercorre l’importanza della collezione della Pinacoteca Podesti e, in filigrana, la ricchezza della città dorica che è stata committente dei maggiori artisti italiani tra Cinquecento e Seicento.

Tiziano Vecellio, La Vergine con il Bambino, San Francesco, San Biagio e il donatore (Pala Gozzi), 1520, Tecnica mista su tavola, 215 x 322 cm, Ancona, Pinacoteca Civica "Francesco Podesti"
Accanto alla monumentale Crocifissione realizzata da Tiziano per la chiesa di San Domenico, nella quale l’artista esplora la tragedia e la sofferenza umana, o all’imponente Immacolata di Guercino, dove la delicata figura della Vergine si staglia su un paesaggio marino che ricorda la baia di Ancona, si può ammirare anche la Circoncisione dalla chiesa di San Francesco ad Alto, opera di Olivuccio Ciccarello, tra i principali interpreti del rinnovamento della pittura anconetana fiorita tra Tre e Quattrocento.
La preziosa Madonna con Bambino di Carlo Crivelli, altissima realizzazione del pittore veneto che visse e operò nelle Marche, dialoga con la Pala dell’Alabarda di Lorenzo Lotto, nella quale il pubblico percepisce l’emozionante talento del pittore veneziano, esule a più riprese nella regione. Capolavoro della maturità di Lorenzo Lotto, la Sacra conversazione appartiene a un gruppo di dipinti eseguiti dall’artista durante il suo secondo soggiorno nelle Marche, tra il 1534 e il 1539. L’opera attraversa complesse vicende patrimoniali e conservative, sciolte solo in anni recenti nella restituzione del suo assetto originale.
Fortemente connessi alla storia di Ancona, i capolavori in mostra descrivono un percorso di importanti contaminazioni tra correnti artistiche che hanno reso la città scrigno prezioso di assoluti capolavori tra XV e XVII secolo.

Giovan Francesco Barbieri (Guercino), Dettaglio Immacolata Concezione, 1656, Olio su tela, 180 x 259 cm, Ancona, Pinacoteca Civica "Francesco Podesti"
Attraverso questa iniziativa promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, con il patrocinio di Giubileo 2025 - Dicastero per l'Evangelizzazione, e organizzata da Arthemisia , prende avvio un percorso di valorizzazione nazionale della collezione anconetana per restituire ai cittadini e ai visitatori uno spaccato del gusto, del collezionismo e della museologia nella città marchigiana. Impegno che andrà avanti con il riallestimento della Pinacoteca Civica Podesti, aperta nel dopoguerra dall’allora soprintendente Pietro Zampetti, con le opere salvate dai bombardamenti da Pasquale Rotondi, un altro grande protagonista della storia della tutela. All'eroico direttore del Palazzo Ducale di Urbino dobbiamo infatti la salvaguardia del patrimonio artistico nazionale nel tumultuoso periodo del secondo conflitto mondiale.
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